Cosa vedere a Praga in due giorni

Breve guida su come scoprire tutta la magia di Praga in soli due giorni

Se avete voglia di trascorrere un weekend fuori porta, Praga è senza dubbio la città ideale. Piccola e incastonata tra le sue mura, la capitale boema si presta benissimo a un viaggio che possa esaurirsi nell’arco di due o tre giorni. Praga è incantevole sempre, sia che si decida di visitarla d’estate, quando viene presa d’assalto da orde di turisti o avventori dell’ultimo minuto, sia che si opti per una visita durante i periodi più gelidi dell’anno, quando riluce sotto la neve come uno dei suoi cristalli di Boemia.

© Iole Basello

La magia di Praga

Praga costituisce uno dei vertici del triangolo della Magia Bianca, insieme a Torino e a Lione. Le tre città, infatti, sono accomunate da un’aura di mistero, che col tempo è diventato uno dei loro tratti distintivi. In particolare, nel caso della capitale ceca, fortissimo è il legame con un passato più fiabesco che reale, nonostante l’apparenza di città moderna e al passo coi tempi. Secondo la tradizione, la città sarebbe stata fondata dalla principessa slava Libuše, che ne predisse la nascita e il futuro splendore. La giovane donna regnava sulle terre ceche insieme al suo sposo, quando un giorno ebbe la visione di un uomo che stava tracciando la soglia (prah, in ceco) di una casa. Proprio lì venne posta la prima pietra del castello che ancora oggi spicca su una delle più belle colline della Moravia. Ma non finisce qui: sempre secondo la tradizione, la città è stata animata per secoli da maghi, scienziati e amanti dell’occulto, cosa che tra l’altro ci viene confermata dalla storia. Negli anni compresi tra il 1576 e il 1611, infatti, la capitale dell’attuale Repubblica Ceca fu animata dalla figura di Rodolfo II, meglio conosciuto come il “re folle” non solo per la lontana parentela con Giovanna la Pazza, ma anche per i suoi interessi decisamente fuori dal comune. Dopo aver trasferito la corte da Vienna a Praga, il giovane Rodolfo si circondò di personaggi a dir poco eccentrici: scienziati, artisti di fama internazionale, letterati provenienti da tutto il mondo, nonché astologi e maghi. Grazie a queste personalità, Praga divenne una città multietnica, aperta e tollerante, dove potevano convivere popoli e religioni diverse. Tutta la corte era al servizio della sete di conoscenza del bizzarro monarca, che si industriò in prima persona per portare a termine quelle che avrebbero dovuto essere delle scoperte rivoluzionarie: trasformare il piombo in oro, inventare l’elisir di lunga vita, stabilire contatti con l’aldilà. Tuttavia, l’entusiasmo del sovrano si spense con l’accentuarsi dei suoi disturbi mentali. Rodolfo morì isolato dal resto del mondo, dopo aver maledetto in un grido di dolore quella città che aveva tanto amato, ma dalla quale si era sentito tradito.

© Eneko Bidegain CC BY-SA 2.0

Cosa assolutamente vedere a Praga in due giorni

Chiunque abbia letto anche solo una delle opere di Franz Kafka, si renderà conto di quanto l’atmosfera magica e a tratti imperscrutabile della capitale boema abbia pesato su tutta la produzione dello scrittore ceco, e quanto quest’ultimo abbia contribuito a sua volta a rafforzare il senso di inquietudine del luogo attraverso il suo stile tra il malinconico e l’enigmatico. Il centro di Praga sembra essere popolato dalle antiche anime della città, come se da un momento dovesse comparire un vecchio alchimista in cerca del segreto dell’eterna giovinezza, o fare capolino da una delle tante finestre della Città Vecchia l’ombra di uno studente che è appena sceso a patti col diavolo. Il fascino irresistibile della capitale boema non passa inosservato neanche al turista meno attento. Oltre ai luoghi di interesse principali, come il Castello con il suo meraviglioso Vicolo d’Oro, la Cattedrale di San Vito, l’Orologio astronomico (considerata la seconda attrazione più sopravvalutata d’Europa, dopo la Monna Lisa) e il Ponte Carlo (meritevole di una passeggiata al chiaro di luna), non potete perdervi la stramba architettura della casa danzante, situata nel quartiere di Nove Mesto. Conosciuto con il nome di Fred and Ginger, l’edificio era stato progettato per essere un centro culturale, che però non è mai stato realizzato. In compenso all’ultimo piano c’è un ottimo ristorante dal quale si può godere la vista di tutta la città.

© Matteo Piotto CC BY-SA 2.0

Merita una visita anche il vecchio cimitero ebraico, assurto a simbolo della persecuzione della comunità ebrea di Praga durante le seconda guerra mondiale. Si contano che i morti per mano nazista siano stati più di 80 mila. Il luogo si trova nel famoso quartiere giudaico della città, dove è possibile visitare alcune splendide sinagoghe come la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga Pinkasova.

 

© Midnight Believer CC BY-SA 2.0

Non potete perdervi il muro di John Lennon, la famosa parete coperta di disegni e graffiti situata nella Città Vecchia. In origine era un semplice muro, solo a partire dagli anni ottanta divenne simbolo di pace, libertà e lotta contro il regime comunista. Deve il suo nome al celebre cantante dei Beatles, considerato dai giovani cechi l’eroe pacifista per eccellenza. Sulla parete c’è anche un rimando alla caduta del muro di Berlino: nella parte superiore, infatti, spicca la scritta “The wall is over”, modificato poi in “The war is over”.

© Iole Basello

Se avete voglia di vedere la Praga più autentica, il consiglio è quello di farsi una lunga passeggiata attraverso i vicoletti del centro storico: botteghe artigianali, giardini pittoreschi, mercatini dove è possibile acquistare i famosi cristalli di Boemia oltre a tanti souvenir fatti a mano. Non dimenticate di visitare i vigneti di San Venceslao, i più antichi della Boemia; da lì potrete risalire verso il Castello e godervi il tramonto sul fiume Moldava. Se al contrario avete voglia di fare un viaggio all’insegna del divertimento, ricordate che Praga ospita la più grande discoteca dell’Europa centrale, la Karlovy Lazne. Situata a una decina di metri dal Ponte Carlo, il locale offre ben cinque piani di musica e svago.

Berlino Schule tedesco a Berlino

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Immagine di copertina: © Roman Boed, CC BY-SA 2.0