Das Boot, la nuova serie tv sul sottomarino nazista U-612
La nuova serie prodotta in Germania arriva dopo lo strepitoso successo di Babylon Berlin
Dimenticatevi i ruggenti anni ’20 berlinesi, le luci e i colori dei suoi locali notturni raccontati in Babylon Berlin perché con Das Boot, nuova serie prodotta da Sky Deutschland, scenderemo nelle profondità dell’Oceano, nel claustrofobico interno di un sottomarino durante uno dei periodi più drammatici della storia tedesca: la II Guerra Mondiale. La prima serie di 8 episodi, costata 25 milioni di euro, è stata resa disponibile già dal 23 novembre in Germania sul canale Sky 1 e, secondo la rete, ha superato gli ascolti di Babylon Berlin. Per poterla vedere in Italia bisognerà aspettare il 4 gennaio 2019 sul canale Sky Atlantic e verrà trasmessa ogni venerdì alle 21:15.
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Das Boot racconta due storie
Das Boot è ambientato nel 1942 nella Francia occupata dalle truppe naziste e segue due trame parallele. Da una parte viene raccontata la storia dei soldati tedeschi che formano l’equipaggio del sottomarino U-612, immensa macchina da guerra subacquea al suo viaggio inaugurale per una missione nell’oceano Atlantico. L’equipaggio è guidato dal comandante Klaus Hoffmann, alla sua prima missione. Contemporaneamente viene sviluppata la storia della giovane traduttrice Simone Straller, sorella di uno dei soldati che formano l’equipaggio del sottomarino, che arriva nella cittadina di La Rochelle nel sud ovest della Francia dove i nazisti avevano costruito una delle più rilevanti basi per i sottomarini. La traduttrice si troverà di fronte a una difficile scelta: continuare a servire la sua Germania o tradire la sua patria e unirsi alla resistenza. Secondo quanto riportato da Die Zeit, i produttori hanno dichiarato che la serie vuole «illuminare le vicende della Seconda Guerra Mondiale sulla base di diverse trame».
https://www.youtube.com/watch?v=lfAKqByDEts
Das Boot è il sequel di un vecchio film di guerra e ha subito conquistato la critica
Das Boot è l’ideale seguito di un film del 1981 uscito in Italia con il titolo U-Boot 96. Diretto da Wolfgang Petersen, il lungometraggio è considerato (a ragione) uno dei migliori film di guerra prodotti dalla Germania, tanto da meritarsi 6 nomination all’Oscar, tra cui quella per la miglior regia. La carta vincente di U-Boot 96 era stata quella di rappresentare i soldati nazisti non come ‘cattivi’ ma semplicemente come uomini spaventati e in balia degli eventi della guerra. La sceneggiatura del film era tratta dal romanzo Das Boot di Lothar – Günther Bucheim, pubblicato nel 1973 e da episodi reali accaduti al vero U-96 durante la guerra e si inseriva in quel filone di film anti-militaristi che volevano denunciare le barbarie della guerra come i capolavoro di Oliver Stones Platoon (1986), Apocalypse Now di Francis Ford Coppola (1979) o Full Metal Jacket di Stanley Kubrick (1987). Per Sky, la scelta di raccontare questa vicenda è dettata dal fatto di voler denunciare un tema di grande attualità, infatti, attraverso la storia dei soldati tedeschi rinchiusi dentro il sottomarino si può osservare «il fanatismo cieco che spinge i giovani a una guerra senza senso». La serie ha ricevuto entusiastiche recensioni dalle maggiori testate tedesche. GQ l’ha definita come una delle più grandi avventure televisive dell’anno»; Die Zeit ha scritto che Das Boot «può competere con le più grandi produzioni internazionali», per Bild la serie riesce a creare «un sapiente mix di giallo, film di guerra e thriller di spionaggio».
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[adrotate banner=”34″]Immagine di copertina: Das Boot ©Sky Deutschland