Germania, asilo allontana educatrice perché lesbica

A Kleinschwarzenlohe, piccolo villaggio tedesco a sud di Norimberga, un asilo cattolico ha licenziato un’educatrice a causa della sua omosessualità.

L’educatrice Lisa Nicklas ha lavorato presso l’asilo cattolico di Kleinschwarzenlohe per molti anni. Da poco ha deciso di sposare la compagna con cui conviveva già da anni. Questa decisione le è costata il posto di lavoro. L’asilo in questione è infatti legato alla fondazione cattolica Kornburg che in quanto organo della Chiesa cattolica in Germania non deve necessariamente rispettare la legge generale sulla parità e si può riservare il diritto di licenziare i propri dipendenti sulla base del loro orientamento sessuale.

La storia di Lisa Nicklas

Lisa Nicklas ha 31 anni. Dopo una formazione di 5 anni e una specializzazione in pedagogia ha iniziato a lavorare come maestra presso l’asilo cattolico di Kleinschwarzenlohe. Al giornale locale Schwabacher Tagesblatt ha dichiarato di aver sempre giocato a carte scoperte sul posto di lavoro: tutti, dal direttore della scuola ai genitori dei bambini, sapevano della sua omosessualità e conoscevano la sua compagna; inoltre Lisa viene definita “una maestra adorabile e affidabile” dai genitori dei bambini che frequentano la scuola materna. Con trasparenza e gioia la donna ha così reso nota l’intenzione di sposare la compagna, scelta che si è trasformata nella rovina della sua carriera all’interno della scuola materna in questione. In nome della fondazione della chiesa cattolica Kornburg di cui l’asilo fa parte l’educatrice è stata congedata: le unioni civili non sono infatti coerenti con quanto previsto dall’articolo 5 dell’Ordinamento che regolamenta il servizio nei rapporti di lavoro presso enti ecclesiastici, anche se non è necessariamente prevista la fine del rapporto di lavoro, come invece è successo nel caso di Lisa Nicklas. Padre Franjo Skok, vertice della fondazione, ha lasciato intendere all’educatrice che un ripensamento da parte del datore di lavoro sarebbe possibile solo in caso di annullamento del matrimonio. Anche la compagna di Lisa si dice amareggiata: «Se avessimo agito in segreto tutto sarebbe stato in regola agli occhi della chiesa. Ma siccome abbiamo apertamente dichiarato il nostro amore ora Lisa dovrà cercarsi un nuovo lavoro. Questo è profondamente ingiusto» ha dichiarato.

La legge

Le norme di diritto del lavoro per i dipendenti di enti ecclesiastici in Germania differiscono notevolmente da quelle applicabili agli altri dipendenti perché dai primi il datore di lavoro pretende rispetto per i principi della Chiesa. Sebbene la Chiesa cattolica abbia liberalizzato le sue leggi in materia di occupazione nel 2015, casi come quello di Lisa dimostrano che come tutt’oggi gli enti ecclesiastici insistano sul proprio diritto di licenziare i propri dipendenti esclusivamente sulla base del loro orientamento sessuale. Nel 2014 la Corte Costituzionale Federale tedesca non si era opposta a questa politica. Lisa Nicklas potrebbe comunque andare a processo, ma ha già dichiarato di non volerlo fare in parte per l’incerto esito della causa, visto l’ordinamento degli enti ecclesiastici in materia di occupazione, e anche perché vorrebbe evitare di essere messa alla porta prima di aver trovato un nuovo lavoro.

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Foto in copertina: scuola materna © Katrina_S CC0