Berlino aprirà più “stanze” per il consumo di droga
Il nuovo centro sociale e sanitario sarà una forma di tutela per l’ambiente e la salute dei tossicodipendenti
Monika Herrmann, il sindaco distrettuale di Friedrichshain-Kreuzberg, ha annunciato la prossima apertura di un centro per tossicodipendenti a Berlino, nel quartiere di Kottbusser Tor per l’estate 2020. La struttura disporrà di una sala dove sarà consentito il consumo di alcool e droghe per evitare che il fenomeno si verifichi nei luoghi pubblici.
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Un centro per l’utilizzo di droghe: rimedio per l’ambiente e prevenzione per le malattie
Il centro sociale e sanitario per tossicodipendenti in progetto sostituirà un’ex casa di riposo, situata nel quartiere di Friedrichshain-Kreuzberg. Il locale, della superficie di 400 metri quadri, comprenderà un’ufficio di consulenza, una sala per il consumo e alcuni alloggi dove trascorrere la notte in caso di emergenza. Il progetto mira anzitutto alla salvaguardia dell’ambiente e dei cittadini che, sempre più spesso, soprattutto nella zona di Kreuzberg, si trovano a passeggiare in strade inquinate dai residui delle sostanze consumate. Oltre a rispondere all’esigenza di far fronte all’emergenza ambientale, l’iniziativa sarà una forma di tutela per i tossicodipendenti che, in questo modo, avranno meno probabilità di incorrere in malattie e infezioni. Attualmente a Berlino esistono altre tre stanze adibite al consumo di droga ma sono aperte solo poche ore al giorno e restano chiuse durante il weekend.
Il quartiere di Neukölln non appoggia l’iniziativa
Il vicino quartiere di Neukölln, afflitto dalla stessa piaga, si è espresso in opposizione alla misura in progetto a Kottbusser Tor. Il consigliere sanitario Falko Liecke (CDU) ha dichiarato che si è già provato a risolvere il problema del consumo pubblico di droghe attraverso l’utilizzo di stanze apposite ma il tentativo non ha apportato a un miglioramento della situazione. La soluzione sarebbe invece un maggiore controllo direttamente sulle strade e nelle zone dove lo spaccio è più diffuso, come parchi e stazioni metro.
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