Germania, consigliera regionale neomamma porta figlio in aula e viene cacciata
La neomamma Madeleine Henfling è stata allontanata dall’aula del Consiglio regionale della Turingia per aver portato con sé il figlio neonato.
Mercoledì 29 agosto 2018 ad Erfurt Madeleine Henfling, membro del partito Alleanza 90/I Verdi, non ha potuto partecipare alla votazione per essersi presentata in aula con il figlio di appena sei settimane. La sessione è stata interrotta per 30 minuti in seguito alla richiesta del Presidente Christian Carius di allontanare la consigliera. Durante tale interruzione gli altri membri sono stati invitati a decidere qualora fosse ammessa la presenza o meno del neonato. Il Presidente del Consiglio si è giustificato affermando che il regolamento non prevede la presenza di bambini durante la discussione in aula e per questo ha invitato Madeleine Henfling a trovare delle strutture adeguate.
[adrotate banner=”39″]
Non esiste un vero e proprio divieto che impedisce l’ingresso dei bambini in aula
In un’intervista rilasciata alla Deutsche Welle, Madeleine Henfling racconta di essersi sentita come una «consigliera di seconda classe per essersi presentata con suo figlio. Volevo semplicemente prendere parte alla votazione». Giovedì 30 agosto 2018 la deputata è tornata nuovamente in aula, questa volta accompagnata dalla madre – che si è occupata del bambino – per poter procedere al voto. Nonostante non esista un preciso divieto che impedisce l’ingresso ai neonati, spetta al Presidente approvare le persone esterne all’assemblea. Tuttavia, come hanno fatto notare diverse testate tedesche, all’invito di Christian Carius ad utilizzare strutture idonee alla cura del bambino non segue effettività. Questo perché l’edificio del Consiglio regionale della Turingia non dispone di servizi adatti volti a provvedere alle necessità delle madri. Secondo la Henfling il Presidente «non conosce i problemi che una donna deve affrontare con un neonato».
How it feels today! #babygate #plenumth #workingmom pic.twitter.com/RMir5W2B8g
— Madeleine Henfling (@henfling_m) 30 agosto 2018
Anche se la Germania è tra i primi paesi europei in materia di congedo di maternità c’è ancora molto da migliorare
L’episodio che ha coinvolto la consigliera tedesca ha fatto luce su alcune situazioni di difficoltà in cui vivono le donne in Germania. Come afferma Ulrike Helwerth – portavoce del Consiglio dell’Organizzazione delle Donne Tedesche – si ha bisogno di «una migliore assistenza all’infanzia per genitori che lavorano in politica». Questa necessità coinvolge maggiormente coloro che lavorano nei Consigli regionali. Nel caso specifico della Turingia, l’Assemblea legislativa non fornisce strutture utilizzabili dalle madri durante il voto e non possono richiedere il congedo di maternità. Madeleine Henfling ha annunciato che ancora dovrà decidere come agire in seguito a questo episodio e se chiamare in causa la Corte Suprema. Oltre la Germania anche in diversi paesi le “mamme consigliere o parlamentari” hanno più volte sottolineato che portare con sé il bambino dovrebbe rientrare nella “normalità”.
So proud that my daughter Alia is the first baby to be breastfed in the federal Parliament! We need more #women & parents in Parli #auspol pic.twitter.com/w34nxWxG0y
— Larissa Waters (@larissawaters) 9 maggio 2017
[adrotate banner=”39″]
SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK
[adrotate banner=”34″]
Foto di copertina: © Photo by Sharon McCutcheon on Unsplash