Ebola, il morto di Lipsia, il bar di Berlino chiuso per scherzo e i 50 posti letto a disposizione.
La Germania si sta impegnando attivamente per aiutare e frenare il contagio di ebola nel mondo. Il dipendente dell’ONU morto di ieri a Lipsia, il primo decesso in Germania a causa de virus (ve ne abbiamo parlato qui) era arrivato appositamente per curarsi dopo essere stato infettato in Africa Occidentale (Liberia per la precisione), così come successo per gli altri due pazienti, uno ad Amburgo (tuttora ricoverato) ed uno a Francoforte sul meno (dimesso dopo 5 settimane di cure). “La Germania è pronta a qualsiasi aumento del contagio” ha affermato il ministro della salute Hermann Gröhe confermando di avere messo a disposizione un totale di 50 letti all’interno di specializzate strutture. “I centri di trattamento del nostro Paese sono all’avanguardia e hanno un’altissima reputazione internazionale”.
Se, come detto, a Lipsia si muore, a Berlino invece si scherza macabramente. Lo scorso sabato la kneipe Gabiko di Paulsborner Strasse 94, a Wilmersdorf, è stato evacuato da 20 vigili del fuoco. La polizia aveva ricevuto la segnalazione di un anonimo che affermava che uno dei clienti mostrava segni da contagio di ebola. Una volta localizzato il sospetto malato (che ormai era a casa) ed accertatisi che non solo l’uomo non mostrava nessun sintomo, ma non era neanche di ritorno da un viaggio in Africa, ci si è messi – senza successo – alla ricerca dell’autore dello scherzo a cui dovrà essere addebitato il costo dell’intervento. ”È il primo scherzo che riceviamo legato all’ebola, speriamo sia anche l’ultimo” ha dichiarato il portavoce dei vigili del fuoco.
Foto di copertina: Study Participant Receives NIAID/GSK Candidate Ebola Vaccine © NIAID CC BY 2.0