AfD, la destra tedesca condannata per aver ricevuto finanziamenti illeciti
Lo scandalo ha travolto due dei principali candidati alle europee 2019
È di pochi giorni fa la notizia che Alternative für Deutschland, il tristemente noto partito tedesco vicino all’estrema destra, sarebbe stato multato dal Parlamento Tedesco. Sotto accusa sarebbero alcune donazioni che il partito avrebbe accettato per finanziare due campagne elettorali del 2016 e 2017, quelle di Jörg Meuthen e Guido Reil. Il primo è l’attuale presidente federale del partito, mentre il secondo è un membro del consiglio nazionale, entrambi candidati per le elezioni europee che si svolgeranno fra poco. Secondo l’accusa del Parlamento, il denaro sarebbe stato erogato da un’agenzia pubblicitaria svizzera, la Goal AG, ma il Bundestag ha ritenuto che i finanziamenti fossero illegali, in quanto la legge tedesca non permette ai partiti di ricevere donazioni da società che non fanno parte dell’Unione Europea. Per questa ragione il parlamento ha condannato AfD a pagare una multa di ben 402.900 €.
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AfD ha tentato di difendersi dalle accuse, ma la vicenda potrebbe danneggiare il partito alle urne
AfD ha subito dichiarato che presenterà un ricorso contro le accuse che sono state rivolte ai suoi membri. Ma secondo DW alcuni parlamentari del partito avrebbero dichiarato che «i candidati che hanno accettato questi soldi dovrebbero pagare la multa perché hanno causato un serio danno di immagine al partito». La condanna del Bundestag, arrivata a poche settimane dalle elezioni europee, potrebbe tradursi in un clamoroso autogol e far perdere non pochi elettori a AfD, una cosa che non dovrebbe dispiacere. Ricordiamo che AfD farà parte insieme, tra gli altri, alla Lega di Matteo Salvini, dell’ Alleanza europea dei popoli e delle nazioni, amalgama di partiti europei sovranisti e ultraconservatori.
Non è la prima volta che AfD viene accusata di ricevere finanziamenti illeciti
A febbraio 2019 anche Alice Weidel, leader di AfD insieme a Alexander Gauland, è stata accusata di non aver rispettato le leggi tedesche in materia di finanziamenti elettorali. La Weidel avrebbe fornito notizie false sulla provenienza di denaro usato per la sua campagna elettorale. La politica avrebbe ricevuto 147.000 € e fornito al Parlamento tedesco una lista dei 14 donatori che si sarebbero rivelati in parte falsa. In realtà gran parte del denaro proveniva da una casa farmaceutica con sede in Svizzera, paese in cui la Weiden aveva vissuto per anni.
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Immagine di copertina: Veröffentlichung mit Urhebernennung “Foto: Tobias Koch”, contact@tobiaskoch.net, www.facebook.com/tokography