In Iraq è “emersa” una cittadina di più di 3mila anni e a dirigere i lavori è un team di curdi e tedeschi
In Mesopotamia un’incredibile scoperta causata dalla siccità: si chiama Kemune ed è una città risalente al millecinquecento a.C
Nell’attuale Iraq curdo, per la recente siccità del fiume Tigri, è stato scoperto un antico palazzo. La scoperta è attribuita al momento allo stesso team di archeologi curdi e tedeschi che da anni studiava la zona, sicuro che sotto sabbia e rocce fosse nascosta un incredibile tesoro storico. Il ritrovamento è avvenuto nel 2010, ma solo nel 2018, a causa dei bassi livelli della diga di Mosul, è stato possibile raggiungere il sito dell’antica città di Kemune, nel distretto di Dahuk. La zona era stata sommersa dalla diga costruita negli anni ’80. Il progetto è guidato dall’Università di Tubinga in Germania e l’Organizzazione Archeologica Curda (AKO) in cooperazione con la Direzione di Antichità di Dahuk.
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Un misterioso palazzo risalente all’età del bronzo
Secondo l’ archeologo curdo Hasan Ahmed Qasim, a capo degli scavi assieme a Ivana Puljiz dell’Istituto dell’Antico Vicino Oriente dell’Università di Tubinga, il ritrovamento è «una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi decenni nella zona». L’altezza complessiva del palazzo è di circa 7 metri. Le pareti sono costruite con mattoni di fango di due metri di spessore, alcune sono intonacate. All’interno della struttura sono stati ritrovati anche resti di affreschi rossi e blu oltre a dieci tavolette di argilla in scrittura cuneiforme. Come riporta il New York Post, secondo una di queste tavolette Kemune sarebbe l’antica città di Zakhiku, esistita per circa 400 anni. Nel team di Tubinga c’è anche l’italiana Paola Sconzo. Stando alle sue ricerche il palazzo emerso confinerebbe con una città più grande a nord non ancora “scoperta”.
Mitanni, l’antica civiltà di Kemune
Gli studiosi sostengono che il palazzo appartenga all’antico regno di Mitanni. Tra il XV-XIV secolo a.C., l’impero feudale si estendeva sugli attuali Iraq e Siria. La scoperta del palazzo è un importante passo per fare luce sul regno di Mitanni, di cui si sa ancora poco. Di lingua hurrita, la civiltà regnò su questa zona della Mesopotamia quando i babilonesi e gli assiri lasciarono un vuoto di potere. A causa dell’instabilità e violenza nella zona, per decenni è stato impossibile effettuare ricerche archeologiche. Tuttavia, a partire dal 2011 i ricercatori stranieri e locali hanno potuto esplorare la zona nuovamente. La ricerca fa dunque parte di un più grande progetto di riscoperta e creazione di patrimonio nella zona del Kurdistan.
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Immagine di copertina: © University of Tübingen, eScience Center, and Kurdistan Archaeology Organization