Come una decisione tedesca farà alzare i prezzi dell’energia in Italia
Un nuovo metodo di regolazione del Bundesnetzagentur rischia di far aumentare i prezzi dell’energia in Italia
L’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) aveva preannunciato il rischio di un aggravio dei costi del combustibile a causa del nuovo metodo di regolazione che sta introducendo la Bundesnetzagentur, l’autorità tedesca di gestione dei mercati energetici. A cambiare saranno le tariffe per il transito del gas: il nuovo metodo di regolazione prevede costi più alti per il trasporto di combustibile in uscita dalla Germania e prezzi più bassi per quello in entrata. Lo scambio di energia tra i diversi paesi avrà quindi dei costi maggiori.
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Le conseguenza per l’Italia
Nel caso in cui la Germania approvasse la nuova riforma tariffaria, l’Arera ha stimato che l’Italia dovrà pagare tra i 300 ai 500 milioni di euro in più l’anno per l’importazione di combustibile. L’Italia dipende, infatti, quasi interamente da altri paesi per quanto riguarda il rifornimento energetico: quasi il 90% del combustibile utilizzato proviene dall’estero e di questo oltre il 40% del gas acquistato proviene dalla Russia. Le nuove tariffe tedesche rischiano di cambiare completamente il sistema dei prezzi del gas nel mercato europeo e conseguentemente di avere un impatto importante in Italia.
Il sistema energetico tedesco sarà sempre più determinante per il mercato europeo del gas
La Germania sta per completare la realizzazione del Nord Stream 2, il gasdotto che trasporterà altri 55 miliardi di metri cubi/anno dalla Russia direttamente in Europa attraverso il Baltico. Il completamento del progetto non farebbe che aumentare il potere di influenza della Germania nel mercato europeo del gas. Il Parlamento Europeo ha, infatti, criticato il Nord Stream 2 perché ritiene essere contrario agli obiettivi europei di variare le rotte di approvvigionamento gas.
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