Berlino ricostruirà il Muro per ragioni artistiche
Il Muro di Berlino verrà ricostruito da un collettivo di artisti
Il Muro di Berlino, ordinato dalla DDR nel 1961 e crollato il 9 novembre 1989, verrà ricostruito. Sì, avete letto bene, ma meglio non allarmarsi, in quanto fa tutto parte di un progetto per fini artistici e di ricerca. Di fatto, solo una parte del Muro sarà ripristinata, esattamente lungo il boulevard berlinese di Unter der Linden (celebre viale della capitale). L’evento rientra nell’ambito della Berliner Festspiele che consiste in 4 settimane di performance tra il 12 ottobre 2018 e il 9 novembre 2018. Le persone, per accedervi, dovranno richiedere un permesso online ed abbandonare i propri telefoni. Il progetto artistico culminerà con il crollo della replica del Muro, programmato per il 9 novembre 2018, giorno in cui effettivamente cadde 29 anni fa. Ma perché ricreare un’iniziativa del genere, tanto ambiziosa quanto curiosa?
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Rivivere una città stalinista nella proiezione del film di un artista russo
In occasione di questo peculiare evento Ilya Khrzhanovsky presenterà il suo progetto DAU. L’artista russo ha retribuito 400 persone per tre anni (dal 2009 al 2011), affinché vivessero in una società staliniana durante gli anni 50 del Novecento. Questi “attori” sono stati filmati ed hanno rivissuto 30 anni dell’esperienza sovietica, come se si trovassero in una sorta di Grande Fratello di Orwell. Durante questa esperienza, i protagonisti dovevano vestire nello stesso modo, mangiare lo stesso cibo ed obbedire alle stesse regole che vigevano durante l’era sovietica. Alcuni di loro si sono innamorati, altri si sono lasciati, sono nati dei bambini, sono state strette amicizie e si sono formate anche inimicizie. Questo dice il report del progetto. Il tutto grazie a Ilya Khrzhanovsky, l’artista che ha voluto ricreare la vita del fisico sovietico Lev Landau e la società del tempo. Il nome del progetto DAU, si rifà esattamente al soprannome del fisico. Da tutto ciò sono state tratte innumerevoli ore di documentari e filmati, che diventeranno materiale per delle future serie tv.
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DAU, a quale scopo?
Il progetto vuole mostrare le reti di relazioni che le persone possono instaurare, indipendentemente dal tempo e dalle diverse culture. Il tutto si propone di scoprire la natura umana, passata al microscopio, la capacità di ricerca della bellezza, l’ottimismo e l’inclinazione al cambiamento. Un approccio sicuramente positivo, che non esclude, però, anche eventuali aspetti più cupi. Il lavoro di Khrzhanovsky ha interessato la stampa mondiale, ma anche artisti come Marina Abramović ed il fisico premio Nobel David Gross. Un’idea indubbiamente contenziosa, che però può fornire concretamente un assaggio della società sovietica e della vita durante la pesante presenza del Muro.
DAU
Dal 12 ottobre 2018 al 9 novembre 2018
Unter den Linden (10117, Berlino).
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Foto di copertina: © Photo by Jeison Higuita on Unsplash