Normativa del gioco a distanza: le differenze tra Germania e Italia
La regolamentazione del gioco a distanza è disciplinata in modo differente nei vari paesi, ed esistono delle differenze anche tra la situazione in Germania e quella in Italia. La natura del gioco da casinò online, tuttavia, permette agli utenti di accedere anche alle piattaforme estere, e dunque al di fuori della singola normativa statale, anche se non sempre questo tipo di attività è da considerarsi pienamente legale.
Proprio per questo motivo è utile capire quali sono le differenze tra i modelli italiano e tedesco nello specifico, tenendo conto che non esistono delle normative comuni a livello europeo, anche se la linea generale degli Stati è quella di attenersi alle direttive della Commissione europea in materia di legalità e gioco responsabile.
La normativa italiana e il ruolo di ADM
In Italia la regolamentazione e il controllo del gioco a distanza sono compito dell’ADM, ovvero l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ex. AAMS, che agisce per conto dello Stato. L’ADM ha il compito di rilasciare le licenze ad operare ai concessionari che ne fanno richiesta.
La concessione, il cui numero deve essere esposto nel sito dell’operatore a distanza, è requisito essenziale di legalità: giocare nei casino online Aams richiede all’utente maggiorenne l’invio di un documento di identità e di un codice fiscale italiani. Coloro che si connettono dall’estero, e dunque anche dalla Germania, potrebbero non vedere riconosciuto il proprio indirizzo IP ed essere bloccati.
Allo stesso modo, dall’Italia è possibile solo giocare su piattaforme con primo dominio che termina con .it. Altre estensioni identificano la mancanza di licenza per poter operare nel territorio italiano, anche se l’operatore è lecito e riconosciuto nel paese di riferimento. Se dunque un operatore tedesco è pienamente legale in Germania, un italiano che si connette dall’Italia non può giocare su quella piattaforma.
Il Glücksspielstaatsvertrag, il trattato in Germania
Il Trattato Statale sul gioco o Glücksspielstaatsvertrag, ha sancito il riordino del comparto gioco in Germania, ed è entrato in vigore il 1° luglio del 2021, stabilendo nuove norme comuni per quanto concerne l’attività a distanza.
Prima di tale data, la disciplina del gioco era in capo alle singole autorità federali, e mancava un’omogeneità di fondo nonché un’autorità comune avente un ruolo di regolamentazione e di supervisione, simile a quello di ADM. La normativa italiana, in questo senso, ha ispirato quella di altri paesi europei in materia di gioco.
Con il nuovo Trattato, di contrasto al fenomeno in crescita dell’illegalità del settore, anche in Germania il gioco online è dunque divenuto pienamente legale.
Un confronto tra i due modelli normativi
Poste queste premesse, vediamo quali sono le principali differenze tra le due discipline normative applicate ai casinò online della Germania e dell’Italia, che riguardano principalmente i seguenti aspetti:
Le differenti tipologie di gioco ammesse
Una prima differenza riguarda le tipologie di gioco a distanza che sono consentite dalla normativa dei due Stati. La Germania, che, come si è visto, ha di recente regolamentato il comparto, ha superato i blocchi del proibizionismo e ha reso legali i casinò a distanza. La lista dei giochi ammessi è comunque più rigida e restrittiva di quella italiana. Gli utenti, in Germania, possono accedere online soltanto a poker, slot machine, oppure puntare sulle scommesse sportive.
In Italia non esistono invece particolari limitazioni sulla gamma di giochi ammessi e le piattaforme legali a distanza possono includere nella propria offerta, oltre alle slot machine, anche gli altri casino games, il Lotto, le lotterie numeriche a totalizzatore, i dadi e i giochi di abilità. Come in Germania, inoltre, anche in Italia sono legali il poker e il betting a distanza sugli eventi sportivi.
La presentazione del palinsesto di offerta
Un’altra differenza tra i due Stati riguarda la presentazione del palinsesto e della gamma dei giochi. Gli operatori in Germania possono offrire da un unico dominio Internet tutte le tipologie di gioco consentite dal Trattato, ma devono distinguere l’offerta in sezioni ben divise del sito, sia dal punto di vista grafico che dal punto di vista contenutistico e di accesso, al fine di renderle ben differenziate.
In Italia, invece, questo tipo di limitazione non è previsto, e gli operatori possono gestire la propria offerta nel modo in cui ritengono più consono.
I limiti di deposito
Il confronto tra le due normative prosegue con le differenze rispetto ai limiti di deposito previsti in materia di gioco a distanza. La recente apertura della Germania al mercato del gioco online ha comunque incontrato una limitazione rispetto ai depositi massimi effettuabili in un mese, la cui soglia massima è di 1000 euro, a prescindere da quanti e quali piattaforme si è registrati.
In Italia, invece, non è previsto un tetto massimo di spesa per il deposito da parte del giocatore.
La pubblicità relativa al settore dei giochi
La legge 96 del 9 agosto 2018 stabilisce che in Italia è vietata la pubblicità dei giochi con vincita in denaro, tutto ciò ad esclusione delle lotterie nazionali che prevedono estrazioni differite.
In Germania, invece, non sussiste questa limitazione e la pubblicità del gioco, incluso quindi quello online, è ammessa dalla normativa statale. Esistono in ogni caso dei limiti alla pubblicità del gioco, che non può essere indirizzato ai minori di 18 anni e non deve incitare al gioco come metodo di guadagno facile. La pubblicità del gioco è in ogni caso soggetta a rigide fasce orarie, con divieto di trasmissione tra le ore 6 e le ore 21.
Sempre in riferimento alla pubblicità, in Germania è vietata la cosiddetta “pubblicità incrociata”, ovvero quella che riguarda la combinazione di diverse tipologie di gioco (ad esempio le scommesse e il poker).
Foto copertina di Yab Krukov
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