Cosa significa fare il buttafuori nei club di Berlino
Cosa significa fare il buttafuori nei club di Berlino: empatizzare con loro ed accettare le regole imposte dai locali
Alle porte dei club Berlinesi troveremo sempre un uomo di grandi dimensioni, con sguardo gelido e postura intimidatoria, che ha il potere assoluto di decidere chi può entrare o meno. Venire rifiutati da un buttafuori a Berlino ormai non è una novità, se non per i turisti non abituati a questa rigida selettività. Tuttavia la frustrazione di fronte al rifiuto è una costante, portando i clienti ad odiare i buttafuori berlinesi. Nonostante ciò, nessuno si è mai chiesto cosa vuol dire veramente fare questa professione e cosa voglia dire empatizzare con loro.
Confessione di un buttafuori di un club nel quartiere di Berlino, Kreuzberg, e le caratteristiche della professione
Grazie ad una confessione rilasciata da un buttafuori che ormai da più di due anni lavora in un club a Kreuzberg, ci viene data una prospettiva diversa della professione.
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screen preso da https://www.youtube.com/watch?v=b3fq0DXVerY
Dopo aver raccontato un episodio abbastanza violento, spiega come per loro sia realmente sgradevole vivere questo tipo di eventi. Una sera ha dovuto buttare fuori tre uomini ubriachi i quali successivamente lo hanno aggredito verbalmente e fisicamente. Fortunatamente non gli hanno recato nessun danno fisico grazie alla sua statura ma comunque non è mai piacevole ricevere odio e disprezzo.
Ad ogni modo, grazie alla selezione che viene fatta dai buttafuori all’entrata, sono poche le serate in cui si svolgono episodi del genere. All’interno dei locali non è consentito portare armi, droghe e bevande. Alcune ragazze si portano lo spray al peperoncino, che viene preso in carico all’entrata e restituito alle proprietarie a fine serata. Nel caso in cui qualcuno si comporti male nei loro confronti, ci saranno i buttafuori a loro disposizione.
Per garantire una serata in totale serenità e sicurezza, sono obbligati a valutare i clienti del locale nella loro totalità. Questo aspetto del lavoro, offre anche l’opportunità di stare a contatto con la varietà di persone che entrano nel locale. Individui completamente diversi si presentano alla porta, ma partecipano allo stesso evento o allo stesso concerto.
Quello che veramente conta per i buttafuori, è ricevere gratitudine e riconoscimento per il loro lavoro. È capitato più di una volta che gli ospiti, a fine serata, passino a ringraziarlo o a dargli la mancia per il servizio di sicurezza fornito.
Differenza di esperienza notturna tra Italia e Berlino
Andare in discoteca a Berlino è molto diverso rispetto alla serata tipica italiana. Innanzitutto la selezione all’entrata è molto più rigida e inoltre si basa su criteri differenti.
In Italia è molto comune trovare nella descrizione di un evento, il dress code. I locali più prestigiosi richiedono un certo tipo di vestiario, come per esempio la camicia piuttosto che la T-shirt, oppure i tacchi al posto delle sneakers. Oltre a ciò, in Italia è risaputo che le ragazze entrano con molta più facilità dei ragazzi. Al di là di questi due aspetti, in Italia, non si riscontrano ostacoli particolari per entrare in discoteca.
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Pixabay
Al contrario, a Berlino il criterio di selezione si basa sul comportamento che si ha in fila prima di entrare. Nell’attesa di accedere al locale, è necessario non attirare l’attenzione, tenere un tono di voce basso se non stare proprio in silenzio. I grandi gruppi vanno evitati, mentre è meglio essere in pochi o addirittura da soli. Infine, quando ci si ritrova di fronte al buttafuori, bisogna essere preparati sui Dj che suonano in serata e sul locale in sé, poiché c’è la probabilità che la sicurezza faccia domande su questo tipo di informazioni.
Nonostante la rigidità dei buttafuori e l’alta probabilità di venire rifiutati all’entrata di un club berlinese, all’interno dei locali si troverà quasi sempre un ambiente sicuro e sereno, dove tutti sono liberi di vivere la propria esperienza artistica nel miglior modo che crede. Contrariamente all’Italia, dove è molto frequente trovare gruppi di persone che infastidiscono gli altri clienti, specialmente la clientela femminile. Questo perché c’è molta meno selezione, e quel poco che c’è si basa su criteri prettamente fisici maschilisti.
“Berlin Bouncer”: la persona dietro alla figura del buttafuori di Berlino
Il documentario “Berlin Bouncer” del regista David Dietl uscito nel 2019, rompe gli stereotipi delle figure statuarie dei buttafuori, e ci dà una prospettiva più umana sulla professione. Per questo compito decide di sceglie come protagonisti i tre buttafuori che hanno fatto la storia della scena notturna berlinese: Sven Marquardt, Frank Künster e Smiley Baldwin.
**DocHouse Orignals**
We’ve got a lovely, light-hearted message from director David Dietl about his upcoming doc BERLIN BOUNCER this week!
Main take-aways are *never* ever mess with Sven! 😤😳
See more & book: https://t.co/6AJd2V8xGa pic.twitter.com/9lWkfc4eO7
— BerthaDocHouse (@BerthaDocHouse) November 11, 2019
Da oltre 25 anni i tre hanno plasmato la cultura dei club berlinesi, decidendo se entrare o meno nei club più rinomati di Berlino. Il documentario non spiega come entrare al Berghain o altri club berlinesi, piuttosto ci mostra cosa c’è dietro quello sguardo gelido e quella statura immensa all’entrata dei club e anche la storia dei club berlinesi prima e dopo la caduta del muro, vista dalla loro prospettiva.
David Dietl è interessato all’effetto del potere del buttafuori. Sven Marquadt spiega che i buttafuori hanno la responsabilità di far sentire le persone all’interno del locale, libere di essere chi sono. A questo proposito la filosofia di Smiley paragona il buttafuori a un artista perché “ogni sera dipingi un quadro” data la varietà di personalità che vedono ogni sera.
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