L’ultima volta che è crollato un ponte in Germania

Quand’è stata l’ultima volta che in Germania è crollato un ponte e quanti sono i ponti a rischio.

Era il 10 novembre 1971 quando un tratto del Südbrücke di Coblenza crollò mentre erano in corso alcuni lavori. La costruzione del ponte lungo 12 chilometri era iniziata due anni prima. Tredici operai stavano ultimando l’opera, quando il braccio a sbalzo della gru cadde e si schiantò contro il fiume Reno. Le tredici persone caddero insieme alla struttura da un’altezza di 30 metri e i loro corpi furono ritrovati nel fiume alcuni giorni dopo. Come riporta il Rhein-Zeitung in un articolo del 2011, le dinamiche dell’incidente sono ancora oggi sconosciute, ma è stato escluso il mancato utilizzo di alcuni materiali. Pochi mesi dopo, il 21 settembre 1972, un incidente coinvolse un altro tratto del medesimo ponte nella zona di Laubachtal. Durante un lavoro di cementificazione, un’impalcatura è crollata uccidendo 6 operai. Dopo un mese di indagini, la causa venne fatta risalire a un difetto dei materiali che inibì la stabilità della struttura. Questi furono gli ultimi ponti crollati in Germania di cui nel 1973 vennero iniziate le ristrutturazioni. Lo scorso giugno, il Der Spiegel, aveva pubblicato una lunga inchiesta riguardo il rischio di cedimenti strutturali di alcuni dei 40 mila ponti in Germania. Secondo il Bast (Bundesanstalt für Straßenwesen), tra il 2014 e il 2018, 6,8 milioni di metri quadrati di superficie sono stati risanati, ma allo stesso tempo 9 milioni di metri quadrati di ponti risultano deteriorati. Infatti circa il 13% dei ponti tedeschi è in condizioni critiche. Solamente il 12% presenta un buono stato di conservazione. Mentre vi è un 75% in situazioni sufficienti o soddisfacenti. L’infrastruttura che desta più preoccupazione è il ponte sul Reno della A1 all’altezza di Leverkusen che ogni giorno viene attraversato da più di 120 mila veicoli.

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Quanti ponti sono crollati in Italia

Il Ponte Morandi di Genova aveva 51 anni. Questa è l’età della maggior parte delle infrastrutture del Bel Paese. Lì dove vige la logica della «conservazione» delle strutture ormai obsolete. A differenza di paesi come la Germania, la Francia e la Svizzera dove le infrastrutture di vecchia data vengono abbattute e ricostruite. Ed è proprio per questo motivo e per la mancata manutenzione che in Italia negli ultimi 5 anni sono crollati dieci ponti, come afferma il Corriere della Sera. Senza tralasciare il problema del materiale utilizzato: il calcestruzzo armato, ideato nell’800, di cui ancora non si conosce l’oggettiva durata.

Ponte Morandi © CC 0 Wikipedia

Come la stampa tedesca ha trattato il caso del Ponte Morandi

Il crollo del Ponte Morandi ha smosso parecchie coscienze anche in Germania. Sono tanti i quotidiani tedeschi ad aver pubblicato articoli riguardanti lo stato delle infrastrutture tedesche. Dal Bild, che ha stilato una lista dei 10 ponti più fatiscenti in Germania, al Frankfurter Allgemeine Zeitung. Ma il Ministero dei Trasporti tedesco rassicura: «I 39.500 ponti delle autostrade e delle strade federali in Germania vengono regolarmente sottoposti a controlli di sicurezza». Sulla scia del dicastero, continua Balthasar Novák, ingegnere esperto di ponti intervistato dal Berliner Zeitung, che riguardo il caso di Genova afferma: «In Germania una cosa del genere non potrebbe mai succedere».

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Foto di copertina di Rhein-Zeitung