Berlino mette sotto protezione i palazzoni DDR del centro (ed evita ulteriori speculazioni immobiliari)
L’Ufficio dei monumenti storici di Berlino ha classificato i palazzoni DDR costruiti negli anni ’80 come monumento storico
Tra il 1984 e il 1989, a Berlino sono stati chiusi numerosi spazi vuoti nella periferia di Spandau e la pianta storica della città è stata in gran parte ripristinata. In questo periodo è nata una varietà di nuovi edifici unici: i palazzoni DDR. E infatti gli edifici costruiti negli anni ’80 rappresentano l’iconica caratteristica di “edifici prefabbricati”. Si tratta dunque di un livello di somiglianza e di forme “default” tipici nella seconda metà del ‘900 ai territori di influenza sovietica.
Nel corso di questo periodo, il delicato rinnovamento delle aree storiche urbane è divenuto a livello internazionale un modello guida per una nuova visione della costruzione e della pianificazione, ha affermato lunedì Christoph Rauhut, direttore del Landesdenkmalamt di Berlino. “Solo a Berlino abbiamo la grande fortuna che progetti di costruzione eccezionali dell’est e dell’ovest si siano conservati in un unico luogo“. Tra questi, sono ovviamente inclusi i caratteristici palazzoni DDR. Preservare e tramandare questa eredità comune rappresenta un compito e una responsabilità particolari.
Gute Nachrichten für die DDR-#Postmoderne: Die #Altstadtplatte unter #Denkmalschutz in der Spandauer Vorstadt! https://t.co/hivoFJBGFU pic.twitter.com/1hdBIfP8Eq
— Kirsten Angermann (@docopomo) October 22, 2024
I prefabbricati riempivano i vuoti di costruzione del periodo bellico
I vuoti di costruzione risalivano per lo più alla seconda guerra mondiale. La DDR ha poi riempito tali spazi vuoti con i palazzoni DDR, rendendo l’area ricca di zone residenziali e commerciali. Le cosiddette Altstadtplatten (lastre della città vecchia) furono realizzate da diversi collettivi di progettazione e combinati edilizi, spesso utilizzando materiali provenienti dai distretti della DDR, impegnati nell’espansione di Berlino Est. Edifici prefabbricati simili sorsero anche in altre città della DDR, come Halle, Lipsia e Suhl.
I palazzoni DDR furono costruiti seguendo la pianta storica e contribuirono a ripristinare in gran parte gli spazi stradali chiusi da decenni. A Berlino Est, molti di questi edifici ospitavano negozi, servizi e ristoranti al piano terra, offrendo spazi commerciali che mancavano nei nuovi edifici dell’Esposizione Internazionale di Edilizia, tenutasi contemporaneamente nella parte occidentale della città.
Nel sobborgo di Spandau, i nuovi edifici riflettono ancora oggi le soluzioni sviluppate nei distretti, evidenziando diversi approcci progettuali e metodi costruttivi. Insieme, questi edifici sottolineano l’importanza sociale, politica e urbanistica del centro città come spazio storicamente, culturalmente e socialmente influenzato. Le case furono costruite rispettando l’altezza delle gronde di Berlino, pari a 22 metri, integrandosi armoniosamente con gli edifici circostanti.
Affitto e manutenzione degli edifici
Lars Dormeyer, amministratore delegato della WBM Wohnungsbaugesellschaft Berlin-Mitte mbH, definisce gli edifici residenziali protetti come una componente fondamentale della storia del sobborgo di Spandau. Questi edifici rappresentano anche un importante patrimonio storico per la WBM, che ne gestisce affitto e manutenzione fin dalla loro costruzione.
La WBM Wohnungsbaugesellschaft Berlin-Mitte mbH è la società madre del gruppo WBM. Si tratta di una società immobiliare comunale, la quale possiede la maggior percentuale di appartamenti in affitto nel raggio dell’S-Bahn-Ring a Berlino. Circa il 76% di questo portafoglio si trova nei quartieri centrali di Mitte e Friedrichshain. Come partner della città di Berlino, la società porta avanti una collaborazione importante nello sviluppo di progetti urbanistici di alto livello.
Gli edifici che ora sono stati contrassegnati con il sigillo di protezione dei monumenti si trovano in: Münzstraße, Torstraße, Linienstraße, Neuen Schönhauser Straße, Alten Schönhauser Straße e Dircksenstraße.
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Immagine di Copertina: Screenshot YouTube