In Germania esiste un corpo speciale che recluta giovani vigili del fuoco dai 10 anni in su. Ecco come
Nel 2013 la Deutsche Nationalstiftung, impegnata nello stimolare la crescita di una Germania unita, forte d’una propria identità e partecipe dell’Unione Europea, ha destinato il Deutsche Nationalpreis proprio alla Jugendfeuerwehr. Per il secondo anno di fila, la JFW ha un altro buon motivo per festeggiare: la storia di quest’organizzazione inizia infatti il 31 ottobre 1964, proprio cinquant’anni fa. Oggi i giovani coinvolti sono circa 245.000, suddivisi in 18.100 unità; la neocinquantenne Jugendfeuerwehr non insegna solo a sopravvivere in caso d’incendio: formazione, politica, integrazione, per non parlare del lavoro di redazione del Lauffeuerwehr, sono alcune delle attività proposte. Per ripercorrere le tappe di questo mezzo secolo, un sito raccoglie testimonianze personali, aneddoti e ricordi, lungo il filo rosso della storia tedesca. L’organizzazione ha invitato inoltre tutti i partecipanti a prendere parte ai festeggiamenti, il cui patrono è niente poco di meno che il Bundespräsident: Joachim Gauck.
La parte centrale dei festeggiamenti si è svolta tra il 2 ed il 9 agosto a Königsdorf, in Baviera: la Bundeszeltlager, raduno di 4.000 partecipanti, accampati in 500 tende. Non solo tedeschi, ma anche volontari provenienti da Svezia, Spagna, Finlandia, Repubblica Ceca, Francia e Russia. Il progetto – finanziato dal Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend – ha coinvolto i giovani in un programma variegato: dai giochi senza frontiere, alle escursioni nella natura, passando per cinema, disco, musica e laboratori artistici. A fianco delle attività più ludiche, quelle più mirate: dalle discussioni sulle vicende della Seconda Guerra Mondiale, ai valori di pace ed antiviolenza trasmessi dalla Jugendfeuerwehr.
Nonostante la festa si tenesse in Baviera, ad assicurare il link con Berlino c’era anche la Flying Steps Academy (Lobeckstraße 30-35, Berlin): la più grande scuola metropolitana di danza della Germania, con i migliori insegnanti d’Europa ed impegnata in eventi a livello mondiale, ha infatti inviato sul posto dei rappresentanti. Obiettivi: intrattenere ed insegnare la coreografia della Größte tanzende Jugendfeuerwehr. Prove e performance finale si sono svolte il 7 agosto: giornata culmine del raduno, di cui potete guardare un video realizzato dalla redazione del Lauffeuer.
Come ogni realtà di un certo spessore, anche la Jugendfeuerwehr ha una dimensione internazionale ed una prettamente locale. Per tracciarne un ritratto nel piccolo, ci siamo rivolti ad un volontario di Illerieden, unità del Baden-Württemberg che coinvolge sedici adolescenti (di cui quattro ragazze). “Sono entrato nella Jugendfeuerwehr a 12 anni. A diciotto ho deciso di restare come istruttore dei ragazzi più piccoli, mentre entravo anche a far parte del corpo attivo della Feuerwehr [i Vigili del Fuoco].” Gli istruttori sono responsabili dei ragazzi: come insegnanti, si prendono cura di loro e si accertano che tutto vada per il verso giusto, il che non preclude il divertimento: “Sono rimasto perché è bello, ci si diverte.” Come specifica il volontario, non si tratta solo di insegnare le tecniche anti-incendio, ma anche di organizzare campeggi e gite: “portiamo i ragazzi a nuotare e anche a sciare. La parte sociale è per noi molto importante: diciamo si tratti di un cinquanta-cinquanta tra attività di socializzazione ed apprendimento tecnico. Fondamentale è ad esempio il lavoro di squadra: praticamente non si lavora mai da soli. Coinvolgiamo i ragazzi in piccole gare, chi vince si guadagna una medaglia, ma importante resta l’insegnamento della disciplina. Il fatto che ci si ritrovi una volta ogni due settimane permette inoltre ai giovani di fare parte anche di altre organizzazioni: sport, musica… riescono ad incastrare le attività.” Resta il fatto di capire perché invogliarli a scegliere proprio questo passatempo: “I bambini ed i ragazzi devono coltivare un hobby che piaccia loro, ma c’è anche un altro aspetto: la stragrande maggioranza dei volontari attivi della Feuerwehr proviene dalla Jugendfeuerwehr. Almeno qui, nella nostra unità: ci sono pochissimi casi di vigili del fuoco che dal nulla entrano a far parte del corpo, ad Illerieden praticamente tutti i volontari di oggi provengono dalla Jugendfeuerwehr.”
Insegnare ai giovani come domare le fiamme è un progetto ampio, con ripercussioni che varcano i confini della Germania. Già il fatto che ai festeggiamenti fossero invitati anche rappresentanti di altri Paesi, fornisce uno spunto di riflessione interessante. Possiamo definire la Jugendfeuerwehr come uno strumento non solo di formazione del singolo alla pacifica vita di gruppo, ma anche come modus operandi indice di diplomazia culturale? Ripercorrendo le tappe salienti della storia dell’organizzazione, qualche dato balza all’occhio. Ad esempio, nel 1965 (la JFW aveva solo un anno), viene stretta amicizia con la neonata Jugendfeuerwehr del Lussemburgo: la partnership prosegue negli anni, sino a fare dei due una squadra affiatata. Come ricorda il sito ufficiale, la Jugendfeuerwehr non conosce confini: „dalla fine degli anni Sessanta e durante il corso degli anni Settanta, si è cercato di risolvere molti problemi provenienti dal passato, di allacciare contatti e di fondare i presupposti per una collaborazione di successo.“ Lavorare insieme significa in quegli anni in particolare, rafforzare la comprensione tra i popoli, lasciando da parte le barriere. Nel 1973 nasce così la CTIF Jugendleiter Kommission, che mette in contatto tra loro le JFW di diversi Stati (Austria, Finlandia, Repubblica Slovacca, Francia, Repubblica Ceca, Lussemburgo, Germania e Slovenia), organizzando attività in tutta Europa. Parte integrante della Jugendfeuerwehr è l’Internationale Jugendarbeit, tra le cui collaborazioni balza all’occhio quella con un’altra terra dalla storia burrascosa: la Polonia. Senza andare troppo lontano, l’opera di avvicinamento tra genti diverse si svolge anche a livello interno: il compleanno ha permesso un raduno di scala nazionale (tendiamo a dimenticarci quali grandi divisioni abbia vissuto la Germania), mentre di fronte ai nuovi “stranieri” la JFW ha lanciato la campagna “Unsere Welt ist Bunt!” (il nostro mondo è unito).
Mezzo secolo: ad invecchiare è un’organizzazione pensata per i giovani, che vecchia non sembra. Guardando al passato, pare inevitabile pensare al futuro: quali nuovi sviluppi e compiti per la Jugendfeuerwehr? Per maggiori informazioni, sia sui festeggiamenti che sulle molteplici attività proposte, vi rimandiamo al sito ufficiale.
Leggi anche Anche a Berlino si festeggia l’Oktoberfest: ecco dove e quando
FOTO © Deutscher Feuervehrverband CC BY-SA 2.0
FOTO © sbamueller CC BY-SA 2.0