Chemnitz, 3 ore di treno da Berlino, è Capitale Europea della Cultura 2025

Assieme alla slovena Nova Gorica e la gemella italiana Gorizia, Chemnitz è Capitale della Cultura 2025: ecco gli highlights del programma

Da vecchia città industriale della Germania dell’Est a polo culturale: Chemnitz, in Sassonia, si prepara a un anno fuori dal comune. Sotto lo slogan “C the Unseen”, il capoluogo sassone, 260 km a sud di Berlino e solo 45 km dal confine con la Repubblica Ceca  punta a rivelare la sua anima nascosta, attraverso oltre 1.000 eventi e un vasto programma che include arte, storia e comunità.

Tra i tanti eventi da non perdere ecco i principali:

  • Inaugurazione ufficiale (18 gennaio 2025): Un grande spettacolo che celebrerà l’inizio del programma culturale
  • “Purple Path”: Un percorso artistico che collega Chemnitz a 38 comuni della regione. Sculture di artisti di fama mondiale come Tony Cragg, Alicja Kwade e James Turrell trasformeranno il territorio in una galleria a cielo aperto.
  • “Tales of Transformation”: Una mostra all’Industriemuseum di Chemnitz che racconta l’ascesa, il declino e la rinascita della città e di altre metropoli industriali europee, come Manchester e Tampere.
  • Kunstsammlungen Chemnitz: Le collezioni d’arte presenteranno opere di Karl Schmidt-Rottluff, Edvard Munch e mostre sulla Nuova Oggettività, celebrando l’eredità artistica locale.
  • Progetti comunitari: 150 progetti, realizzati da 900 partecipanti, rifletteranno lo spirito di innovazione e individualismo della città.

    Foto: Ernesto Uhlmann - Courtesy Chemnitz 2025 gGmbH

    Foto: Ernesto Uhlmann – Courtesy Chemnitz 2025 gGmbH

La storia di Chemnitz: dal Medioevo al XIX secolo

Le prime tracce di Chemnitz risalgono al XII secolo, quando venne fondata come insediamento intorno a un monastero benedettino. La sua posizione strategica lungo vie commerciali importanti favorì una rapida crescita, trasformandola in un centro di scambi e commercio nella Sassonia medievale.

Durante il XVIII secolo, Chemnitz divenne un centro manifatturiero, specializzandosi nella produzione tessile. Questo periodo segnò l’inizio della sua trasformazione in una delle città industriali più importanti della Germania.

Nel XIX secolo, Chemnitz raggiunse il suo apice come città industriale, guadagnandosi il soprannome di “Manchester della Sassonia”. Figure come Richard Hartmann, il “Re delle locomotive”, contribuirono a costruire la reputazione della città come leader nella produzione di macchinari e tecnologia.

Foto: Ernesto Uhlmann - Courtesy Chemnitz 2025 gGmbH

Foto: Ernesto Uhlmann – Courtesy Chemnitz 2025 gGmbH

Le ferite della Seconda Guerra Mondiale e l’era socialista

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Chemnitz subì pesanti bombardamenti, che distrussero gran parte del suo centro storico. Dopo il conflitto, la città fu ricostruita, ma molte delle sue architetture medievali e barocche andarono perse, sostituite da edifici modernisti e palazzi prefabbricati dell’epoca della Germania Est.

Dal 1953 al 1990, Chemnitz fu rinominata Karl-Marx-Stadt in onore del filosofo comunista, diventando un simbolo della Germania Est socialista. Il monumento a Karl Marx, uno dei più grandi busti al mondo, fu eretto durante questo periodo e rimane uno dei punti di riferimento più iconici della città.

Foto: Ernesto Uhlmann - Courtesy Chemnitz 2025 gGmbH

Foto: Ernesto Uhlmann

La rinascita dopo la riunificazione

Con la caduta del Muro di Berlino e la riunificazione della Germania nel 1990, Chemnitz tornò al suo nome originario. Negli anni successivi, la città affrontò sfide economiche e sociali, ma iniziò anche un processo di rigenerazione urbana e culturale. Vecchie fabbriche furono trasformate in spazi culturali, e nuovi progetti puntarono a valorizzare il patrimonio industriale e artistico della città.

Negli ultimi decenni, Chemnitz ha continuato a lavorare per migliorare la sua immagine, specialmente dopo le tensioni sociali e politiche del 2018. Il titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 rappresenta una svolta per la città, un’occasione per mostrare al mondo la sua capacità di innovare e reinventarsi.

Per scoprire il programma completo delle attività di Chemnitz come Capitale Europea della Cultura 2025 consultate il sito 

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