La storia vera dell’uomo che cammina senza sosta dal 1989 in nome della pace in Europa

Oggi in ufficio si affaccia un uomo magro, incredibilmente abbronzato, con indosso dei grossi scarponi da trekking e un cappellino di lana rossa. Ci guarda sorridendo e ci chiede se vogliamo sostenerlo.

Gli domandiamo per che cosa e, allora, lui ci spiega di chiamarsi Stefan Horvath e di essere il Weltfriedenswanderer, vale a dire il “Camminatore mondiale della pace.”

Stefan ci mostra subito dei ritagli giornale che parlano di lui.

Cosa fa Stefan di particolare? Stefan è in giro a piedi per l’Europa dal 1989, senza sosta, senza casa, camminando e dormendo da chi lo ospita o nella sua tenda. Stefan, che oggi ha 56 anni, ci racconta che al momento della caduta del muro di Berlino ha sentito l’esigenza di mandare un forte messaggio per la pace e di farlo camminando senza fermarsi mai. Sicuramente la sua storia è più lunga, ma lui ce la racconta così, come se nel 1989 avesse fatto la sua scelta da un giorno all’altro.

Figlio di ungheresi emigrati in Austria, fino al 1989 Stefan ha fatto il muratore. Poi, è partito con il suo zaino per la sua prima “missione di pace”, certamente senza immaginarsi che sarebbe stato ancora in marcia nel 2015. Invece, dopo più di 25 anni, dopo quasi 50mila chilometri percorsi e 60 scarpe da trekking consumate, il suo cammino continua.

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Stefan ci racconta di essere stato in quasi ogni parte della Germania e della sua Austria, e di aver oltrepassato anche le Alpi ed essere stato in tutto il Nord Italia, da dove si è poi mosso verso i Balcani, anche durante la guerra nella ex-Jugoslavia. Poi, di nuovo, è ripartito verso ovunque senta che ci sia bisogno di fermare le persone e parlargli di pace. Appena può Stefan contatta le istituzioni del luogo in cui si trova e cerca di farsi portavoce di un messaggio di pace. Una particolare attenzione Stefan la pone a qualsiasi rigurgito neonazista, appena sa che in un qualche paesino o quartiere l’estrema destra sti avanzando, Stefan cerca di raggiungere il posto e di parlare nei negozi e nelle strade, per ricordare l’importanza della pace e della tolleranza.

Stefan vive grazie al sostegno di chiunque trovi buona la sua causa e gli faccia una buona offerta; lo abbiamo fatto anche noi, la sua determinazione e la sua parlantina ci sono sembrate sincere e la sua originale scelta di vita ci ha colpiti.

Dopo la breve chiacchierata, Stefan è ripartito, ha detto che deve fare un bel po’ di chilometri per tornare alla sua tenda, che ha lasciato fuori Berlino. Ma questo non lo spaventa di certo, ci spiega, visto che impiega circa 15 ore per fare 100 chilometri. Per lui camminare a lungo è diventata la cosa più normale che ci sia. Prima di salutarlo, però, ci facciamo dire quale messaggio di pace voglia lasciarci, magari proprio a noi, italiani berlinesi.

“Molto semplice – dice Stefan – bisogna tutti sforzarsi per la pace, perché la pace, anche se non sembra, non è mai una cosa scontata. E bisogna sempre aiutarsi a vicenda, stare insieme, anche quando è difficile. Ricordatevi una cosa: le guerre iniziano sempre quando la gente smette di aiutarsi a vicenda”

Ecco il sito web di Stefan, non lo aggiorna da un po’, ma sarà contento di una visita:
http://www.weltfriedenswanderer.info/

Photo: © weltfriedenswanderer