Il museo-parco Rüdersdorf a Berlino, quando il calcare diventa spettacolo
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Il Castello di Sanssouci a Potsdam, la Porta di Brandeburgo, lo Stadio Olimpico e molti altri edifici importanti a Berlino hanno un elemento in comune: la pietra di Rüdersdorf.
Sono infatti stati costruiti tutti con pietra calcarea proveniente da Rüdersdorf, considerato ancora oggi il più grande deposito di calcare dell’Europa centrale. Non si tratta solo di un parco, ma anche di un grande museo a cielo aperto che documenta l’estrazione e la lavorazione di pietra calcarea, a pochi chilometri a sud-est di Berlino. Rüdersdorf rappresenta una delle principali fonti di materiali per la costruzione della capitale prussiana e tedesca.
La storia
L’estrazione del calcare ha inizio tra il 1220 e il 1254, quando i terreni, di proprietà del monastero cistercense di Zinna, rappresentano il luogo ideale per la fondazione di nuovi villaggi. Ha inizio una forte ondata di migrazione verso queste campagne, e a quanto pare sono proprio i nuovi contadini che vedendo affiorare nei loro campi pietre bianche, scoprono il potenziale estrattivo del terreno, sfruttato ancora oggi. Utilizzata come location da molti registi di film muti nei primi del ‘900, la cava rappresenta la principale fonte di materiale per la costruzione dell’ autostrada di Berlino nel 1937. Lo scenario cambia con lo scoppio della seconda guerra mondiale: l’area diventa campo di lavori forzati e una volta liberata nel ’45 dall’armata russa, si trasforma in campo di prigionia sovietica fino all’estate dello stesso anno, quando il cementificio viene smantellato dai prigionieri e «trasferito» nell’Unione Sovietica. Dal dopoguerra, la DDR stabilisce qui la più grande società di produzione materiale da costruzione con moltissimi problemi di ammodernamento e ampliamento degli impianti. La situazione ambientale di Rüdersdorf migliora decisamente con la privatizzazione della cava dopo la riunificazione, fino a ricevere nel 2008 il titolo di «Città della diversità». Lunga 4 chilometri e profonda un centinaio di metri, la cava di calcare è di sicuro la più grande miniera del Brandeburgo ancora attiva. Sul bordo del pozzo infatti, si trova oggi uno dei cementifici più moderni al mondo: Cemex Ost Zement GmbH.
Il museo
Inaugurato nel 1994, conosciuto come il «Kalkberg Rüdersdorfer» comprende i principali monumenti del settore estrattivo. Nella «Haus der Steine» sono allestite mostre permanenti relative alla geologia dell’area. Il «Kalkscheune» viene utilizzato come sala eventi, e del sistema a vapore utilizzato per lo spostamento del materiale rimangono le puleggie montate su torri di pietra, dalle quali è possibile ammirare il panorama su tutta la cava. L’arena per i concerti è immersa in una batteria di forni da calce coniche dell’ 800, un gruppo di forni Rumford (dal nome dello scienziato che ne ha studiato il funzionamento) rappresenta lo spettacolare monumento del parco industriale. La sala forno, conosciuta anche come la «Cattedrale della calce» è ora un bellissimo spazio per mostre ed eventi. L’originale impianto è quasi totalmente invariato, con 18 forni Rumford disposti in doppia fila, e i binari originali, ancora visibili, che segnano il sistema utilizzato per il trasporto del materiale. Gli edifici, le strutture e gli impianti formano un insieme architettonico unico e rappresentano uno dei monumenti industriali più importanti della Germania, dove poter fare un affascinante viaggio nella storia industriale.
Museo Kalkberg Rüdersdorfer
indirizzo: Heinitzstraße 41
15562 Rüdersdorf – Berlino
aperto da aprile ad ottobre ogni giorno dalle 10 alle 18
aperto da novembre a marzo ogni giorno dalle 10.30 alle 16
Ricerche e foto a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza periodicamente esplorazioni urbane e guide d’architettura.
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Immagine di copertina: © Schachtofenbatterie 2 – Steffen Zahn CC 2.0