A Berlino un’eccezionale progetto architettonico: un’agorà dedicata all’editoria firmata Rem Koolhaas
Il nuovo ambizioso progetto della Axel Springer è pronto ad impreziosire la skyline cittadina
Axel Springer – intesa come società per azioni – compirà 50 anni nel 2019. Per festeggiare l’anniversario, salvo imprevisti, inaugurerà un nuovo eccezionale progetto architettonico, e non solo, nel centro della città. Nel 2014 infatti , lo studio di architettura OMA diretto da Rem Koolhaas si è aggiudicato – vincendo la forte concorrenze di Bjarke Ingels Group (BIG) e Büro Ole Scheeren – il concorso commissionato per la realizzazione di un campus completamente dedicato ai media su Zimmerstrasse, strada che un tempo separava Berlino Est e Berlino Ovest, uno dei luoghi più significativi della città.
Il progetto
L’edificio presenterà tre tipi di facciata: la facciata dorata, analoga a quella del grattacielo Axel Springer, la facciata grigia con una tipologia di vetro ispirata al progetto di Mies van der Rohe per il grattacielo di Friedrichstrasse, e la facciata vetrata dell’atrio che, come parte staticamente indipendente, collega visivamente i piani superiori sospesi con il piano terra. I lavori sono partiti a ottobre 2016. La costruzione è stata graduale. Oggi i solai inclinati di calcestruzzo ed una foresta di pali per le impalcature plasmano l’immagine del cantiere nella piazza tra Schützenstrasse, Lindenstrasse, Jerusalemer Strasse e l’Axel Springer Tower. Si tratta diuna superficie di 10.000 metri quadrati che, quando ultimata, offrirà 3.500 posti di lavoro, studi televisivi ed una sala stampa per il giornale WELT dell’azienda. La nuova struttura sarà costituita da una serie di piani terrazzati che formano una specie di’valle. Ciò crea un palcoscenico informale al centro dell’edificio, dove le idee potranno circolare ed essere trasmesse da una parte all’ altra dell’azienda. Una sorta di moderna Agorà. Il pubblico potrà vivere l’edificio su tre livelli: l’atrio al piano terra con studi, aree per eventi e spazi espositivi, il meeting bridge con una piattaforma panoramica da cui i visitatori assistere al funzionamento quotidiano dell’azienda ed un roof-top bar. . Sul lato ovest, due montacarichi portano al secondo piano interrato. I due piani interrati offrono circa 200 posti auto e spazi per le attrezzature tecniche. Dal sito http://baustelle.strabag.com si può osservare l’avanzamento dei lavori tramite la webcam.
I dubbi e le dichiarazioni dei committenti
Il progetto è ambizioso e solo con il tempo si potrà rispondere a dubbi come: l’edificio sarà effettivamente aperto al pubblico al di là delle strutture gastronomiche al piano terra? Manterrà la sua promessa di promuovere l’innovazione e la creatività, o l’edificio sarà semplicemente lo sfizio di un gigante dei media che ha fatto costruire una sede da un’archistar nota per i suoi esperimenti spaziali?.Secondo Mathias Döpfner, CEO di Axel Springer. «Siamo molto felici di poter realizzare il nuovo edificio della loro casa editrice con a Rem Koolhaas, anche perché parliamo di un architetto che fece il giornalista prima di iniziare i suoi studi di architettura, Koolhass ha presentato il modello concettualmente ed esteticamente più radicale e vicino ai nostro obiettivi. La profonda innovazione degli ambienti di lavoro supporterà la trasformazione culturale della società verso il suo futuro di casa editrice digitale». L’appuntamento è per il prossimo anno. Solo allora avremo tutte le risposte.
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