Le peggiori trappole per turisti a Berlino
A Berlino il turismo sta crescendo assai rapidamente e con lui purtroppo anche le trappole per turisti. Tali insidie si nascondono non solo nella gastronomia, ma anche in alcuni musei, negozi e club in cui il rapporto qualità-prezzo o il marchio “Made in Berlin” non proprio corrispondono.
Se si dovesse giudicare, infatti, la qualità di un museo, in base al rapporto prezzo/tempo di attesa, molti musei berlinesi non passerebbero l’esame. Cosa dire poi di club leggendari come il Berghain la cui fama smisurata si spinge addirittura fino a New York? Mantiene quello che promette? Rielaborando un articolo della Berliner Zeitung della giornalista Ida Luise Krenzlin, e aggiungendo elementi secondo il nostro gusto personale, proproniamo qui una lista (soggettiva) delle peggiori trappole per turisti di Berlinoe le loro alternative.
Checkpoint Charlie
È oramai sinonimo di affollamento, Trabant e falsi soldati. Il Museo al Check Point Charlie è sicuramente molto popolare soprattutto per chi si aggira per la città con l’ausilio dei libretti turistici più comuni e meno esaurienti. La popolarità del suddetto museo regala al volenteroso visitatore un’attesa non indifferente. Non ho ancora capito se l’attesa viene recepita dai turisti come parte integrante e fondamentale dell’esperienza berlinese, certo è che non ho mai visto tanta pazienza in Italia in fatto di file. Una volta dentro l’ospite viene letteralmente bombardato da una miriade di informazioni affastellate in 5 piani: cartelloni informativi, gigantografie, veicoli usati per la fuga dalla DDR. Il concetto pedagogico non è ben delineato. La mia impressione dopo la prima e ultima visita è stata di stordimento generale. Appena fuori poi la mia sensazione si è trasformata in disorientamento: la Friedrichstraße in questo preciso punto costituisce di per sé una sfida bella e buona: gente che si lancia sulla carreggiata (non è una zona pedonale) o si blocca improvvisamente e in massa, ostruendo tutta la strada, per fotografare un finto soldato in uniforme. Oltre a tutto questo per il 2017 si parla dell’aggiunta di due edifici intorno al Checkpoint Charlie: Il Museo dedicato alla Guerra Fredda e un Hard Rock (Hotel).
Prezzo: 6,50 – 12,50 Euro, Permesso fotografico all’interno del museo 2 Euro extra.
Alternativa: Da guida turistica, raramente scelgo questo sito quasi frivolo per raccontare gli eventi tragici vissuti dalle famiglie berlinesi a partire dalla costruzione del Muro. Molto meglio si presta invece il Memoriale del Muro nella Bernauerstrasse (gratuito, senza fila, il Muro vero, la torretta di controllo sulla striscia della morte originale, video e fotografie di veri testimoni). Un Memoriale, difatti, si distingue dal museo proprio per l’originalità del sito storico. Non ci sono artefatti in un memoriale. Un’altra alternativa è costituita dal Museo di Storia Tedesca (Deutsches Historisches Museum) dove in spazi ordinati è possibile informarsi sulla storia di questa nazione. Consigliamo la mostra permanente esaustiva “Deutsche Geschichte in Bildern und Zeugnissen“ (la storia tedesca in immagini e testimoni). Il Museo di Storia tedesca invita anche ad ammirarne l’architettura: l’edificio antico Zeughaus fatto costruire dal Re Soldato, padre di Federico il Grande, come arsenale, e l’edificio nuovo, soprattutto la meravigliosa costruzione realizzata in vetro da uno dei più grandi architetti del presente, il cinese Ieoh Ming Pei (nato nel 1917 e allievo di Walter Gropius).
Prezzodella mostra permanente: gratis fino a 18 anni, biglietto normale 8 €, ridotto: 4 €. Ulteriore alternativa divertente e interessante viene offerta dalle pellicole: Good Bye Lenin, Sonnenallee e Le vite degli altri, da visionare insieme agli amici. A chi non bastassero le suddette alternative può sempre recarsi a Charlottenburg nel Museo degli alleati (Alliierten Museum Berlin) o a Karlshorst in quello Russo Tedesco.
[adrotate banner=”34″]
Bier-Bikes
Al primo posto tra i veicoli più odiati da tutti i Berlinesi si trova la bicicletta per le sbornie, molto amata soprattutto per gli addii al celibato. Un fusto di birra alimenta fino a 16 ciclisti. Per fortuna il Distretto Mitte ha vietato la circolazione degli infernali veicoli almeno sulle strade più grandi. Purtroppo ci sono strade a sufficienza dove questi strazi possono ancora circolare.
Prezzo: circa 329 (!) euro per due ore!
Alternativa: Un bel giro a piedi accompagnato (o meno) da una guida locale, alla scoperta di bar e cafè particolari nei distretti di Kreuzberg, Friedrichshain o Neukölln non è solo più economico e divertente per i partecipanti, ma anche più rispettoso per chi a Berlino ci vive tutto l’anno.
Berlin Dungeon
Anche Berlino, come altre famose capitali, può vantare di episodi storici assai oscuri. A raccontare i 700 anni di storia tenebrosa è il Berlin Dungeon. I Dungeon esistono anche a Londra, Amburgo e Amsterdam. A Berlino gli spettacoli dal vivo ruotano intorno al tema dei serial killer attivi in città („Pass gut auf Deine Körperteile auf!“ – Stai attento alle parti del corpo!), altrimenti è possibile sperimentare la camera delle torture („Lass Dich auf den Folterstuhl fesseln!“- Fatti legare alla poltrona delle torture!) o altre cose dello stesso genere. Questo Event-Museum viene gestito dalla società britannica Merlin Entertainment Group, che gestisce anche il Legoland-Museum (vedi sotto), Madame Tussauds e il Sea Life Aquarium.
Prezzo: 21,50 euro intero, 17,50 euro bambini tra 10 e 14 anni. Sconto per prenotazione online. Esiste anche un VIP-Ticket che fa risparmiare sul tempo di attesa (prenotazione possibile esclusivamente online) a 23,50 euro (ridotto 19,50 euro).
Alternative: Chi volesse informarsi e documentarsi sugli orrori della storia tedesca evitando gli show à la Broadway può visitare il memoriale Topographie des Terrors o farsi condurre dall’associazione Berliner Unterwelten attraverso i meandri dei bunker e dei vari tunnel berlinesi. L’effetto orrore è sicuramente garantito, poichè le visite guidate hanno luogo in siti della memoria storici. L’associazione Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen offre tour nel carcere della Stasi condotti da ex prigionieri (originali!). Chi preferisse poi un tipo di “orrore light” può sempre fare un giro sul trenino fantasma a qualche mercatino di Natale.
Berghain
Conosciuto da tempo come il miglior club del mondo, il tempio della techno, il Berghain attira turisti da tutto il globo che approdano nella capitale senza sapere se poi, dopo ore di fila magari al gelo dell’inverno berlinese, passerà l’esame del severo buttafuori berlinese. Berlino è disseminata di club, molti dei quali bellissimi e con una selezione musicale altrettanto di livello (date un’occhiata alla nostra pagina dedicata ai club berlinesi). Ce ne sono sicuramente di (quasi) altrettanto interessanti e per tutti i gusti, magari senza bisogno di fare file chilometriche con attese allucinanti e il rischio di non entrare proprio perché i turisti non sono amati dal Berghain.
Prezzo: 10 – 15 Euro.
Alternative: A chi piace la musica elettronica consigliamo il Ritter Butzke e Wilde Renate.
Legoland Discovery Centre Berlin
Un altro pacco clamoroso per le famiglie in visita nella capitale è costituito da questo presunto centro della scoperta. Bisogna abbassare le aspettative per non restarne molto delusi. La mia prima volta in visita a Berlino mi feci abbindolare dal centro Lego, nonostante il prezzo scandaloso, per far felice mio figlio, il quale a 8 anni amava costruire con i Lego. Malgrado la prenotazione online, che promette una cassa veloce e senza attesa, dovemmo aspettare. Una volta all’interno del museo ci hanno assaliti la massa dei visitatori e dei figli, la mancanza di spazio, le stanze buie e angustie, l’aria straviziata. Appena conquistato un posto gioco mio figlio vide bene di tenerselo stretto per non dover fare una nuova fila. Fare merenda diventa un’impresa. La scelta dei cibi al minuscolo bar gremito è limitata a quella dei fast food.
Prezzi: 18,50 euro, gratis solo sotto i 3 anni. 14 euro dopo le ore 16. Prenotando online ci sono degli sconti.
Alternative: Meglio un bel giro gratuito all’Ikea se si vuole mangiare e giocare a un prezzo abbordabile e ad una qualità abbastanza accettabile, magari portandosi dietro i Lego! Oppure tappa immancabile per i bambini (e non solo) amanti delle costruzioni è sicuramente il museo della tecnica a Kreuzberg o quello di storia naturale a Mitte. Non solo si risparmia, le aspettative salgono e l’interesse è grande.
Souvenir
A Berlino si vende tutto ciò che rappresenta la capitale. La sua aria per esempio è decantata come pulita e salutare. Quindi perché non portarne a casa una scatoletta? La Berliner Luft, infatti, è acquistabile in ogni negozio di souvenir. L’idea, a dire il vero, non è proprio originale in quanto già il mitico artista italiano Piero Manzoni esattamente il 12 agosto 1961 (un giorno prima della costruzione del Muro di Berlino) presenta per la prima volta in pubblico la sua Merda d’artista, inscatolata in confezioni di 30 gr. ciascuna e venduta al prezzo dell’oro. Una scatoletta di aria berlinese costa oggi 3,90 € nei negozi turistici. Mi domando se (e questo vale per tutte e due le scatolette) qualcuno ne ha mai aperta una e respirato profondamente! Per non parlare poi dei resti del Muro, o almeno pezzi di calcestruzzo a lui attribuiti, che si possono trovare, ovviamente in grandezze diverse, in tutti i souvenir shop. Quale migliore ricordino portare da Berlino se non una parte (a detta dei negozianti) originale del suo simbolo storico più famoso? Altro terribile esempio sono i cappelli di pelliccia di cane: Alexanderplatz è uno dei tanti punti vendita dei famosi berrettoni di pelliccia fatti a modello sovietico. Peccato però che dall’inizio di novembre proprio nella piazza più famosa di Berlino e in altri punti vendita ne siano stati sequestrati una grande quantità perché, a seguito di un esame di laboratorio, sono risultati prodotti con la pelle del miglior amico dell’uomo… E per terminare: Ampelmann-Shop, ovvero il negozio di souvenir completamente ricalcati sull’omino del semaforo (Ampelmann) caratteristico dell’est e diventato quindi un culto. I negozi che vendono il marchio Ampelmann sono sbucati dal nulla come dei funghi e, nonostante i prezzi altissimi rispetto ad altri ricordini e gli articoli talvolta assurdi, continuano a riscuotere un certo successo tra gli ignari turisti.
Alternative: Qualunque cosa. Una bella foto a un qualsiasi semaforo berlinese è sicuramente più economica e può rivelarsi molto interessante. Oltre all’omino del semaforo, infatti, c’é il “rischio” di fotgrafare anche qualche motivo di arte urbana berlinese, che può sempre essere trasformato in un gagget molto personale, insieme al famoso omino rosso e verde.
Foto copertina © Dieter Weinelt
[adrotate banner=”34″]
SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK