Collapse Into Now, la storia dell’ultimo disco dei R.E.M. registrato a Berlino
La band di Athens volò agli Hansa Studios per registrare l’ultimo album della carriera
Nel 2011, a 28 anni dal primo album Murmur, il cantante Michael Stipe, il chitarrista Peter Buck e il bassista Mike Mills, decisero di mettere la parola fine alla loro carriera. Da sempre una delle band americane di alternative rock più apprezzate e raffinate in circolazione, anche per la loro rottura dimostrarono una classe che è difficile trovare in altri celebri gruppi, dove le separazioni sono caratterizzate da violente liti che continuano, spesso, nelle aule dei tribunali. Prima di separarsi definitivamente, però, i R.E.M. vollero registrare un ultimo album per congedarsi dai milioni di fan. Scelsero di farlo a Berlino, agli storici Hansa Studios. Il risultato fu il disco Collapse Into Now, album che rappresenta la perfetta chiusura di una carriera decennale, costellata di successi e brani di alto valore.
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Collapse Into Now contiene anche una dedica a Berlino
Le sessioni di registrazione per il nuovo album, il 15esimo della loro carriera, incominciarono nel novembre del 2009 a Berlino. A produrre Collapse Into Now venne chiamato Jacknife Lee, che coi R.E.M. aveva già collaborato per il precedente Accelerate. Già con quest’ultima fatica la band di Athens era ritornata a un suono più rock, asciutto e senza fronzoli, lontano dalle atmosfere sperimentali di album come Up o dal soft-rock di Reveal. Anche Collapse Into Now segue il percorso tracciato da Accelerate, con sonorità che si avvicinano al suono violento che aveva caratterizzato album come Monster (1994), soprattutto con le prime due canzoni che aprono il disco, Discoverer e All the Best. Ma non mancano i momenti più meditativi, come in Überlin, brano che ricorda le atmosfere di un grande classico dei R.E.M., Drive e che venne scelta come primo singolo per promuovere l’album. E proprio questa canzone, già dal titolo, è un atto d’amore verso la città che li ha ospitati durante le registrazioni di Collapse Into Now. We walk the streets to feel the ground I’m chasing: Überlin (Noi camminiamo sulle strade per sentire la terra che sto inseguendo: Überlin) canta Michael Stipe nel brano.
https://www.youtube.com/watch?v=ouJodzhf0k8
Collapse Into Now vede la partecipazione di prestigiosi ospiti
I R.E.M. erano consci del fatto che non avrebbero mai suonato dal vivo le canzoni di Collapse Into Now, per questo motivo fecero un ulteriore regalo ai loro fan. Decisero, infatti, di registrare dal vivo le canzoni dell’album. Il luogo scelto fu, ovviamente, la sala principale degli Hansa Studios. A impreziosire le canzoni, furono coinvolti alcuni colleghi e amici dei R.E.M., chiamati a partecipare alle registrazioni di Collapse Into Now. Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, band che ai R.E.M. deve molto, fu invitato a duettare con Stipe nel brano It Happened Today. Patti Smith, grande amica di Stipe che già aveva collaborato coi R.E.M. nel brano E-bow the Letter (1996), presta la sua voce alla canzone che chiude l’album, Blue. Lo storico chitarrista della band di Patti Smith, Lenny Kaye, suona, invece, nel brano Alligator_Aviator_Autopilot_Antimatter insieme alla cantante canadese Peaches. Alla fine dei conti Collapse Into Now è un susseguirsi di brani che ripercorrono le sonorità che i R.E.M. hanno sperimentato durante gli anni di attività. Una sorta di riassunto in musica che chiude una straordinaria carriera musicale.
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Immagine di copertina: Collapse into Now – Copertina dell’album da Wikipedia https://en.wikipedia.org/wiki/Collapse_into_Now