I primi 10 argomenti di discussione che vengono in mente ad un tedesco che incontra un italiano in Germania
Premessa: i primi 10 argomenti di discussione che vengono in mente ad un tedesco che incontra un italiano in Germania dipendono ogni volta dal tedesco che si ha di fronte, dal contesto dell’incontro e, perché no, anche dall’italiano di volta in volta protagonista. Non si tratta solo di pregiudizi negativi, in molti casi i tedeschi se non ragione, sono comunque legittimati a pensare certe cose dell’Italia e dall’italiano ed il loro modo di porsi e di domandare non è per forza offensivo. Leggete quindi la lista con i dovuti distinguo e senza eccessiva vena polemica.
10-La crisi
Sei in Germania a causa della crisi. Ed è vero, c’è poco da fare. Al tedesco il quadro della situazione appare giustamente chiaro fin dall’inizio e ha poco da chiedere al riguardo se non che tipo di lavoro ora si faccia in Germania (“Ristorazione?”) o di quale si sia in cerca.
Sei italiano? Ecco che il tedesco ti deve dire se e dove è stato in vacanza, spiagge, città e ristoranti. Vacanze bellissime, nonostante le code in autostrada o i treni in ritardo. Come si può scegliere di vivere in Germania quando si vive in un Paese così bello dove il sole brilla quasi sempre e di notte si possono abbassare le tapparelle della camera da letto senza rischiare di svegliarsi tardi e perdere quelle poche ore di luce che il cielo ha deciso di regalarci? (logicamente questo è il pensiero di quei tedeschi che non si sono resi conto che in Italia ci sia crisi a più livelli).
8-Per le donne: Sei sempre in tiro
Sei italiana? E allora sei miss eleganza, chissà quanto spendi per vestirti, sicuramente più di me. Quantomeno le ragazze tedesche sono meno competitive delle italiane e così, almeno se si parla di vestiti, quando si esce assieme, c’è poca “amichevole” invidia reciproca…
Che si tratti di nazionali e Mondiale o club e Coppa dei Campioni, la rivalità esiste e continuerà ad essere uno dei grandi temi delle converazioni tra uomini dei due popoli. Con una sicurezza: nessuno tiferà mai per la nazionale opposta.
7-Il Papa e i cattolici
Ce lo abbiamo e, già solo la sua presenza, che si tratti di Ratzinger o di Bergoglio, comunque condiziona la nostra italianità.
6-I complimenti
L’Italiano non può dire sei stupenda ad una ragazza tedesca conosciuta da poco, o meglio, può dirlo, ma tanto lei non ci crederà. “Tanto te queste cose le dici a tutte le donne”. Qualsiasi atto di galanteria, qualsiasi bella parola, qualsiasi dimostrazione di quel savoir-faire che un tempo rendeva gli italiani i latin-lover per eccellenza ora sono viste come l’ennesima conferma di un cliché da cui è difficile (ma non impossibile) smarcarsi.
La mamma. Difficile spiegare ad un tedesco che se in Italia si vive con i genitori spesso anche fino ai 30 anni è perché gli affitti sono stra-cari, non c’è lavoro e lo stato non aiuta chi studia o guadagna poco o nulla. L’italiano è mammone per eccellenza e continua ad esserlo anche quando ha mollato tutto e si è trasferito coraggiosamente in un altro paese.
4-Ritardo
Sei arrivato ad una festa mezz’ora dopo quello che era segnalato l’orario di inizio? Logico, “sei italiano” ti viene detto con un sardonico sorriso. Inutile provare a dire che da noi è persino educato non arrivare troppo in orario ad una festa, che si rischia di mettere a disagio il padrone di casa, ed è inutile anche provare a dire che non tutti gli italiani arrivano sempre in ritardo.
Sei italiano/a? Allora sicuramente saprai cucinare o, comunque, avrai un palato particolare o fissazioni legate al cibo e al caffé. E se cerchi un lavoro, quasi sicuramente stai tentando di entrare o sei entrato in passato nella gastronomia. Nulla di male, non è un pregiudizio negativo come ho scritto raccontando questa esperienza. E se sei una mamma o un papà, poveri bambini, non faranno altro che mangiare tutto il giorno…
2-Mafia/Il Padrino
Gli stranieri, e soprattutto i tedeschi, hanno una versione edulcorata della Mafia. La colpa è della trilogia di Il Padrino che ha dato un’idea di medievale onorabilità a Cosa Nostra e ai suoi rappresentanti. I tedeschi più ignoranti a volte ti dicono Mafia all’improvviso, poco dopo un saluto di presentazione che contiene anche l’informazione “sono italiano”. In una situazione al contrario, un tedesco in italia che incontra italiani altrettanto ignoranti, si sentirebbero dire “nazi”. Certo che con la strage di Duisburg del 2007 non è che ci siamo fatti una grande pubblicità, anzi, se già la Mafia era famosa per la sua storia e la Camorra grazie al film e al libro, da allora i tedeschi hanno imparato anche l’esistenza di ‘Ndrangheta. Neache con la criminalità organizzata riusciamo a sembrare un popolo unito.
Prima era “come avete fatto a votarlo così tante volte” e “Bunga, Bunga” (ne hanno fatto addirittura un accendino?) ora è “E’ già andato in galera?”. Berlusconi è l’incubo dell’italiano all’estero, tanto è andato via per non avere più a che fare con lui e la politica italiana in generale, più gli viene verbalmente riproposto in Germania da tedeschi appena conosciuti che pensano che parlare del Cavaliere sia proprio ciò di cui andiamo in cerca un sabato sera ad una festa di amici.
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