Berlino,nuova legge per frenare il rialzo degli affitti. Ecco come controllare che si paga il giusto
Trovare casa a Berlino e nelle altre grandi città tedesche è diventata, negli ultimi anni, una vera e propria impresa: i prezzi degli affitti, soprattutto nei quartieri di tendenza, hanno raggiunto picchi sconfortanti e proteste di vario tipo. Finalmente a Berlino però, dal 1 giugno 2015 (nel rsto della Germania lo farà nelle settimane successive), una nuova legge è entrata in vigore. La modifica principale riguarda la regolamentazione della Mietpreisbremse (letteralmente: freno al prezzo d’affitto) . Nei contratti d’affitto redatti dai proprietari il prezzo per gli inquilini non potrà superare il 10% aggiuntivo del valore assegnato dal comune alla tipologia d’appartamento, alla zona in cui si trova e ad altre variabili. Questo valore si chiama Mietspiegel e lo si può domandare chiedendo direttamente al comune (qui i contatti per chiamare o scrivere, se volete un documento più chiaro in materia cliccate qui). Ecco allora che, almeno a Berlino, si può andare dai 5,44 euro al metro quadro ai 10,88 a seconda che l’appartamento sia di di nuova costruzione, Altbau o Plattenbau e che ci si trovi a Spandau o a Mitte.
Ci sono tuttavia alcune eccezioni, soprattutto per quanto riguarda le nuove aree edificate: il freno del prezzo d’affitto non sarà valido per le abitazioni costruite dopo il 1 ottobre 2014 nel quadro della modernizzazione della città, e che vengono affittate per la prima volta. Inoltre, non è in nessun modo previsto l’abbassamento dei prezzi: se l’inquilino precedente ha pagato un affitto al di sopra della media, il prossimo dovrà continuare con la stessa tariffa.
“Trasferirsi non deve essere un lusso”, così scrive il Tagesspiegel. Negli ultimi 10 anni gli affitti a Berlino hanno visto una crescita che è sfuggita sempre di più al controllo delle istituzioni e ha costretto diversi interessati ad adattarsi a condizioni d’affitto al limite dell’inaccettabile. Non è detto che però sia questa la soluzione giusta. Come riporta il quotidiano berlinese, “la forza dell’azione e delle conseguenze di questa nuova politica dei prezzi si mostrerà sostanzialmente nella pratica”. Non tutti sono infatti così ottimisti: “Il freno al prezzo degli affitti non rivoluzionerà il mercato delle abitazioni, anch se speriamo che almeno gli aumenti d’affitto estremi verranno così maggiormente controllati”, è il parere del direttore del Mieterbund (una sorta di sindacato che unisce l’associazione degli inquilini e ne tutela gli interessi) Lukas Siebenkotten.
Pessimista è il Bundesverband der Wohnungswirtschaft (Associazione per l’economia abitativa) non crede che questa direttiva risolva il problema della scarsità delle abitazioni. Il Presidente Axel Gedashcko teme che la politica entrata oggi in vigore a Berlino non farà che incentivare ulteriormente la mancanza di case disponibili. Sarà, ma almeno qualcosa di muove.