In Norvegia le auto green sono quasi il 50%. In Italia meno del 3%
Come e perché la Norvegia sta riuscendo a rinnovare completamente il parco macchine circolante nel Paese a favore delle auto green
In Norvegia nel 2018 le vendite di auto green è di quasi il 50%. Un dato superiore a qualsiasi altro paese europeo e che si inserisce all’interno di un anno già molto positivo per il mercato delle vetture a propulsione alternativa in Europa. Il paese scandinavo guarda ora con speranza al 2025, anno che secondo il parlamento norvegese dovrebbe segnare la fine della vendita delle auto tradizionali.
La sfida della Norvegia a tutela dell’ambiente grazie alle auto green
Secondo il Opplysningsrådet for Veitrafikken – OFV, il 2018 ha segnato il crollo delle vendite di veicoli a benzina e diesel, aprendo la strada a quelli completamente elettrici e plug-in. Sono state 73.000 le nuove unità registrate, circa il 47.9% (erano il 39.3% nel 2017). Un record reso possibile da consistenti agevolazioni: esenzione parziale delle tasse automobilistiche, parcheggi gratuiti e ampliamento della rete di ricarica energetica. Sebbene ci siano grandi aspettative anche per il 2019, in cui quasi la metà delle auto sul mercato dovrebbero essere elettriche, “l’obiettivo 2025” è una vera e propria sfida. «Sappiamo che l’accesso alla ricarica può essere d’ostacolo e c’è anche il rischio che non vi siano abbastanza e-auto disponibili per quella data» afferma Christina Bu, segretaria generale della Norwegian Electric Vehicle Association.
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Auto green in Norvegia: il confronto con il resto del mondo
Come emerge dall’ultimo report del Center of Automotive Management (CAM), La Norvegia si posiziona al terzo posto al mondo per numero di vendita di auto “green”. È preceduta dalla Cina, leader mondiale, con più di un milione di auto ad energia alternativa, e dagli Stati Uniti, con il colosso del settore, la Tesla. Buoni segnali arrivano anche dalla Germania che nel 2016 si è posta l’obiettivo di avere solo auto elettriche e che, il mese scorso, ha visto la Volkswagen annunciare un investimento da 44 miliardi in 5 anni per lo sviluppo di veicoli ad alimentazione non convenzionale. Al momento in Germania circa il 12 % delle vetture ha un motore completamente o parzialmente “green”. Per tasso di crescita delle vendite è il secondo Paese in Europa dopo la Norvegia.
Le auto green in Italia
L’Italia fatica a tenere il passo con il resto del mondo. Non ci sono dati chiari al riguardo, dovrebbero essere 13 mila su un totale di 50 milioni di auto immatricolate le auto elettriche e plug-in, ovvero poco più del 2%. Il picco di vendite è stato raggiunto nel luglio del 2018 con il 5% di auto ibride e lo 0,42% di quelle elettriche. Scarseggiano gli investimenti privati. Nel 2017 solo il 18,8% delle imprese della fornitura automotive ha investito in motori a idrogeno, ibrido o elettrico. Una percentuale sostanzialmente uguale a quella del 2016. Tale lentezza potrebbe costare caro alle competitività del settore automobilistico italiano, è questa l’opinione del 73% delle imprese che ne fanno parte. Nella recente legge di bilancio il governo italiano ha promesso un contributo economico sino a 6.000 euro per chi nel 2019 immatricolerà una nuova vettura elettrica. Aumenteranno invece le tasse sui motori tradizionali. Questa decisione si inserisce nel quadro di una politica europea impegnata in una drastica riduzione delle emissioni. Il punto di approdo dovrebbe essere quello di avere, entro il 2030, almeno il 35% di vetture elettriche circolanti in UE.
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Immagine di copertina: © MikesPhotos, Auto elettrica, CC0