Cinque stranezze delle case inglesi a cui dovrete abituarvi se volete vivere a Londra
Londra, capitale del Regno Unito, è da sempre una meta ambita. Il mercato del lavoro dinamico, la scena musicale e la vita notturna. La mentalità aperta e quel fascino peculiare dato da piccoli anacronismi e tradizioni di vecchio stampo attraggono migliaia di italiani ogni anno.
Se state pensando a un trasferimento nella capitale inglese, potreste incontrare delle piccole anomalie nella vita di tutti i giorni e soprattutto nei minuscoli appartamenti o townhouses londinesi. Quanto segue è una lista delle stranezze delle case inglesi a cui dovrete abituarvi.
1. Moquette
La moquette, ricettacolo di germi e macchie d’unto di tre generazioni fa. Fu abbandonata in Italia negli anni Settanta, insieme ai pantaloni a campana e il cocktail di gamberi. Nel Regno Unito, invece, pare impensabile non rivestire ogni centimetro con la moquette. Impossibile da pulire a fondo. La moquette sembra attrarre liquidi di colore scuro (vino, caffè) che vengono inevitabilmente rovesciati e lasciano macchie che sbiadiscono senza mai sparire completamente. Nelle case più vecchie, la potrete persino trovare in bagno. Se mai decideste di domandare a un inglese perché adorino la moquette, la risposta sarà una sola. «Qui fa freddo. Che bella la sensazione di mettere i piedi sulla moquette quando scendi dal letto la mattina». Potreste provare a fargli notare che esistono anche tappeti. Che farebbe meno freddo se le finestre non lasciassero entrare spifferi. Che quella piacevole sensazione la mattina comporta milioni di acari stanziati in ogni angolo di ogni stanza. I vostri sforzi saranno vani.
2. Rubinetti
In molti bagni, inclusi nei ristoranti e pub, il lavandino ha due rubinetti separati. Uno per l’acqua calda e uno per l’acqua fredda. Il motivo per cui questa abitudine persista anche con sistemi di tubature moderni non è chiaro a nessuno. In genere l’acqua fredda è ghiacciata, e quella calda vicina alla temperatura d’ebollizione – praticamente ci potreste fare il tè! Le soluzioni sono tre. Utilizzare l’acqua fredda finché le mani non diventano blu, utilizzare l’acqua calda velocemente, così che la superficie ustionata sia limitata. O oscillare da un rubinetto all’altro.
3. Persiane
Le persiane non esistono. Se esistono sono a dir poco fragili e oscillano in balia di ogni spiffero. Le tende, in genere trasparenti, lasciano entrare abbastanza luce da tenervi svegli buona parte della notte. Se siete amanti del buio, meglio investire in una mascherina.
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4. Incendi, scosse e prese elettriche
Pare che l’intera popolazione britannica sia terrorizzata da due cose. Gli incendi e le scosse elettriche. Sarà il ricordo del Grande Incendio di Londra o la quantità di moquette sintetica, ma ogni studente universitario deve sorbirsi un intero seminario su come spegnere gli apparecchi elettronici. Quasi tutte le abitazioni hanno un allarme antincendio e molte persino un estintore. Anche le prese elettriche incutono terrore e hanno in genere un interruttore per spegnerle e accenderle. Non troverete mai prese in bagno e persino per accendere la luce dovrete tirare una cordicella. Se vi state chiedendo dove potete asciugarvi i capelli, la risposta è in camera. Oppure potete non asciugarli e basta, tanto l’intero Paese sembra essere immune al torcicollo.
5. Bathroom, toilet e lavandini
Il bagno e il gabinetto sono spesso separati. Il primo ha in genere una vasca o doccia ed un lavandino. Il secondo ha solamente il water. Le lavatrici, per via del problema delle prese elettriche, sono in genere in cucina. E a proposito di lavandini, le dimensioni medie dei lavandini anglosassoni sono quelle di un piatto da minestra. Lavare il viso senza schizzare ovunque è praticamente impossibile, ma non preoccupatevi. Per fortuna c’è la moquette a raccogliere ogni zampillo d’acqua.
Allora, avete ancora voglia di trasferirvi nel Regno Unito?
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Immagine di copertina: © Joe MiGo – CC BY SA 3.0