Berlino eletta “Città dell’anno” per la sua diversità culturale e culinaria

Food and Travel Magazine premia Berlino conferendole il titolo di Città dell’Anno 2024 per la sua offerta culturale e culinaria

Berlino si è aggiudicata l’ambito titolo di Città dell’Anno 2024 ai rinomati Food and Travel Awards, un riconoscimento che premia l’eccellenza nel settore turistico e culinario a livello internazionale: un premio che sottolinea l’eccellenza della capitale tedesca nel panorama turistico e gastronomico globale.

La cerimonia di premiazione ha visto Harald Henning, direttore dell’Ente Nazionale Tedesco per il Turismo nel Regno Unito e in Irlanda, ricevere il prestigioso trofeo a nome della capitale tedesca. Il premio, creato e promosso dalla rivista bimestrale Food and Travel, è da 25 anni un punto di riferimento per gli appassionati di viaggi e gastronomia di alta qualità.

Questo riconoscimento, istituito dalla rivista bimestrale Food and Travel sotto la direzione di Gregor Rankin, rappresenta da 25 anni un punto di riferimento per il settore del turismo e della gastronomia. Ogni anno, la rivista premia una città che si distingue per la sua ricchezza culturale e culinaria.

Ogni città ha le proprie caratteristiche che la rendono attraente per i turisti. Istanbul è ideale per vacanze economiche. Porto, Praga e Lisbona sono famose per la loro vivace vita notturna. Stoccolma è considerata la città più accogliente d’Europa, Singapore quella più amichevole a livello mondiale. Tuttavia, per chi cerca una destinazione che raccoglie tutti questi aspetti, è Berlino la città da considerare.

In questa edizione, Berlino ha prevalso su concorrenti di rilievo come Bordeaux, Città del Capo, Dubrovnik, Seoul, Sydney, Tokyo e Zurigo, confermandosi tra le mete europee più apprezzate.

Che offerta culinaria si può trovare a Berlino?

Berlino offre un panorama gastronomico ampio e variegato, con influenze che spaziano dalla cucina tradizionale tedesca a piatti etnici e innovativi. Ma quali sono le cucine internazionali più presenti?

Sicuramente il primato ce l’ha la Turchia. Con piatti come il döner kebab, che è diventato un’icona della cucina berlinese, la cucina turca è presente in ogni angolo della città. La comunità vietnamita ugualmente ha lasciato un segno profondo sulla scena gastronomica della città, con molti ristoranti che servono piatti come pho (zuppa di noodle) e bahn mi (sandwich vietnamita).

Padroneggiano le vie berlinesi anche ristoranti siriani, libanesi e israeliani. Qui si possono gustare specialità come hummus, falafel, shawarma. La cucina italiana, così come quella mediterranea in generale, è popolarissima ed immancabile in ogni angolo.

Ma c’è molto di più che semplicemente immergersi nell’atmosfera di un altro paese gustandone le tradizioni culinarie. Vi è la possibilità di sperimentare nuove combinazioni di sapori. Centro di sperimentazione culinaria, Berlino ospita chef che creano piatti fusion combinando tradizioni gastronomiche diverse, inclusi ristoranti vegani e vegetariani innovativi.

Ad arricchire la varietà offerta contribuiscono fortemente i mercatini gastronomici all’aperto. Il Markthalle Neun, in zona Kreuzberg, ogni settimana tiene il Street Food Thursday. Colorati stand che propongono una vasta selezione di piatti internazionali: dai food truck che servono hamburger gourmet e tacos messicani a chioschi di cibo da tutto il mondo.

Perché proprio Berlino si è aggiudicata il titolo?

Tra tutte le metropoli, Berlino quest’anno ha ricevuto il titolo di città multiculturale. Il cibo è cultura e la cultura è storia. La ragione è, quindi, prettamente storica e sociale.

Nel bene e nel male, Berlino è stata la protagonista indiscussa degli eventi storici degli ultimi cento anni. La città nel corso degli anni divenne un simbolo di connessione globale, soprattutto dopo la caduta del Muro, evento che ha rappresentato concretamente l’abbattimento delle barriere socio-culturali. La sua caduta ha segnato l’inizio di un’epoca di maggiore integrazione e interconnessione contribuendo alla globalizzazione economica e culturale.

Il libero flusso fisico di persone ha comportato, inevitabilmente, anche la circolazione di idee, di patrimoni di conoscenze e di costumi differenti.

La città è stata fin d’allora un luogo di incontro tra culture, idee e persone provenienti da contesti globali diversi. Questo ha contribuito a farne il simbolo della complessità del mondo contemporaneo.

Diventata un simbolo potente della diversità culturale e della globalizzazione, Berlino è una città inclusiva e vivace, attirando persone da tutto il mondo. Nella città dell’anno 2024 tutti possono sentirsi a casa, anche nel mangiare specialità della propria tradizione. Oppure nella libertà di sperimentarne nuove.

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