Berlino dedica una mostra a Josef Koudelka, uno dei più grandi fotografi di sempre
La Galleria C/O di Berlino dedica una mostra ad uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi.
Josef Koudelka è uno dei padri della fotografia. La mostra intitolata Invasion / Exiles / Wall si terrà a Berlino dal 13 luglio al 10 settembre 2017. Curata da Xavier Barral con Sonia Voss, l’esposizione è stata organizzata in collaborazione con il Nederlands Fotomuseum di Rotterdam. È la prima mostra tedesca dedicata al grande fotografo in quasi 30 anni. Con circa 120 fotografie e proiezioni in bianco e nero, C/O Berlin presenta tre stadi significativi dell’opera del fotografo: l’invasione di Praga da parte delle truppe sovietiche, il periodo dell’esilio ed il progetto sul muro costruito da Israele in Cisgiordania. La mostra degli scatti di Koudelka sarà ospitata presso C/O Berlin insieme alla mostra Still Life di Hans Hansen e Optical Illusions.
Invasion
Mentre la Cecoslovacchia sta vivendo la sua Primavera, una notte il giovane fotografo viene svegliato da una telefonata che lo avvisa dell’invasione russa. Koudelka si precipita fuori con la sua macchina fotografica e scatta. Tramite canali non ufficiali le foto lasciano la Cecoslovacchia e vengono pubblicate dall’agenzia Magnum a Londra. Le immagini fanno il giro del mondo, ma per paura di possibili ripercussioni sulla famiglia rimasta in Cecoslovacchia, Koudelka non vuole che gli siano attribuite. Così usa lo pseudonimo P.P. – Prague Photographer. Solo nel 1984, dopo la morte del padre, Koudelka prende il dovuto credito delle foto pubblicamente. Una delle immagini simbolo di questa serie è la foto di piazza Venceslao, scattata il 22 agosto del 1968. In primo piano si vede un braccio maschile con un orologio sul polso. L’orologio indica l’ora di quella che avrebbe dovuto essere una manifestazione di protesta il giorno dopo l’invasione sovietica, ma che in realtà era una trappola da parte di Mosca. Questa è anche la prima fotografia del suo libro Exiles, pubblicato nel 1988 da Robert Delpire.
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Exiles
Gli anni di esilio ebbero un profondo impatto sulla vita e sulla fotografia di Koudelka. Per 20 anni il fotografo vagabondò per l’Europa come un nomade con pochissimo denaro e senza bagaglio. Fotografò paesaggi, persone, momenti di vita quotidiana, usi e costumi in diversi Paesi, tra cui l’Italia, la Spagna, il Portogallo, la Romania e l’Irlanda. La serie completa di Exiles è in mostra per la prima volta in Germania. Le immagini sono state selezionate personalmente dal fotografo tra migliaia di rullini fotografici. Non si stratta di un reportage fotografico: ogni immagine racconta una storia a sé. Gli zingari sono uno dei soggetti preferiti dell’opera di Koudelka, da sempre interessato alle categorie sociali ed etniche minacciate dall’estinzione o dall’espulsione.
Wall
L’ultima parte della mostra rappresenta il lavoro più recente del fotografo. Tra il 2008 ed il 2012 Josef Koudelka ha viaggiato attraverso Israele ed i territori palestinesi immortalando il muro eretto dallo stato di Israele in Cisgiordania. Dalla sua costruzione nei primi anni 2000, il muro alto 9 metri oggi ha una lunghezza di oltre 700 chilometri, quasi cinque volte l’estensione del muro di Berlino. A chi dice che questo non sia un lavoro politico perché non ci sono immagini violente, Koudelka ribatte che la violenza traspare dalle fotografie. Si tratta di una violenza contro il paesaggio. Koudelka inoltre ricorda come il tema della libertà sia molto importante per lui che è cresciuto in un Paese non libero. Il regista israeliano Gilad Baram per quattro anni ha seguito Koudelka mentre fotografava il muro tra Israele e Palestina. Il documentario Koudelka. Shooting Holy Land verrà proiettato in tre cinema di Berlino tra il 13 ed il 30 luglio 2017.
Chi è Josef Koudelka
Nato in Cecoslovacchia nel 1938, Josef Koudelka si laurea in ingegneria all’università di Praga. Nel 1967 abbandona la professione di ingegnere aeronautico per dedicarsi esclusivamente alla fotografia. Inizialmente i suoi soggetti sono attori teatrali e zingari. L’anno successivo documenta l’invasione sovietica di Praga con una serie di fotografie che passeranno alla storia. Nel 1969 riceve il premio Robert Capa dell’Overseas Press Club. Nel 1970 viene accolto come rifugiato politico in Gran Bretagna. Rimarrà apolide fino al 1987, quando otterrà la cittadinanza francese. Nel 1971 entra nell’agenzia fotografica Magnum Photos e per due decenni vaga in giro per l’Europa, senza fissa dimora, munito solo della sua macchina fotografica. Oggi vive vicino Parigi, ma trascorre parte dell’anno nella sua casa di Praga. Nel corso della sua carriera ha ricevuto numerosi premi prestigiosi, tra cui il Grand Prix National de la Photographie nel 1989, il Grand Prix Cartier-Bresson nel 1991 e l’International Center of Photography Infinity Award nel 2004. Tra le sue pubblicazioni si ricordano Gypsies del 1975 ed Exiles del 1988. Non ha mai accettato soldi da riviste, non ha mai venduto le sue foto, ha vissuto e vive solo delle mostre che realizza e dei libri che vende.
Josef Koudelka. Invasion / Exiles / Wall
Dal 13 luglio al 10 settembre 2017
Orari di apertura: 11-20, 7 giorni su 7
C/O Berlin, Amerika Haus, Hardenbergstraße 22–24 10623 Berlino
Ingresso: intero 10€, ridotto 6€
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Foto di copertina: Czechoslovakia, 1968 © Josef Koudelka / Magnum Photo