Otranto, Melendugno e Gallipoli emozionano Berlino
Il Salento emoziona anche a Berlino: giornalisti ammaliati da prodotti tipici, mare storia e natura.
Il Salento emoziona anche a Berlino. Tantissimi giornalisti tedeschi e internazionali esperti di viaggi e turismo si sono accreditati alla conferenza stampa organizzata dalla rivista di turismo e cultura del Mediterraneo Spiagge, diretta da Carmen Mancarella Italy Salento my love party in Berlin, giunta alla sua quinta edizione e di scena nel ristorante Antillo a Berlino. Ambasciatori i prodotti tipici, come l’olio extravergine di oliva Marco Spinosa, i formaggi abbinati al miele di Melendugno, Città del Miele, i vini Conti Zecca, Vaglio Massa e Petrelli, i prodotti da forno del Panificio Rosetta, le pizze made in Salento di Scarlinpizza, leader del settore, e i dolci di alta pasticceria della Pasticceria Perrone di Carmiano, i giornalisti hanno potuto degustare il meglio del Salento. Ma non è finita qui. Brillavano, nel ristorante, in bella mostra anche le luminarie dei Fratelli Parisi di Taurisano, che producono non solo grandi allestimenti per vie e piazze, ma anche magnifici complementi d’arredo in grado di dare un tocco di magia agli interni e ai giardini. Le luminarie del Salento si accenderanno sempre, da oggi in poi, nel ristorante Antillo a Berlino.
Gli oratori della conferenza
Sono sfilate le mete più gettonate del Salento, Melendugno e le sue marine, rappresentata dalla consigliera delegata al turismo, Angelica Petrachi, Otranto, rappresentata dall’assessore al turismo, Mimina De Donno, Gallipoli, rappresentata dal consigliere Mino Nazaro. Ad accogliere la delegazione salentina è stata la segretaria dell’Associazione Apulier in Berlin, Gabriella De Cagno assieme a professionisti italo tedeschi che ricoprono incarichi di grande prestigio come il curatore della più importante Galleria di pittura antica di Berlino, Roberto Contini. Relatori anche tra le più prestigiose aziende del turismo e dell’enogastronomia: Vante Totisco e Ada Miraglia, presidente e direttrice commerciale di CDSHotels con Emanuele Venneri, il presidente di Grimaldi Vacanze srl, Pasquale Grimaldi, il titolare del B&B Salento AdasHouse Dario Strazzullo, i titolari di Cantina Petrelli, Chiara Petrelli e della cantina Vaglio Massa, Sonia Vaglio Massa e la titolare di Pasticceria Perrone, Annarita Formica Perrone.
Perché visitare Gallipoli
Ma facciamo insieme questo viaggio ideale alla scoperta delle mete più gettonate dell’estate 2019. Dice il consigliere Mino Nazaro: “Gallipoli vi catturerà per il fascino del suo centro storico e la bellezza delle sue spiagge, La prima è quella del centro, la Purità, una magnifica insenatura. Le altre spiagge si snodano a sud del centro storico e sono caratterizzate dalla sabbia bianca e finissima assieme a un mare azzurro e trasparente dove potrete ammirare indimenticabili tramonti. Gallipoli è famosa anche per i suoi eventi tradizionali e non. Molto suggestivi sono i Riti della Settimana Santa di origine spagnola.. Inoltre da tantissimi anni viene organizzato il prestigioso Premio Barocco, che ha premiato artisti di livello internazionale come Alberto Sordi e Sophia Loren. Vi aspettiamo tutti a Gallipoli a braccia aperte.”
Melendugno, spiagge cristalline e senza barriere
Dice la consigliera delegata al turismo, Angelica Petrachi: “Melendugno, che ha aderito di recente all’Associazione nazionale Città del Miele, è famosa per le sue cinque marine: Torre Specchia Ruggeri, San Foca con il porto e il borgo dei pescatori, Roca conosciuta in tutto il mondo per la splendida grotta naturale della Poesia definita dal National Geographic la piscina naturale più bella al mondo, Torre dell’Orso e Sant’Andrea, così affascinante che la copertina di gennaio della prestigiosa Geo Season, la rivista di turismo tedesca più diffusa in Germania, è stata dedicata ai suoi faraglioni. Melendugno è stato definito dal Sole24ore tra i paesi più green d’Italia perché depura le acque reflue con le piante. Inoltre è molto attento all’ecosostenibilità e ai servizi per i disabili: d’estate bus elettrici collegano le marine dando un servizio gratuito ai tantissimi turisti e proprio a San Foca è sorto il primo lido attrezzato per i malati di SLA “Io posso”. Sulle marine di Melendugno sventolano le Bandiere Blu, la Gialla di Legambiente, e la Bandiera Verde conferita dall’Ordine dei Medici Pediatri perché hanno conferito alle sue spiagge il titolo di spiagge a misura di bambino.
Le meraviglie di Otranto
“Non si può dire di essere stati nel Salento se non si visita Otranto. Il suo suggestivo centro storico, dominato dal Castello Aragonese, si affaccia sul mare azzurro e trasparente” dice l’assessore al turismo del Comune di Otranto Mimina De Donno. La città custodisce una perla famosa in tutto il mondo: il mosaico pavimentale della Cattedrale che riproduce l’Albero della vita realizzato dal Monaco Pantaleone nel 1167, del cenobio di San Nicola di Casole, noto in tutta Europa grazie all’importante lavoro degli amanuensi che vi operavano. Accanto a creature dal corpo umano e teste di bestie feroci, vi è raffigurata anche la storia di Alessandro Magno, la fatica del lavoro nei campi, l’alternarsi delle stagioni, Adamo ed Eva. Il mosaico è una grande opera che da sola merita un viaggio. Lungo le stradine del borgo antico, sito Messaggero di Pace Unesco, vi meraviglierete nel notare delle palle di pietra. Sono il ricordo dell’assedio che la città subì da parte dell’Impero ottomano nel 1480, che intendeva attaccare Venezia e il mondo cristiano. 800 cittadini di Otranto vennero decapitati dai saraceni perché non si vollero convertire all’Islam. Gli 800 Martiri sono stati proclamati Santi nel 2013 e i loro sacri resti sono custoditi nella cappella laterale della Cattedrale. A loro viene dedicata una grande Festa con luminarie e banda il 13 e 14 agosto di ogni anno.
Ispirato alla storia dell’assedio vi è il romanzo, “L’Ora di Tutti”, della scrittrice italiana Maria Corti. Ma anche Horace Walpole volle dedicare alla magica città uno scritto, intitolato “Il castello di Otranto” e ambientato nel Medioevo. Le vie del centro storico sono oggi animate da colorate botteghe artigianali, dove sarà piacevole acquistare dei ricordini della città. Il consiglio è di salire fino in cima ai bastioni del castello per godere di un panorama mozzafiato e abbracciare con lo sguardo l’intera baia. Otranto, immersa nel parco regionale “Otranto – Santa Maria di Leuca”, è circondata da una natura di infinita bellezza. Andando verso sud e arrivando fino a Porto Badisco, sarete colpiti da una costa selvaggia. Tappe obbligate: la Cava di Bauxite, con il suo laghetto dai colori rosso intenso che contrasta con il verde, e il Faro della Palascia, il punto più orientale d’Italia. Ancora più a sud incontriamo la Torre del Serpe, riprodotta nello stemma cittadino.
Altra tappa imperdibile è Porto Badisco: i buongustai la conoscono per i gustosi ricci di mare, molluschi dalla corazza di spine nere, che si possono mangiare in piccoli locali del luogo. Gli storici, tuttavia, conoscono questa località per la Grotta dei Cervi, scoperta negli anni ‘70, definita la “Cappella Sistina del Neolitico” per le rappresentazioni realizzate con il guano di pipistrello. La grotta è preclusa al pubblico, ma una mostra permanente nelle sale del Castello ne mostra la bellezza e ne sottolinea l’importanza.
A nord della cittadina è invece tutto un susseguirsi di bianche spiagge, precedute da una fitta pineta: la Baia dei Turchi, chiamata così perché fu proprio lì che avvenne l’approdo dei Turchi, e Alimini, dove ci sono due laghi in cui è possibile svolgere varie attività, tra cui tour in canoa.
L’amministrazione comunale di Otranto propone ogni anno un fitto e variegato programma di eventi per tutti i gusti e le età. A giugno “Suoni e Sapori del Salento”, manifestazione dedicata all’enogastronomia con prodotti locali e chef di fama nazionale, e “Salento Swing Festival”, che, con i suoi ballerini lindy hop, dona alla città un tocco vintage molto affascinante. In estate “Aspettando l’alba – Luce d’Oriente in jazz”, concerti d’autore alle prime luci dell’alba sul mare, “Otranto in festa” e tante altre iniziative. A settembre, “Giornalisti del mediterraneo” e “Otranto Film Fund Festival”. Fino ad arrivare alla fine dell’anno con quasi un mese di eventi compresi nella manifestazione “Alba dei Popoli”. Delle interessantissime mostre vengono poi allestite nella Castello Aragonese e a Torre Matta, che riscuotono notevoli consensi di pubblico e di critica. Otranto, città più ad est d’Italia, crogiolo di etnie, idee, culture. Da sempre considerata una delle perle del Mediterraneo, detiene un fascino fuori dal tempo, con le sue innumerevoli bellezze storiche, artistiche e naturalistiche. Una città che ha saputo svilupparsi nel tempo guardando alle esigenze della modernità senza mai tradire il suo passato. Oggi Otranto è località turistica che regala emozioni di un luogo unico che sa raccontarsi e che offre una piacevole ospitalità grazie alla vocazione naturale della comunità all’accoglienza.
In campo anche il meglio dell’imprenditoria
Ecco dove dormire e che cosa fare in una vacanza nel Salento. Il gruppo alberghiero CDS Hotels offre un’ampia scelta tra masserie, villaggi e raffinati hotels in tutta la Puglia e aprirà per la prossima stagione estiva il suo primo 5 stelle Il Marenea Suite Hotel a Marittima di Diso. Il gruppo Grimaldi Immobiliare spazia dalla vendita e l’affitto di case vacanza soprattutto a Torre dell’Orso al B&B Alvino, in piazza Sant’Oronzo a Lecce, sopra il più famoso caffè Alvino. Gli hotel Thalas a Torre dell’Orso e Hotel Degli Haethey si trovano a poche centinaia di metri dalle spiagge di Torre dell’Orso e di Otranto. Immerso tra la pieneta e i vigneti e a due passi dalla spiaggia ecco la Tenuta Vigna Corallo a Otranto. Nel cuore del centro storico con vista mozzafiato sul mare, l’indirizzo giusto è l’Hotel Palazzo Papaleo. Propongono soggiorni ritagliati su misura e con la possibilità di fare esperienze gli alberghi Hotel Albania, Masseria Bandino, Masseria Dei Monaci e Hotel Villa Rosa Antico.
Dove dormire
Ha costruito pacchetti esperienzali Apulia Stories a Cursi, nel cuore del Salento che propone ai visitatori le esperienze di imparare a fare la pasta fatta in casa dalle donne del posto… raccogliere i melograni o dedicarsi all’apicoltura. Per chi ama vacanze fuori dagli schemi, a contatto con la natura, ma senza rinunciare ai comfort, ecco i campeggi Torre Castiglione a Torre Lapillo sul mar Jonio, e il Campeggio Sentinella sul Mar Adriatico, a Torre dell’Orso. Vicino al mare e tra la pineta e la spiaggia profumata ecco la Tenuta I Quattro Venti, a Otranto. Per chi ama l’accoglienza dei B&B o stare in appartamento l’appuntamento è a Melendugno con il B&B di charme Salento Ada’s House e Casa Vacanze Petrachi a pochi passi dalle spiagge di San Foca. Ma chi dice Puglia dice masserie. Ed eccoci nell’antico villaggio contadino trasformato in Naturalis Bio Resort con Spa a Martano. Sorge tra gli ulivi la Masseria Mauriani. Domina il mare ed è immersa tra pineta, macchia mediterranea la Masseria Santa Teresa a Sannicola, vicina a Gallipoli. Per gli amanti del buon vino ecco Masseria Signora Porzia a Leverano che è anche Cantina ospitale www.agricoladellarneo.it. E’ anche masseria didattica la Masseria San Biagio a Calimera, che oltre alla ricettività organizza anche laboratori d’esperienza. Per gli amanti del mare e dell’abbronzatura ad oltranza, il consiglio è di pranzare in spiaggia e di non lasciare, neppure per un solo attimo i lidi-ristoranti sul mare, Lido La Sorgente a Torre dell’Orso e Lido Li Marangi a San Foca.
Dove mangiare e cosa portare via dal Salento
La sera (ma anche a pranzo) per indimenticabili peccati di gola le tappe obbligate sono nel ristorante Gusto a Castrignano dei Greci dove deliziarsi con raffinata cucina gourmet ispirata dalla cucina tipica salentina. Sapori unici nel ristorante A Kilometro Zero a Supersano collegato all’omonimo ed elegante B&B, uno dei primi ristoranti salentini, che ha fatto dell’uso di prodotti stagionali e coltivati sul posto, la sua filosofia vincente! Ma guai a lasciare il Salento senza portare un souvenir goloso agli amici e ai parenti (rimasti a casa). Le tappe sono nella cantina Conti Zecca a Leverano per rifornirsi degli ottimi vini di negroamaro e primitivo, i vitigni autoctoni del Salento, nella cantina ospitale Agricola dell’Arneo, nell’azienda agricola Marco Spinosa, che produce olio extravergine d’oliva tanto ricercato dai mercati internazionali, nel panificio Rosetta di Stefano Conversano (FB Panificio Rosetta) a Carmiano. E’ una cantina aperta alle visite guidate la cantina Petrelli a Carmiano. Infine produce solo vino biologico la cantina Vaglio Massa a Carmiano che ha anche 30Mogge una masseria immersa tra mare e campagna a Otranto e aperta alla ricettività. E’ salentina infine l’azienda che sforna 240mila pizze al mese destinate in gran parte al mercato tedesco e svedese: Scarlinpizza a Taurisano, divenuta leader nel mondo dell’enogastronomia italiana ed europea. Ma il Salento è famoso per le sue luminarie. Sono impalcature di legno che si ispirano al barocco leccese e che vengono utilizzate per illuminarie le vie e le piazze dei paesi quando si svolgono le feste di tradizione in onore dei Santi. Ecco luminarie Parisi, che ha inventato anche luminarie pret-à-porter… da mettere nei trolley e utilizzarle come oggetti di design per le case e i giardini.
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Foto © Spiagge