Volt, il partito europeista fondato da un italiano, un tedesco e una francese cerca firme a Berlino
Volt, ecco come aiutare il partito paneuropeo a raggiungere le firme necessarie a presentarsi alle Europee di maggio
Raggiungere 150mila fime per presentarsi alle Europee di maggio: è l’obiettivo di Volt, Il movimento fondato nel 2017, poco dopo la Brexit, da tre under30, l’italiano Andrea Venzon, la francese Colombe Cahen-Salvador e il tedesco Damian Boeselager, “Senza fondi, nomi famosi, o supporto politico, Volt è cresciuto fino a diventare un movimento politico con centinaia di membri in quasi tutti i Paesi europei. Il motivo per cui Volt è nato è che le tendenze reazionarie e populiste stanno minacciando i valori in cui i nostri membri credono, e le fazioni politiche tradizionali non riescono più a fornire risposte concrete alle sfide del presente”.
Come lasciare la propria firma a sostegno di Volt a Berlino
Volt al momento è presente, come partito, in ben 11 paesi europei (tra cui Italia, Francia, Spagna, Austria e Germania) e in altri 19 come movimento. Il suo obiettivo, una volta raggiunto l’obiettivo delle 150mila firme, è raccogliere almeno 25 deputati da 7 paesi diversi dell’Unione Europea. A Berlino è possibile prendere parte al movimento e informarsi presentandosi agli incontri settimanali “Meet & Greet” o alle conferenze che si tengono periodicamente. Il prossimo appuntamento è per mercoledì 27 Marzo, ore 19 al Degendorff Bar, Petersburger Strasse 74a, zona Friedrichshain.
Se si vuole apporre la propria firma per sostenere il progetto ci si può recare all’Ambasciata d’Italia nei seguenti orari di apertura al pubblico: lunedì e venerdì: 08:30-12:30; martedì: 08:30-10:30; mercoledì e giovedì: 13:00-17:00, entrata su Hildebrandstr. 1 – 10785 Berlin.
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Il programma elettorale di Volt
Volt vuole rafforzare l’Europa sia da un punto di vista economico che sociale, facendone una società più giusta, basata su istruzione, innovazione, ricerca e reddito minimo sostenibile. Consapevole delle lungaggini burocratiche che possono rallentare lo sviluppo economico, il programma di Volt prevede agevolazioni nella creazione di nuove imprese, processo che non deve superare i tre giorni a costi amministrativi minimi. Sul piano amministrativo, Volt punta invece al federalismo, snellendo il processo decisionale europeo attraverso una regola di maggioranza che intende superare il potere di veto che molti Paesi ancora possiedono e aiutando così ad esempio a sbloccare situazioni di stallo come la riforma del trattato di Dublino o l’armonizzazione fiscale per le aziende. Infine, una parte importante riguarda le politiche per l’immigrazione volte all’integrazione, quelle a tutela dei diritti delle donne e delle minoranze. “La nostra campagna si rivolge a italiani, francesi, spagnoli e a tutti quegli europei che vorrebbero il ritorno di una morale nella politica e che intendono contribuire a creare un’Europa aperta al dialogo e in grado di affrontare le sfide – siano esse migratorie o economiche – che la attendono, senza dimenticare le realtà e le necessità locali. Siano essi residenti nel Paese di origine o espatriati”.
L’organigramma di Volt
Il Movimento europeo è un’associazione registrata in Lussemburgo. A livello nazionale, sono entrambi partiti secondo le leggi nazionali. Ogni partito è anche un membro del movimento. A livello europeo, c’è un presidente (Andrea Venzon) e un vicepresidente (Damian Boeselager). A queste figure si affiancano un tesoriere e diversi collaboratori. Inoltre vi è un Consiglio Regionale, a cui ogni Paese invia dei rappresentanti. Le decisioni importanti vengono tuttavia sempre prese tramite il voto online. Qui la dichiarazione di Amsterdam alla base del programma di Volt.
Per seguire i prossimi eventi Volt in Germania cliccate qui
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