Italiani che amano la Germania e tedeschi che amano l’Italia
Dal 2003 Berlino è la mia passione, il mio sogno e anche un po’ il mio rifugio sicuro. Chiarire questo forte interesse, questo sentirsi a casa in luogo che, infondo, casa mia non è, è difficile e chi non l’ha mai vissuto, tende a definirlo fissazione.
Nell’autunno del 2013 io e la fotografa tedesca Sarah Burdelak (attualmente residente in Hannover) siamo state messe in contatto da una cara amica comune. Il motivo principale è stato che Sarah ed io condividiamo un amore analogo e speculare: io per la Germania, in particolar modo per Berlino, e lei per l’Italia, nello specifico la per regione del Lago Maggiore. Al tempo mi sembrava quasi incredibile che una mia coetanea, che aveva viaggiato molto e che risiedeva nel paese dei miei sogni, potesse mettere in cima ai suoi luoghi preferiti proprio quell’Italia che io sentivo tanto stretta e scomoda. Eppure è così: Sarah è affascinata dai panorami che circondano il lago, dai borghi e dalle stradine pittoresche della regione, parla con emozione dei tramonti dorati sull’acqua, ha scovato siti industriali abbandonati che la natura si è ripresa, creando scenari surreali, e cattura tutto con la sua immancabile compagna di avventure, la macchina fotografica.
Confrontarci è stato interessante. Abbiamo riscontrato quella stessa eccitazione nell’avvicinarsi di un soggiorno nei nostri rispettivi paesi preferiti e quella stessa malinconia nel momento del rientro. Quello che più di ogni altra cosa mi ha colpita, è che Sarah ama gli italiani perché rivede in loro esattamente quello che io vedo nei tedeschi e che me li fa sentire particolarmente vicini: la cordialità, il cercare di essere d’aiuto, l’abilità nel farci sentire ancora più accolte che nelle nostre rispettive madri patrie. Non per ultima, la sensazione, giunte per la prima volta io a Berlino e lei sul Lago Maggiore, di essere finalmente arrivate nel posto che ci aveva atteso per tutta la vita.
Sarah mi ha inoltre parlato di un interessante progetto che aveva in cantiere: creare un libro fotografico riguardante il Lago Maggiore, che si sarebbe intitolato Prospettive Mira Lago e che aveva già come antecedente una serie di calendari con immagini scattate sempre da lei. La mia nuova amica era alla ricerca di un traduttore e mediatore linguistico per l’italiano ed io non ho potuto che accettare con entusiasmo la proposta che mi ha fatto.
Il gruppo di lavoro di Prospettive Mira Lago è costituito da quattro persone: tre ragazze tedesche e un’italiana (io). Collaborare in un team internazionale è stimolante e, grazie a internet, possibile e agevole, anche se per la maggior parte dell’anno viviamo in stati diversi. L’intesa è ottimale e c’è curiosità per ogni differenza culturale che incontriamo.
L’uscita di Prospettive Mira Lago è prevista per l’estate 2016. Il libro sarà disponibile in tedesco, inglese e italiano, conterrà foto scattate da Sarah Burdelak nella regione attorno al Lago Maggiore, corredate da aneddoti tratti dal diario dei suoi viaggi in loco, innovativi consigli su dove soggiornare e punti d’interesse da visitare che non sono ancora presenti sulle guide turistiche, “scoperti” dalla Burdelak solo grazie ai racconti degli abitanti del luogo.
Per quanto mi riguarda, Prospettive Mira Lago mi ha dato la possibilità di vedere l’Italia (il Lago Maggiore nella fattispecie) da un altro punto di vista, attraverso gli occhi (e la lente!) di una ragazza tedesca. Benché il mio amore per Berlino sia immutato, devo ammettere che mi inorgoglisce sapere che anche il mio paese viene ammirato con lo stesso stupore e fascinazione.
Photocover e Photogallery: © Sarah Burdelak