Per la prima volta la Germania racconta Anna Frank al cinema: trama e trailer
Per la prima volta in assoluto sul grande schermo arriverà un film tedesco tratto dal diario di Anna Frank. Il lungometraggio sarà presentato in anteprima durante la 66esima edizione della Berlinale nella sezione giovani. Lo scorso venerdì gli organizzatori del festival hanno annunciato che si tratta di una biografia: il film narra la vita dell’adolescente durante gli anni in cui rimase nascosta con la propria famiglia ad Amsterdam.
Ad interpretare Anna Frank è l’attrice Lea van Acken, già protagonista del film “Le stazioni della fede”, che vinse sempre a Berlino il premio come miglior sceneggiatura nel 2014. Regista del film è Hans Steinbichler. Nel cast sono presenti attori del calibro di Martina Gedeck (“Le vite degli altri”) e Ulrich Noethen (“La caduta”). Il film è stato girato con il beneplacito della “Fondazione Anna Frank” che ha sede in Svizzera e detiene i diritti del diario. Di seguito vi proponiamo il trailer:
La storia di Anna Frank e della sua adolescenza è nota a tutti: il suo diario è da generazioni un monito a non dimenticare gli orrori dell’olocausto e della Seconda guerra mondiale. Anna e la sua famiglia furono costretti a nascondersi, perché ebrei, in un vano segreto del negozio del padre quando l’Olanda venne invasa dalle truppe naziste. Vi rimasero dal 1942 all’agosto del 1944 (periodo in cui lei scrisse il diario), fino a quando non furono traditi e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau in Polonia dove Anna e sua sorella Margot morirono poco dopo di tifo. Fu il padre, miracolosamente sopravvissuto alla deportazione, a pubblicare il diario della figlia in Olanda nel 1947. Da allora ne sono state vendute oltre 30 milioni di copie. Esiste già una adattamento cinematografico del diario di Anna Frank, prodotto ad Hollywood nel 1959, diretto da George Stevens e vincitore di 3 premi Oscar.
Fino ad oggi nessun regista tedesco si era cimentato nell’impresa di raccontare la storia della famiglia Frank: quella di Steinbichler è dunque una scelta coraggiosa, poiché il tema dell’olocausto resta ancora una nota dolente per i tedeschi nonostante siano passati più di sessant’anni. Staremo a vedere cosa ne penserà la giuria del festival che ricordiamo si svolgerà a Berlino dall’11 al 21 Febbraio. Tutte le informazioni sulla manifestazione sono disponibili sul sito ufficiale della Berlinale.