Perché il Tour de France 2017 quest’anno parte in Germania
Sabato primo luglio, con una cronometro individuale di 14 km, partirà dalla Germania la 104esima edizione del Tour de France.
Quest’anno la gara di ciclismo più famosa del mondo parte dalla Germania: in quest’articolo le ragioni della scelta, il percorso, alcune curiosità storiche e i favoriti della corsa.
Le ragioni della scelta di Düsseldorf
Quest’anno la Grand Départ è a Düsseldorf per diverse ragioni:
1) nel 2017 si celebrano i 200 anni dell’invenzione della bicicletta, o per meglio dire del suo prototipo, la Draisine. Risale infatti al 1817 la prima prova su strada del Barone tedesco Karl Christian Ludwif Drais von Sauerbronn che costruì una primordiale laufmaschine;
2) trent’anni fa, per festeggiare i 750 anni dalla sua fondazione, il Tour de France organizzò, nella sola Berlino Ovest, tre tappe (qui i percorsi), prima di spostare armi e bagagli al sud con un ponte aereo su Stoccarda e poi far ritorno su suolo francese. La prima frazione fu un prologo su Kurfürstendamm, la seconda un lungo giro della Berlino metropolitana, la terza un’esplorazione dei quartieri di Charlottenburg/Wilmersdorf e poi delle foreste lungo l’Havel e il muro dalla parte occidentale, dalle parti di Kladow e Gatow;
3) L’anno prossimo ritornerà il Giro di Germania dopo dieci anni di assenza dai calendari internazionali. Sarà a fine agosto e, al momento, di certo c’è solo l’arrivo dell’ultima tappa in centro a Stoccarda. Gli organizzatori sono gli stessi del Tour, i francesi dell’ASO, e la partenza della Grand Boucle a Düsseldorf è un ideale lancio promozionale. 4) Con oltre 200 paesi collegati, per il capoluogo della Renania Settentrionale-Vestfalia è un occasione di promozione notevole, anche se i costi per ospitare i preliminari (da mercoledì a venerdì), una tappa il sabato e la partenza di domenica 2 luglio sono altissimi. Si parla di circa 11 milioni di euro di investimento, coperto solo a metà da investitori privati.
I protagonisti
Per la classifica generale, in prima fila il vincitore in carica Chris Froome (Team Sky) e il colombiano della Movistar Nairo Quintana, secondo al Giro d’Italia 2017; un gradino sotto l’australiano della BMC Richie Porte, lo spagnolo Alberto Contador (Trek Segafredo), e gli enfants du pays Thibaut Pinot (della FDJ, ottima la sua terza settimana alla corsa rosa) e Romain Berdet, secondo l’anno scorso a Parigi. Ci auguriamo buone notizie sia dal nostro Fabio Aru (Astana) che aveva puntato tutta la stagione sul Giro del centenario ma, causa una caduta, ha dovuto cambiare programmi, e dal talentuoso colombiano Esteban Chaves, della Orica-Scott, anche lui reduce da un infortunio.
Per quanto riguarda le vittorie nelle singole tappe, per la tedesca Bora-Hansgrohe ci sarà il due volte campione del mondo Peter Sagan, sempre in grande spolvero alla corsa francese, il francese della Cofidis Nacer Bouhanni, i tedeschi André Greipel (Lotto Soudal) e Marcel Kittel (Quick-Step Floors), il belga Philippe Gilbert – tornato ai livelli di qualche anno fa – e un altro tedesco, John Degenkolb (Trel Segafredo). In attesa di capire se Mark Cavendish, che al Tour ha vinto 30 tappe e si trova a 4 dal recordman all time Eddy Merckx, sarà in grado di partecipare dopo un inizio di stagione viziato dalla mononucleosi.
Sabato potrebbe essere un giorno importante per la Germania: fra i favoriti nella prima tappa c’è Tony Martin, specialista nelle prove contro il tempo. Sarà lui la prima maglia gialla del Tour 2017?
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Foto di copertina: Wikimedia Commons, CC BY-2.0
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