Berlino, l’opera d’arte nascosta al centro di Bebelplatz
Berlino e il potere della cultura, dove i libri hanno la capacità di stravolgere il mondo
A Berlino, tra i numerosi monumenti in commemorazione delle vittime del nazismo, ce n’è uno forse ai più sconosciuto, eppure estremamente simbolico. È il Buecherverbrennungen, dell’artista israeliano Micha Ullman, progettato per Bebelplatz. L’opera si ispira alla terribile notte del 10 maggio del 1933, quando diversi studenti del Nationalsozialistische Deutsche Studentenbund e molti professori dell’Università Friedrich-Wilhelm, incendiarono oltre 25 mila libri. Vennero bruciati per le idee in essi contenute: liberali, comuniste, socialiste, ma anche religiose. In qualche modo sovversive al regime. Quanto pericolose fossero le pagine di un libro era già stato più volte provato, basti pensare, per esempio, agli scritti rivoluzionari di Galileo Galilei, Giordano Bruno e Charles Darwin. Ma si trattava solo del primo passo verso le atrocità che si sarebbero di lì a poco consumate nei lager nazisti. Per questo, la targa posta accanto all’opera di Ullman cita le parole del poeta Heinrich Heine: “È stato solo un preludio, dove si bruciano libri, si bruciano le persone alla fine“.
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Vuoto e silenzio: i due materiali di cui è fatto il monumento
Il fumo di quella notte creò un vuoto incolmabile. Lo stesso vuoto che Micha Ullman ha cercato di ricreare con la sua opera, costruendo una stanza sotto la superficie della piazza, le cui pareti sono, appunto, scaffali vuoti. La libreria potrebbe ospitare 25 mila volumi, gli stessi incendiati nel 1933. Eppure non ne accoglie nessuno. Al loro posto c’è solo vuoto e silenzio, a testimonianza di come quella tragica notte l’ignoranza vinse sulla cultura. Senza cultura gli uomini vivrebbero in uno stato di totale apatia. Ma le idee non si possono uccidere. Ed è proprio questo il messaggio che lo scultore israeliano ha voluto far arrivare ai numerosi visitatori, provenienti da tutto il mondo, che ogni giorno camminano per la bellissima Bebelplatz.
Il raro tour di Micha Ullman sul memoriale del Buecherverbrennungen a Berlino
Questo speciale monumento è stato creato dallo scultore Micha Ullman, vincitore del Premio Israele, nel 1995, per commemorare il sessantesimo anniversario dal drammatico evento in cui vennero dati alle fiamme 25 mila libri. Nessuno ha mai potuto accedervi fino a maggio del 2014, quando Ullman acconsentì a guidare un piccolo gruppo di artisti all’interno del monumento sotterraneo, per raccontare cosa lo avesse ispirato nel processo di creazione. «Quando guardo il vetro vedo il riflesso del cielo. Nel caso di Berlino, di solito ci sono anche nuvole. Per quanto mi riguarda, sono come il fumo. Quindi i libri in biblioteca bruciano quasi ogni giorno. Il vuoto è una sostanza anti-incendio. La libreria non sta bruciando. Idee e pensieri non possono essere bruciati. La biblioteca, come le nuvole, è sospesa in un ambiente infinito». Queste furono le parole con cui lo scultore si rivolse a Ron Segal, lo scrittore e regista israeliano che lo aveva convinto a realizzare il tour.
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Immagine di copertina: Bebelplatz Monument, © Aaron Siirila CC2.5 on wikipedia