Berlino, scontri sempre più duri tra polizia e occupanti di Rigaer Straße
123 agenti contusi, 86 arresti e decine di feriti tra i manifestanti: sono questi i numeri del corteo di sabato scorso “Kiezdemo gegen Verdrängung”, organizzato contro lo sgombero degli spazi di Rigaer Straße 94, storico edificio occupato nel centro di Friedrichshain. Secondo la polizia di Berlino la manifestazione di sabato, sospesa peraltro in anticipo, sarebbe «la più aggressiva e violenta» degli ultimi cinque anni. Negli ultimi mesi si è in generale registrato un netto inasprimento della dialettica tra forze politiche e occupanti di Rigaer Straße: le prime, e in particolar modo il senatore CDU Frank Henkel, invocano la necessità del pugno duro contro le violenze dell’estrema sinistra cittadina; i secondi accusano invece Henkel e il Senato berlinese di restare sordi di fronte alle esigenze abitative del quartiere, di promuovere gli sgomberi con mezzi polizieschi e di spianare così la strada alla speculazione immobiliare e alla gentrificazione.
Gli scontri e le accuse della polizia. Fin dai primi momenti del corteo di sabato 9 luglio, cominciato intorno alle 21, i 3.500 partecipanti (stime della polizia) avrebbero mostrato un atteggiamento «ostile alle forze dell’ordine». I manifestanti avrebbero lanciato bottiglie, sassi e petardi contro i 1.800 agenti in servizio, ferendone 123. Durante la notte i disordini sarebbero continuati anche nei quartieri Prenzlauer Berg e Mitte, dove numerose auto sono state incendiate. Non è la prima volta che, nel corso del 2016, si assiste a roghi di auto in concomitanza con manifestazioni per la casa organizzate dagli ambienti di sinistra. Secondo gli inquirenti non si tratterebbe di una coincidenza ma di una ben precisa strategia del caos. Il senatore degli Interni di Berlino Frank Henkel parla intanto di «orgia di violenza della sinistra» e accusa anarchici e radicali di abusare della libertà di riunione. Il proposito di trattare con quegli ambienti, ribadisce Henkel, è una mera «fantasia». Una stoccata al sindaco SPD Michael Müller, che nei giorni scorsi aveva invocato il dialogo, almeno con le frange più moderate del movimento di Rigaer Straße.
La versione di manifestanti e occupanti. In un video pubblicato dal quotidiano socialista Neues Deutschland gli abitanti e gli attivisti di Rigaer Straße parlano invece di «atteggiamento terroristico» da parte della polizia e di «stato di eccezione permanente». Canan Bayram di Bundnis 90/Die Grünen critica le continue, ingiustificate irruzioni e perquisizioni negli spazi occupati, mentre il sindaco del distretto di Friedrichshain Monika Herrmann e Kerstin Neugebauer, abitante di Rigaer Straße, constatano una «presenza quotidiana della polizia» che avrebbe contribuito a creare un’atmosfera di insicurezza e un clima sempre più «avvelenato». Gli abitanti contestano duramente anche i metodi arroganti e intimidatori dell’amministrazione comunale, che sarebbero finalizzati a sgomberare al più presto gli appartamenti occupati in un’area molto appetibile per gli investitori del mercato immobiliare, così come le posizioni della stampa berlinese, a loro modo di vedere acriticamente allineate sulle dichiarazioni di polizia e partiti moderati. In un’intervista realizzata da Neues Deutschland, un manifestante di sabato, colpito in prima persona all’occhio dal pugno di un agente, accusa la polizia di aver adottato una strategia provocatoria accerchiando il corteo e facendo un uso massiccio di manganelli e gas lacrimogeni che avrebbe causato numerosi feriti.
Rigaer Straße, una lunga storia. Gli appartamenti sfitti di Rigaer Straße 94, così come altri nella stessa strada e nella vicina Liebigstraße, furono occupati all’inizio del 1990 e finalizzati a progetti abitativi o di aggregazione sociale (come ad esempio la birreria Kadterschmiede, sgomberata lo scorso 22 giugno). In seguito ai celebri sgomberi di Mainzer Straße del novembre 1990, gli occupanti di Rigaer Straße avviarono trattative con i proprietari e con il comune di Berlino per una legalizzazione della loro situazione abitativa. Nel 1992 vennero avviati lavori di ristrutturazione e stipulati regolari contratti d’affitto. I tentativi di sgombero, la resistenza degli inquilini e gli scontri con la polizia videro un’escalation già nel 1999, quando gli edifici in Rigaer Straße 94, 95 e 96 furono acquistati dalla società Lila GbR. Negli ultimi anni le misure restrittive, le irruzioni, i controlli e le perquisizioni sull’intera strada da parte della polizia sono diventati costanti. In più occasioni negli spazi occupati sono state sequestrate spranghe, molotov e altro materiale incendiario. Le aree sgomberate con successo sono al momento ristrutturate sotto la costante sorveglianza di polizia e servizi di sicurezza privati per evitare azioni di disturbo e sabotaggio da parte degli attivisti.
Foto di copertina © spinheike – CC0 Public Domain