La fabbrica di ghiaccio abbandonata di Berlino e la sua tendopoli: scomparirà tutto?
Benvenuti a Teepeeland! Sulla riva della Sprea – tra Kreuzberg e Mitte – è nato anni fa un piccolo villaggio, un colorato accampamento di tende e yurte mongole, dove vive un gruppo di nuovi colonizzatori urbani. Circa un anno fa, i primi Teepeelanders iniziano a installare qui le loro tende rifugio con l’idea di dare vita ad una nuova comunità tranquilla e senza violenza: aggressività e spocchia non sono ammesse, questa l’unica regola-non regola.
La fabbrica di ghiaccio abbandonata di Berlino, la sua storia. Il tratto di fiume è quello che si trova davanti alla Eisfabrik, tra le più antiche fabbriche di ghiaccio presenti in Germania, nonché l’unica rimasta a memoria di questi vecchi impianti produttivi: utilizzate per la costruzione di armi e proiettili durante la seconda guerra mondiale, le fabbriche diventarono obiettivi sensibili per gli attacchi aerei e rimasero in parte danneggiate. Rimasta attiva nella Berlino Est durante la DDR, la fabbrica, visto il drastico calo della produzione, chiude definitivamente nel ’91. La sala macchine, che versa in condizioni di totale abbandono, e il grande vuoto antistante, conseguenza dei bombardamenti e di successive demolizioni, sono quel che resta dell’antico impianto, con il comignolo in mattoni che svetta solitario a ricordarne l’originale funzione produttiva.
Da un anno, con la promessa da parte del consiglio comunale di poter rimanere per altri due, i coloni di Teepeeland lavorano insieme per rendere lo spazio sempre più accogliente e abitabile. Nomadi sì insomma, ma con un’attenzione allo spazio che abitano, con una sola strategia di sopravvivenza dicono: “pace, amore e libertà. Qui tutti sono i benvenuti!”
I residenti dell’accampamento nomade informale “Teepee” vivono insieme in una comunità senza vincoli di alcun tipo, popolata da persone di nazionalità più disparate, con ospiti anche di passaggio. Qualcuno vive lì già da un anno, qualcun altro si ferma solo un paio di settimane. Le decisioni vengono prese insieme e discusse durante le riunioni settimanali, così come i concerti e gli spettacoli che vengono organizzati durante il weekend.
Il villaggio è stato uno degli approdi della performance site specific “Meeting The Odyssey”, Odissea in 7 atti sulle sponde dello Sprea a bordo di un peschereccio, che ha visto la partecipazione degli abitanti stessi: un’esperienza davvero entusiasmante.
Cosa accadrà all’insediamento e alle strutture dell’ Eisfabrik?
Come riporta il sito della fondazione Stiftung Zukunft, forum indipendente per la responsabilità civile, dopo la conferenza stampa di giugno, alla quale il gruppo di abitanti prende parte attiva, l’assegnazione del terreno dell’antica fabbrica del ghiaccio è in fase decisiva. La proposta di trasformare l’area della Eisfabrik, attualmente di proprietà della società TLG, in un luogo di cultura e produzione artistica, è concretamente sul tavolo delle trattative.
Lo stesso Segretario agli Affari Culturali del Land di Berlino, Tim Renner, sostiene fortemente il progetto e l’idea che gli ex impianti tornino ad essere produttivi, producendo questa volta, cultura.
Ad oggi la realtà dei fatti è che: il villaggio che si è sviluppato spontaneamente lungo la riva del fiume, ospita senza fissa dimora ed organizza eventi culturali. I fatiscenti, ma pur sempre affascinanti, edifici, sono completamente murati e l’accesso impedito; se prima era possibile godersi il tramonto dal tetto, ora gli abitanti abusivi sono stati sfollati e l’area è sotto sorveglianza.
Foto e ricerca a cura di Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza guide tematiche ed esplorazioni urbane.
la foto dell’articolo è © Steffi Reichert / CC BY NC – ND – 2.0
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