A Berlino si inaugura un nuovo edificio: sarà il quartiere generale delle spie tedesche

Il recente scandalo delle intercettazioni da parte dell’NSA, emerso grazie alle rivelazioni di Richard Snowden, continua a distanza di mesi ad avere ripercussioni sui rapporti diplomatici tra le nazioni. Particolarmente colpita la Germania, da sempre alleato privilegiato degli Stati Uniti; l’ultimo episodio in ordine di tempo è stata l’espulsione del capo della CIA a Berlino da parte del governo federale. Come a voler ribadire il ruolo di “città degli spioni” che la capitale tedesca continua a ricoprire anche dopo la caduta del Muro.

L’apertura della modernissima e imponente sede della BND (Bundesnachrichtendienst, i servizi segreti tedeschi) aumenta l‘importanza strategica che Berlino ricopre nelle attività di spionaggio e controspionaggio a livello planetario. La struttura, situata nella zona nord del quartiere Mitte in prossimità di Chausseestraße, occupa un’area di 260.000 metri quadrati e sarà in grado di accogliere oltre 5.000 dipendenti, molti dei quali saranno gli “spioni” tanto citati all’epoca della Guerra Fredda. L’edificio, per nulla discreto come si potrebbe pensare, è la più grande realizzazione costruita in Germania dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Costata oltre 900 milioni di Euro, anche la sede della BND ha creato non poche polemiche in quanto a spreco di denaro pubblico e ritardi nella costruzione, cosi come molte delle ultime strutture edificate ultimamente in Germania (famoso il caso dell’aeroporto BER di Berlino). Piuttosto imbarazzante anche il furto dei progetti da parte di ignoti nelle prime fasi della costruzione: in questo caso il servizio di spionaggio non deve aver funzionato a dovere. Le attività dovrebbero entrare a pieno regime nel 2016, quando avverà il completo trasferimento di uomini e mezzi dalla vecchia sede di Pollach, situata fuori Monaco.

Il paragone con l’apparato della STASI è inevitabile, il famigerato ministero della sicurezza della DDR è riconosciuto come il più grande apparato di informazione e spionaggio della storia dell’umanità. Il Gedenkstätte di Hohenschönausen (il vecchio carcere della STASI, oggi museo) calcola che su una popolazione di 17 milioni di abitanti, il rapporto tra informatori formali e informali era di 1 ogni 70 cittadini. Persino Willy Brandt fu costretto a lasciare la Cancelleria della Germania Ovest a causa di uno spione, Günter Guillame, inviato dalla DDR per acquisire ogni tipo di informazioni. La spia fece carriera all’interno dell’SPD, il partito socialdemocratico di Brandt, fino a diventare il consigliere privato del cancelliere. Quando, nel 1974, Guillame fu scoperto, anche Brandt dovette abbandonare la propria carica.

La situazione della Germania riunificata è oggi totalmente diversa: nella nuova sede della BND sono previste addirittura delle visite guidate all’interno della struttura in un’ottica di trasparenza che avvicini il cittadino ad un ufficio federale (lo stesso principio della cupola del Reichstag). L’attività di spionaggio ha sicuramente perso buona parte di quella patina di “romanticismo” che ha ispirato tanti scrittori e sceneggiatori per la creazione di romanzi e film, e il ruolo dello spione si è ridimensionato con l’avvento di tecnologie sempre più sofisiticate; ma Berlino continua ad essere oggi, cosi come lo era durante la Guerra Fredda, lo scenario perfetto una spy story. Che si tratti di STASI o NSA, gli spioni continuano a transitare da Berlino, come in un vecchio film di Hitchcock.

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