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Vienna, Berlino e la Florida: l’incredibile vita di Hedy Lamarr, attrice e ingegnera

Bombshell, la storia di Hedy Lamarr: icona austriaca che ha cambiato la storia del cinema e contribuito alla scienza

Hedy Lamarr fu la diva austriaca del cinema hollywoodiano degli anni ’40. Ritenuta da molti la donna più bella del mondo, rimase cristalizzata nel primo ruolo dove si spogliò completamente davanti alla camera, fino ad allora evento inedito nella storia del cinema. Ma Hedy fu molto di più. Dopo aver interrotto gli studi in ingegneria, continuò a inventare e brevettare idee geniali, passate in secondo piano alla sua bellezza. Il 27 e 28 luglio, presso il Wanted Clan di Milano, la ″società di distribuzione cinematografica che parla a un pubblico sensibile e dal gusto trasversale″, verrà proietatto Bombshell, la storia di Hedy Lamarr.

 

La storia dietro l’immagine iconica della diva

Nata a Vienna nel 1914, si trasferì a Berlino a soli 17 anni per studiare recitazione con il regista Max Reinhardt. Al tempo, la capitale tedesca ospitava attrici come Greta Garbo e Marlene Dietrich. Dopo piccole comparse, nel 1933 si spostò in Boemia dove divenne celebre con Estasi del regista ceco Gustav Machty. Per la prima volta nella storia del cinema la ragazza apparse completamente nuda davanti alla camera e simulò un orgasmo (scena che verrà ripresa dalla commedia romantica Harry ti presento Sally). Di origini ebraiche, per sfuggire al nazismo si trasferì a Holiwood. Qui nel 1937 Louis B. Mayer, fondatore della Metro Goldwin Mayer (compagnia statunitense di cineproduzione), le consigliò il nome d’arte con cui la conosciamo, così che sembrasse più americana che austriaca. Divenne presto riconosciuta come donna elegante, sofisticata e affascinante. A 44 anni, per paura di invecchiare, abbandonò il cinema. Si dedicò alla pittura e all’ingegneria. Insieme all’amico Georg Antheil, compositore d’avanguardia che incontrò per caso a Los Angeles, brevettò un applicazione capace di guidare via radio siluri contro i sommergibili tedeschi. Riconosceranno la sua invenzione molto tempo più avanti: era impensabile che una diva del cinema potesse essere anche un’inventrice. Nel 1947 sciolse il contratto con la Metro-Goldwyn e divenne una produttrice indipendente così da sentirsi libera dai condizionamenti delle grandi major di Hollywood. Nel 2000 morì, per un attacco cardiaco, sola distesa sul divano nella sua casa in Florida mentre guardava la televisione. Le sue ceneri furono disperse dai figli nel Bosco Viennese.

Il documentario che racconta la vita di una donna

Bombshell, la storia di Hedy Lamarr è un documentario della produttrice e regista statunitense Alexandrea Dean che intende raccontare la storia di Hedy Lamarr a 360 gradi, proponendo un ritratto sincero che racconta sia la storia privata che quella pubblica dell’artista. Una biografia con valore più storico che artistico, che segue la tradizionale architettura narrativa, raccontando in modo cronologico la vita della donna. In Italia ha debuttato nel programma della 26esima edizione di Sguardi Altrove Film Festival, e distribuito da Feltrinelli Real Cinema e Wanted.

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Immagine di copertina: Screenshot © Theatre de Bretagne