Germania, la gaffe del sindaco su Facebook: 4 siti porno nella sua cronologia

In Germania, come in buona parte del mondo occidentale, Facebook si è ormai trasformato nella via più veloce per un sindaco o un’amministrazione comunale di comunicare con i propri cittadini. Bisogna però saperlo utilizzare per non evitare gaffe come ben si è reso conto il sindaco di Quickborn, cittadina del nord ovest della Germania, non lontana da Amburgo. La mattinata del 19 Febbraio, sulla pagina della città che amministra,  Thomas Köppl ha postato uno screenshot della costituzione tedesca realizzato attraverso il suo pc per contraddire le tesi di Alternative fuer Deutschland (AfD), il partito anti-euro e anti-islamico. Peccato che dall’immagine si potessero vedere ancora le altre pagine aperte sul suo pc in quel momento ovvero: xHamsters, BDSM Porno Videos,  Punishment Porn Video e German slut punished.

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Il post completo

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Il sindaco che cambia versione. La cosa non è passata inosservata e i commenti allo screenshot sono stati immediati. Quando il sindaco si è reso conto della gaffe, ha cancellato l’immagine, ma era troppo tardi. Vani sono stati i primi tentativi di discolparsi dichiarandosi estraneo a quelle ricerche. Quello era il suo pc. Köppl ha quindi deciso di postare una versione differente (sempre su Facebook): «Sì, ho visitato quei siti. Ho ascoltato la conversazione di un gruppo di ragazzi riguardo il BDSM sullo ski-lift nel Sud Tirol durante una vacanza. Hanno nominato il sito Xhamster e quando sono tornato in hotel avevo voglia di capire di cosa si trattasse». Ma, a detta di Köppl, la connessione internet era troppo lenta quel giorno e allora ha dovuto accontentarsi di leggere un articolo su Wikipedia a proposito di Cinquanta sfumature di grigio per farsi un’idea generale del BDSM. «Gli amanti del BDSM possono di certo divertirsi parecchio con quella roba, ma io la trovo irritante. È la violenza in generale a risultarmi insopportabile», ha scritto. Tra ironia e commenti di supporter, la questione si è conclusa con il commento di un utente Facebook: «qualunque uomo che dichiara di non aver mai visitato un sito porno è un bugiardo. Oppure ha un problema con la sessualità». Insomma, nessuna ancora di salvataggio per Köppl.