Il paesino tedesco che stava per essere venduto all’asta perché non ci voleva vivere nessuno

Si era aggiudicato il paesino tedesco in un’asta a un prezzo stracciato, ma quando ha visto le condizioni in cui versa, il compratore misterioso ha cambiato idea.

Alwine, un paesino tedesco nel Brandeburgo, a circa 140 chilometri da Berlino, rischiava di scomparire. A dicembre 2017 sembrava tuttavia che la soluzione per garantire la sopravvivenza della frazione di Uebigau-Wahrenbrueck si fosse trovata. Un misterioso acquirente aveva vinto l’asta aggiudicandosi il borgo di 20 abitanti a 140.000 euro (l’offerta minima era posta a 125.000 €). Ora però il compratore sembra aver cambiato idea.

Alwine all’asta © Youtube

La storia di Alwine

Una storia affascinante quella della frazione Alwine, il cui nome deriva probabilmente da quello della moglie o della figlia del proprietario della vicina miniera di lignite a metà del XIX secolo. Durante il Secondo conflitto mondiale il paese raccoglieva i prigionieri di guerra e fungeva da campo di addestramento per la Gioventù Hitleriana. Con l’avvento della cortina di ferro, il borgo divenne parte della DDR. All’epoca vi risiedevano principalmente i minatori della vicina cava che vi lavorarono fino al 1991, anno della sua definitiva chiusura. Da quel momento la popolazione locale diminuì incredibilmente, molti giovani si trasferirono ad ovest per trovare lavoro e non fecero più ritorno. Nel 2000 Alwine fu venduto per la cifra simbolica di 1 Deutschmark a due fratelli, che però non riuscirono a rimettere in sesto il borgo. Dopo molti anni l’asta del dicembre 2017 e l’offerta del compratore misterioso sembravano finalmente aver risollevato le sorti della frazione.

Alwine © Youtube

 

[adrotate banner=”34″]

Cosa sta succedendo ora?

Il sindaco di Uebigau, Andreas Claus, ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dell’asta solo tramite il giornale locale e che nessun cittadino aveva ancora presentato delle offerte. La situazione di Alwine ha del paradossale. Case diroccate, soffitti decadenti e nessuno disposto a fare dei lavori di ristrutturazione. Dopo aver vinto l’asta ed essersi aggiudicato il piccolo borgo tedesco, l’uomo misterioso però ha cambiato idea dopo aver constatato la situazione e inseguito al palesarsi di problemi personali. Così riporta il Mirror e il Frankfurter Allgemeine, aggiungendo che il compratore si sarebbe dichiarato non in possesso dei requisiti legali necessari al momento in cui ha proposto l’offerta. «Credo che, dopo aver visto la situazione e aver avuto qualche problema nella sua vita privata, abbia preso questa decisione» ha dichiarato Claus, che ha incontrato l’uomo a Dicembre. Il presidente della sala d’aste, Matthias Knake, ha confermato ai media locali che è in corso un’azione legale per risolvere la faccenda. La città di Alwine rimane quindi ai precedenti proprietari e la ventina di residenti, la maggior parte pensionati, attendono notizie sul loro destino.

[adrotate banner=”39″]

SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK

[adrotate banner=”34″]

Immagine di copertina: Screenshot © Youtube