Gentrification, Berlino: la East Side Gallery diventerà orribile. Ecco la foto del nuovo palazzo
L’East Side Gallery è in continua trasformazione da quando esiste, ovvero dal 1990 quando numerosi artisti da tutto il mondo diedero colore al tratto più lungo rimasto in piedi del muro di Berlino. Ma quello che sta succedendo in quella zona di Friedrichschain a riva della Sprea, è un’impennata immobiliare che fa terra bruciata intorno a sé.
Nella zona dove sorgeva lo storico club reggae Yaam, che si è dovuto spostare pochi mesi fa, sorgeranno due palazzi da dodici piani l’uno che ospiteranno un hotel e 300 appartamenti. Di quest’ultimi non si tratta di attici super-lusso ma non è comunque prevista la costruzione di appartamenti sociali.
Là dove una volta c’era la spiaggia dove si ballava a ritmo di reggae, ora saranno ultimati i due edifici che occuperanno un’area di oltre 9000 metri quadrati. “Gli appartamenti saranno pronti per le prime settimane dell’autunno”, ha dichiarato dalle pagine del Tagesspiegel, Wilhelm Hilpert, l’architetto curatore del progetto; Che ha poi aggiunto che non sono andati incontro a particolari movimenti di protesta da parte degli abitanti del quartiere, “Abbiamo tenuto conto delle esigenze e desideri di chi frequenta la zona”, ha aggiungo Hilpert, “A differenza di altri progetti che cancellavano completamente la passeggiata che corre accanto all’East Side Gallery, noi abbiamo voluto preservare il vecchio percorso. Sappiamo quanto sia attrattiva questa zona per i turisti e preservare la parte di muro interessata è stato una parte attiva nello sviluppo del progetto”.
Uno dei simboli più d’impatto che la Berlino riunificata ha voluto lasciare della sua divisione è sicuramente questo lungo tratto di muro lungo oltre un chilometro, fino a pochi anni fa, la lunga via accanto alla Sprea, oltre all’East Side Gallery, era pressochè “vuota” avendo ai suoi lati soltanto qualche vecchio edificio lascito della DDR e vecchie fabbriche abbandonate poi riutilizzate per creare club e spazi artistici (vedi Berghain e Post Bahnhof). In rapida successione sono invece sorti edifici mastodontici che hanno fatto dimenticare all’occhio del visitatore quello che significava vivere a ridosso del muro di Berlino, prima l’O2 Arena e l’edificio Mercedes poi, hanno stravolto la zona, ora i due nuovi edifici sorgeranno a ridosso del fiume. Carsten Joost, eletto per il Partito dei Pirati nel parlamento del quartiere Friedrichschain-Kreuzberg, prova a spiegare il motivo delle poche proteste da parte dei cittadini contro quest’ultimo progetto: “Una decisione cosi importante per il nostro distretto non è stata nemmeno nominata in parlamento. Sembra quasi che sia stato tutto approvato in segreto”.
I club Yaam si trova ora nei pressi dello Schillingbrücke, dove a sua volta un tempo c’era il club Magdalena. Il reticolo di strade che stanno sulle due rive di quel tratto di Sprea, sono quelle che più hanno contribuito a far di Berlino la “Capitale dei Party”, dato che subito dopo la reunificazione, quella zona ospitava gli spazi perfetti per creare club e grosse location per organizzare party. Ma la grossa crescita economica che proprio questi ultimi hanno contribuito a far esplodere, non sta lasciando scampo a queste realtà che hanno fatto uscire la città dai grigiori della Guerra Fredda.
Foto: © El-Moe CC BY-SA 2.0