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Il dramma dei bagni nei locali di Berlino quando sei sbronzo

Sei un uomo. Sei in un locale di Berlino. Devi andare in bagno.

Qui ti si aprono infinite possibilità e prospettive. L’esito dipende dal grado di ubriachezza che hai raggiunto nel corso della serata.

1. Opzione A

Sei entrato nel locale solo perché ti scappava. Allora devi pagare. 50 centesimi. Se sei un po’ sbronzo ti chiedi se la tua pipì valga davvero così tanto. Se sei molto sbronzo calcoli quante volte pisci al giorno e moltiplichi per i 50 centesimi. Se sei completamente devastato fermi un tizio nel corridoio e gli spieghi che hai appena avuto un’illuminazione: qui a Berlino girano moltissimi ubriachi la sera. E per tutti c’è lo stesso problema. Tu lo risolverai: stai per fare un sacco di soldi.

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2. Opzione B

Eri già nel locale. Non vuoi pagare. Ti senti un vip. Se sei sbronzo pensi che se ora pisci, quelli del locale si riprendono tutta la birra che hai bevuto. Se sei molto sbronzo pensi che, allora, non si capisce perché tu debba pagargli la birra. Se sei completamente devastato fermi un tizio nel corridoio e gli spieghi che hai appena avuto un’illuminazione: tutto scorre, niente muore e tutto si trasforma.

3. Arrivi ai bagni.

Ti senti uno sfigato. Ma il locale è un locale di gente figa. Quindi alle porte dei due bagni non hanno messo le sagome dell’omino e la donnina. Hanno messo i simbolini tondi con la stanghetta in su e dritta per riconoscere maschile e e femminile, ma è dalla prima elementare che non riesci a distinguerli. Resti come un coglione davanti alle due porte aspettando un segno del destino.

4. Un tizio esce da uno dei due bagni.

Ti senti un genio perché ora sai dove pisciano gli uomini. Entri. Dietro ti segue subito una ragazza. Non sei un genio. Perché anche il tizio non ha mai imparato i simbolini. La ragazza ti urla in tedesco di andare nel bagno degli uomini. Poi ti dice che sei un Penner, insomma, che sei uno sfigato.

5. Almeno hai capito qual è il bagno degli uomini.

Ecco il simbolo giusto. La freccia che va in su. La dimentichi in un nanosecondo. Comunque il bagno è occupato. Sempre. Come in qualsiasi locale. I bagni dei locali vengono sempre costruiti in fondo a destra. E con della gente già dentro.

6. Ti rimetti ad aspettare.

Scopri che dietro di te c’è il famoso scaffale berlinese pieno di volantini. Sono tutti volantini per  teatri, concerti, vernissage o performance. Cominci a prendere volantini a caso. Te la stai facendo addosso. Per non pensarci leggi di una tizia pitturata di viola che lancerà dei cetrioli contro un pupazzo di Arnold Schwarzenegger.

7. Poi però ti stufi di aspettare.

Non ce la fai più. Bussi forte contro la porta del bagno. Perché sei buono e bravo. Ma ti scappa proprio.

8. Opzione A

Dal bagno ti risponde una voce in una lingua sconosciuta. Non la capisci. Ma sta certamente dicendo in qualche dialetto sassone, che tu volgi mentalmente in romanesco: «Ma la smetti di bussare? Non li senti i rumori intermittenti? Sto à cagà!».

9. Opzione B

Dal bagno arrivano le voci di tre persone che parlottano e ridono. Ogni tanto senti che una tira su col naso. Anche l’altra ha il raffreddore. E anche l’altra ancora. Probabilmente sono tutti raffreddati. A Berlino fa un cazzo di freddo.

10. Opzione C

Senti due persone che non parlottano e nemmeno ridono. Più che altro gemono. Una delle due urla “Oh my God!”. Stanno scrivendo “Dio c’è” sul muro.

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11. Opzione D

Senti tre persone che non parlottano e nemmeno ridono. Più che altro gemono. Forse sono anche più di tre. Tutti urlano “Oh my God!”. Nessuno ti invita mai quando c’è una festa.

12. Opzione F

Senti due, tre o anche dieci persone che un po’ hanno il raffreddore, un po’ ridono, un po’ gemono e un po’ parlottano. Tutti cantano a squarciagola un gospel che fa “Oh, my God / Oh, my God / Oh Yeah / Oh Yeah / You’re a Sfigato”

13. Chi stava nel bagno esce.

Uno, due, tre o venticinque che siano. Con o senza raffreddore. Oppure esce soltanto un tizio. Uno che non ti guarda nemmeno in faccia e scappa subito via come un ladro.

14. Entri nel bagno e capisci perché il tizio non voleva guardarti in faccia.

Una vera tragedia. Ti tappi il naso e imprechi nel dialetto di tuo nonno. Pensi che ora, quando uscirai, tutti crederanno che sia stato tu.

15. Ma per ora chissenefrega.

Sei arrivato al gabinetto. Ti sovviene d’improvviso che gli uomini tedeschi pisciano da seduti. Interessante. Certo i tedeschi hanno vinto i Mondiali. Ma contro di noi non hanno ancora vinto. Quindi sucate. Decidi di pisciare in piedi.

16. Come sempre in questi momenti ti metti a meditare.

Pensi al lavoro che è un problema perché non ce l’hai. Pensi a come salvare le marmotte nane del Lesotho. Pensi che potresti arruolarti con quei tizi che combattono contro l’Isis. Pensi che potresti aggiungere di nuovo la tua ex su Facebook. Magari non sei più bloccato. O forse potresti chiamarla. Al telefono fa molto persona matura. La potresti chiamare anche ora. Per fortuna finisci di pisciare.

17. Dai ancora un’occhiata a tutte le scritte e tutti gli adesivi del bagno.

Pensi che sia incredibile quanta gente vada al cesso con un pennarello o un adesivo in tasca. Ti chiedi chi cazzo è che si arrampica sempre fino al soffitto per scrivere “Go Vegan”. Ti chiedi perché in qualsiasi bagno del mondo ci sia comunque e sempre scritto “Lazio Merda”.

18. Vuoi lavarti le mani.

Ti guardi allo specchio mentre l’acqua scorre. Ovvio che quello là a Neukölln si prende solo 7 euro. Hai i capelli come Mr. Bunga Bunga prima che si facesse trapiantare i peli del culo in testa.

19. Ti lavi le mani.

Non c’è il sapone. C’è del sapone sul muro. Ma magari non è sapone. Potrebbe essere roba del gospel. Vuoi aprire la porta. Tocchi la maniglia. E’ già umida. Speri che sia così perché anche quelli prima si sono lavati le mani. Se non sei troppo sbronzo ti rilavi le mani. Poi cerchi di aprire la maniglia con il gomito. Ma devi girare la chiave con due dita. La chiave è già umida. Dio ti odia. Andate tutti a fanculo.

20. Apri la porta con un calcio.

Esci dal bagno. Davanti a te ci sono due tizie che aspettano incazzate nere. Alla fine era la ragazza tedesca a non conoscere i simbolini. Cerchi comunque di dire che sei stato in bagno solo 1 minuto. E che se c’è puzza è stato il cagone.

21. Ma le tizie non ti fanno neanche parlare.

Ti dicono che devi usare il bagno degli uomini. Parlano in inglese. Infatti aggiungono che sei un loser. Più o meno, vogliono dirti che sei uno sfigato.

22. Torni nel locale.

Non trovi più nessuno. I tuoi amici hanno lasciato Berlino. La musica è cambiata. Il dj è cambiato. Il barista è cambiato. I gestori sono cambiati. Il locale è diverso. E’ diventato un residence di lusso. Fanculo la Gentirifcasscion. O come minchia si chiama.

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© Foto di copertina: Les Chatfield CC BY SA 2.0