I biglietti, i cinema, le feste, le star: guida in 10 punti alla Berlinale 2017
Dal 9 al 19 febbraio avrà vita la 67esima edizione della Berlinale. Ecco 10 cose da sapere per godersi al massimo quello che è uno dei più importanti festival del cinema al mondo.
1-I BIGLIETTI, DOVE E COME COMPRARLI
Si possono comprare con un anticipo massimo di tre giorni per i film in prima proiezione e quattro per quelli in replica. Le prevendite partono lunedì 8 febbraio (per i film dell’11). Si possono compare:
-online sul sito della Berlinale. Cliccate qui, scegliete il film e la proiezione a cui volete andare.
-all’Arkaden di Potsdamer Platz
-al Kino International (Karl-Marx-Allee 33 – Mitte)
-all’ Haus der Berliner Festspiele, (Schaperstraße 24 – Wilmersdorf).
-all’Audi City Berlin (Kufuerstendamm 195 – Charlottenburg)
-direttamente nel cinema poco prima della proiezione sempre che siano rimasti dei biglietti.
Per i prezzi vi rimandiamo a questa tabella
2-LE PROIEZIONI SONO TUTTE IN LINGUA ORIGINALE CON SOTTOTITOLI IN INGLESE
Non tutti i film hanno anche i sottotitoli in tedesco, ma l’inglese è sempre garantito.
3-LE PROIEZIONI DI GALA
Le proiezioni serali al Berlinale Palast o all’Admiral-Palast sono sempre accompagnate da almeno un membro del cast e/o dal regista e i biglietti normalmente costano qualcosa in più.
4-I RED CARPET E IL CENTRO OPERATIVO DEL FESTIVAL SONO A MARLENE DIETRICH PLATZ
Ovvero il continuo di Potsdamer Platz. E’ qui che avviene quasi tutto: al Berlinale Palast le proiezioni di ogni film in concorso con tanto di red carpet e sfilata degli invitati, mentre accanto, al Grand Hyatt Hotel, avvengono le conferenze stampa e soggiornano molte delle star invitate. Se avete poco tempo e volete solo gustarvi l’arrivo di attori e attrici di richiamo, fatevi una passeggiata da queste parti. Anche molte delle proiezioni avvengono qui tra Berlinale Palast, CineMaxx e CineStar. Il resto delle location, sparpagliato per tutta la città, è ben riassumibile da questa bella cartina realizzata dalla Berliner Zeitung. Cliccate il tasto destro, sopra l’immagine, per aprire “in un’altra finestra” a risoluzione maggiore.
Mappa della Berlinale
5-IL MERCATO DEL FILM
Si svolge al Martin Gropius Bau che per l’occasione sospenderà la sua solita programmazione di esposizioni di mostre d’arte. Normalmente l’ingresso è solo per chi ha un pass, ma provate a chiedere una cortesia o cercate un amico con il pass che garantisca per voi. Dentro ci troverete i vari stand delle cinematografie di tutto il mondo (anche l’Italia, pronta a vendere anche i suoi peggiori film), tute con il proprio stanzino per le proiezioni private, la scrivania per siglare i contratti e tante locandine. E’ un’esperienza che, chi non ha mai fatto, dovrebbe fare se ama il cinema e vuole vedere/sapere come funziona il dietro le quinte.
6-NON TUTTI I FILM SONO IN ANTEPRIMA MONDIALE
A differenza di Venezia e Cannes, Berlino è un festival che non ci tiene molto a presentare solo film in anteprima mondiale, e molti dei suoi film sono spesso già stati presentati durante il Sundance (il festival del cinema indipendente USA che prende il via proprio in questi giorni) o altri festival.. Poiché la selezione dei film della Berlinale è spesso piuttosto discutibile e non sarebbe una novità avere una lunga serie die film in concorso degni delle migliori dormite (non brutti, ma infinitamente noiosi), è bene cercare di cautelarsi
7-LA GIURIA 2017
Presidente di giuria è quest’anno dal regista olandese Paul Verhoeven. Altri membri: l’attrice statunitense Maggie Gyllenhaal, l’attrice tedesca Julia Jentsch, il regista e attore messicano Diego Luna, il regista e attore cinese Wang Quaran’an, la produttrice tunisina Dora Bouchoucha Fourati e l’artista islandese Olafur Eliasson. A loro il compito di assegnare l’Orso d’oro al migliore film e ai migliori attori, nonché gli altri premi della competizione principale.
8-I FILM 2017
I 10 più attesi? Difficile metterli in ordine. Ve li diciamo alla rinfusa:
-The DInner
di Oren Moverman, con Richard Gere, Steve Coogan, Laura Linney, Rebecca Hall e Chloë Sevigny, racconta di due coppie di genitori che cercano di capire come fare uscire dai guai i figli resisi colpevoli di un crimine. Se la trama vi ricorda un po’ I nostri ragazzi di Ivano De Matteo (2014) che, non a caso, negli States è stato distribuito con il titolo The Dinner, è perché l’origine è la stessa: l’omonimo libro di Herman Koch
-The Lost city of Z
di James Gray, nel cast Charlie Hunnam, Sienna Miller, Robert Pattinson e Tom Holland), storia vera di Percival Fawcett, esploratore che scomparve cercando una città misteriosa dell’Amazzonia negli anni ’20
-The Party
di Sally Potter, tragi-commedia con Emily Mortimer, Cillian Murphy, Kristin Scott Thomas, Timothy Spall e Bruno Ganz.
-Django
È il film di apertura, biopic dedicato a Django Reinhardt, genio gitano della chitarra interpretato dall’attore francese Reda Kateb
– The Other Side of Hope
di Aki Kaurismäki. Il regista finlandese è sempre una garanzia di qualità. Qui racconta l’amicizia tra un commesso viaggiatore finlandese convertitosi alla ristorazione e un rifugiato siriano in cerca di asilo politico a Helsinki
-El Bar
di Alex de la Iglesia, sarà il solito tourbillon di colori, ritmi esasperati, scene di cattivo gusto, ironia grottesca e, in definitiva, grande spettacolo che o si ama o si odia, a cui ci ha abituato il cineasta spagnolo che, qui, come ormai quasi sempre, mette al centro della storia la sua bellissima moglie Carolina Bang
-T2 Trainspotting
di Danny Boyle: il seguito di Trainspotting, 20 anni dopo. Bello o brutto che sia, se ne parlerà. E sarà interessante gustarselo sul grande schermo.
-La Reina de Espana
di Fernando Trueba, vanta Penelope Cruz nel cast ed è il sequel di La niña dei tuoi sogni, film che quasi vent’anni fa, 1998, vinse ben 7 premi Goya (gli Oscar spagnoli)
-Call Me by Your Name
di Luca Guadagnino, unico film italiano nelle sezioni principali (è in Parnoama), è un melodramma tratto dal libro Chiamami col tuo nome di André Aciman. È ambientato in Liguria negli anni ’80 sulla relazione amorosa tra un diciassettenne musicista e un ventiquattrenne americano
-Logan
di James Mangold, con Hugh Jackman, è un film completamente incentrato su Wolwerine degli X-Men (è il terzo spin-off sul personaggio). Mangold è normalmente garanzia di qualità (suo fu Walkt the line)
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9-LE FESTE
Quasi ogni film ne organizza una. E non solo loro. Lo fanno le cinematografie di vari paesi (anche l’Italia ha la sua festa), film in produzione, sponsor, sezioni del festival e così via. Come essere invitati? La cosa più semplice e passeggiare per il Martin Gropius Bau e chiedere informazioni su chi fa una festa lo stesso giorno o il giorno precedente e chi la gestisce per chiedere poi il biglietto direttamente a loro. E’ infatti nel giro delle produzioni che girano gli inviti. Se avete un aggancio, non lasciatevelo sfuggire. Le feste sono normalmente open bar (sia che siano after-party che cene) ed è questa la ragione per cui di mattina durante la Berlinale succede poco o nulla.
10-PERCHÈ LA BERLINALE È SPECIALE
Perché, a differenza di Venezia o Cannes, qui la città partecipa davvero. Tutti i quartieri si sentono coinvolti sia grazie ad iniziative come Berlinale goes Kiez che per i suoi cittadini, pronti a fare file di ore per accaparrarsi un biglietto qualsiasi e sentirsi parte della manifestazione. Il festival di Berlino è stato fondato nel 1951 nella parte ovest per ridare vita culturale e fermento ad una città semi-distrutta e spartita in settori. Un tempo sede del festival era la zona del Ku’damm. Lo spostamento a Potsdamer Platz è avvenuto solo negli anni ’90, a muro caduto. Ad oggi è il festival europeo con più crescita per numero di partecipanti sia addetti ai lavori che pubblico. La ragione? Sembra davvero una grande festa popolare aperta a tutti, senza puzza sotto il naso, ma con un unico obiettivo: amare il cinema e chi lo fa.
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