L’Europa boccia la carta d’identità italiana: «Non è un documento sicuro»
L’Italia è l’unico Paese dell’Unione ad avere ancora il documento in formato cartaceo. L’Europa ammonisce: «Deve sparire entro due anni».
Il 17 aprile 2018 la Commissione Europea ha presentato a Strasburgo delle nuove misure di sicurezza riguardo i documenti d’identità, le cui disposizioni prevedono che tutti i documenti dei cittadini dell’Unione Europea riportino dati biometrici. Come riportato da Europa Today, la carta d’identità elettronica sprovvista di questo tipo di dati sarà sostituita entro cinque anni, mentre quella in formato cartaceo dovrà essere convertita in un formato riconoscibile da dispositivi elettronici entro 24 mesi.
L’obiettivo è contrastare l’utilizzo di documenti fasulli nel quadro di reati di tipo economico, ma anche lottare contro il finanziamento e l’organizzazione di attacchi terroristici. Dopo gli attacchi registrati nei Paesi dell’Unione, un documento con dati biometrici potrebbe rivelarsi efficace contro i documenti falsi utilizzati dagli attentatori.
«Abbiamo bisogno di norme di sicurezza comuni»
Dimitris Avramopoulos, commissario degli Affari Interni dell’Unione, afferma che «in seguito agli attacchi terroristici registrati negli ultimi anni non è possibile che più di 80 milioni di europei utilizzino documenti d’identità sprovvisti di dati biometrici per spostarsi all’interno del territorio. Le autorità devono poter essere sicure che il titolare di un documento sia in effetti chi dice di essere». L’Italia in particolare è l’unico Paese a fare uso del formato cartaceo, sebbene questo sia ritenuto poco affidabile non solo per la rapida degradazione, ma soprattutto per la semplice falsificazione,
A partire dal 2023 le carte d’identità di tutti i cittadini europei dovranno dunque disporre di dati biometrici, il che significa che dovranno integrare un microchip con l’impronta digitale e l’immagine del volto dell’intestatario del documento.
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Foto di copertina © CC0