Angela Merkel: storia di una donna leader che ha cambiato la Germania
Il 26 settembre finirà il quarto e ultimo mandato di Angela Dorothea Kasner, meglio nota con il cognome del primo marito, Merkel. Cancelliera della Repubblica Federale di Germania dal 2005, è stata un punto di svolta per il panorama politico tedesco e internazionale
La fine di un’epoca per i tedeschi. La fine di un pezzo di vita per lei. Cresciuta nella Germania dell’Est anche se originaria di Amburgo, Angela Merkel è nata il 17 luglio 1954 ed è stata la leader politica donna più influente degli ultimi 15 anni. Ricercatrice all’Università di Lipsia dove ha conseguito una laurea nel 1978, è entrata in politica dopo la conclusione degli studi e la difesa del suo dottorato di ricerca. Dopo 16 anni di Cancelleria e aver visto quattro presidenti francesi, 4 presidenti americani e più di 10 primi ministri italiani, finisce l’ “era Merkel”, Mutti (mamma in tedesco) per tanti cittadini della Germania.
I primi passi in politica
Nel 1989, la caduta del Muro di Berlino sarà il fatto che cambierà il mondo, prima spaccato fra Est e Ovest. L’evento influenza direttamente anche lei, che entra a far parte del nascente movimento politico democratico “Il Popolo siamo noi”. Successivamente si inserirà tra le linee di uno dei tre partiti politici che guideranno la maggioranza parlamentare nelle prime e uniche elezioni libere che ci saranno nella Germania dell’Est. Con la formazione politica “Risveglio Democratico”, insieme all’ Unione Cristiano Democratica e all’ Unione Sociale Tedesca, si concretizzerà l’unione dell’ Alleanza per la Germania, che porterà al Governo Lothar de Maizière. Una giovane Angela Merkel giocava il ruolo di portavoce di quello che sarebbe divenuto l’ultimo esecutivo della Germania dell’Est.
Il primo ruolo considerevole arriva però con il Governo Kohl, il premier della riunificazione tedesca. Ministra delle donne e della gioventù della prima Germania riunificata, dal 1991 al 1994. E ancora, Ministro dell’ambiente, dal 1994 al 1998, sotto il secondo e ultimo Governo Kohl.
La “ragazza” sostituisce Kohl: il primo mandato di Angela Merkel da Cancelliera nel 2005
Il primo gesto “da Cancelliera” arriva 7 anni prima la sua votazione, nel 1998. Dopo le due esperienze da Ministro, la “ragazza” (così Kohl era solito chiamare Angela Merkel) gioca le sue prime carte per prendersi la leadership di un partito spaccato che ha da poco perso le elezioni a favore dell’SPD. Per farlo decide di scalzare proprio l’uomo che l’ha inserita in politica. Con un articolo pubblicato sul Frankfurter Allgemeine Zeitung, la ragazza dimostra di essere divenuta donna, mostrando risolutezza e cinismo. Scarica Kohl parlando della necessità di “liberarsi dei vecchi cavalli di battaglia”, senza però mai nominarlo. Il padre della riunificazione tedesca è costretto a lasciare il partito dopo 16 anni di Cancelleria, rimpiazzato da una figura più giovane e dinamica, ma sempre astuta e coerente.
Passati 7 anni all’opposizione (dal 1998 al 2005) si presenta l’occasione per lei e per la CDU di tornare al potere. Gerhard Schroeder, leader e primo ministro del partito socialdemocratico per quel lasso di tempo decide di convocare elezioni anticipate dopo una pesante sconfitta del partito socialista nel Nord Reno-Westfalia, proprio contro la CDU. Nelle elezioni che susseguiranno l’Union ha il primato in termini di voti, ma non la maggioranza. Ed è proprio qui, nel 2005, che prende forma una caratteristica ancora oggi comune nella politica della Germania riunificata: la Große Koalition fra SPD e CDU. Angela Merkel ne sarà capo del Governo, mentre all’SPD andranno 8 Ministeri su 16. Nel discorso iniziale, la Cancelliera affermò la volontà del suo esecutivo di voler diminuire la disoccupazione. In politica estera strinse legami saldi con la Francia e la Russia di Putin, mentre sostenne l’inserimento della Turchia all’interno dell’Unione Europea. Il dialogo con il Presidente russo è reso più facile e gestibile dalla conoscenza della lingua russa da parte della Merkel, che la studiò negli anni della gioventù.
La riconferma e la presa di posizione sul nucleare
A settembre 2009 Angela Merkel vince nuovamente le elezioni, ma questa volta la maggioranza viene formata con i Liberali, in una coalizione nero-gialla. I due partiti si spartiranno i vari ministeri. Nell’ambito del secondo mandato c’è da sottolineare la feroce determinazione con cui la Cancelliera reagisce ai fatti di Fukushima, nel 2011. Un maremoto, conseguente alle scosse di terremoto nell’oceano, causa un incidente nucleare paragonabile a Chernobyl. Più di 150.000 residenti dovettero lasciare le proprie case, l’acqua radioattiva contaminò il sottosuolo e l’oceano. Un vero e proprio disastro. In quelle settimane dove il mondo intero era sconvolto, la Merkel decise di prendere in mano la situazione, prendendo una di quelle decisioni repentine che la contraddistingueranno nel corso degli anni. Approfittando di un argomento già discusso nel panorama politico tedesco e contro le lobby energetiche, delle 17 centrali nucleari attive nel 2011 ne sono rimaste solo 6, e l’ultima chiuderà nel 2022. A distanza di dieci anni questa decisione è ancora discussa. Infatti, dopo la chiusura delle centrali la Germania ha dipeso sempre di più dal carbone, costringendo lo Stato tedesco a risarcire le aziende delle centrali chiuse in maniera anticipata rispetto al contratto.
Il terzo mandato, il ritorno della Große Koalition e la questione migratoria
Le elezioni del 2013 videro la riconferma del grande successo della CDU in ambito nazionale, guadagnando quasi il 50%: 311 seggi su 631. I risultati elettorali però non videro altrettante conferme per i Liberali, che persero consensi. Dopo lunghe e a tratti estenuanti trattative, il terzo Governo Merkel giurò a dicembre 2013, rivedendo una coalizione rosso/nera. Durante quel mandato di particolare rilevanza fu la legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Con 393 voti a favore la legge passò, nonostante la Cancelliera votò contro. In quel frangente, Merkel espresse fin da subito la sua posizione contraria al disegno di legge, ma lasciò che il voto dei suoi colleghi e seguaci di schieramento fosse “di coscienza” e non “di partito”.
Nel terzo mandato ci fu quella che, forse, è stata la scelta più importante e coraggiosa dell’intera amministrazione Merkel. Nell’agosto del 2015, al culmine di un ciclo migratorio che era iniziato con la guerra in Siria Merkel decise di aprire le frontiere per coloro che scappavano dalla guerra in Medio Oriente. La scelta segnò la vita politica tedesca. Da quell’agosto 2015 la Germania ha ricevuto più di 1,4 milioni di richieste asilo rispetto a ogni altro paese dell’UE. All’incirca la metà di tutte le richieste ricevute dall’Europa. Anche se adesso commentatori e analisti politici parlano di una situazione molto diversa da quella del 2015, il gesto della Cancelliera è stata una mossa che andò in contro tendenza rispetto ai comportamenti egoistici dei suoi partner europei.
L’ultima legislatura e il ritiro dalla politica attiva
Il quarto Governo Merkel giurò a marzo 2018 dopo le ennesime tavolate, confronti e il finale accordo per la formazione di una maggioranza con l’SPD. A ottobre dello stesso anno, dopo le pesanti sconfitte in Land come Assia e Baviera, la Cancelliera annunciò il suo ritiro dalla politica: non si sarebbe ricandidata come Presidente della CDU (ruolo che ha ricoperto per 18 anni), chiarendo anche la sua indisponibilità nel ricandidarsi come Cancelliera, membro del Bundestag o nell’avere un ruolo a Bruxelles. Dell’ultimo mandato rimarrà significativo il 2020, l’anno della pandemia, delle chiusure e del Recovery Fund. Nel Consiglio Europeo di Luglio 2020 infatti Merkel ha cambiato posizione, passando da un atteggiamento intransigente e austero a un altro solidale, con la creazione di un debito comune attraverso i famosi “Corona bond”. Grazie a questi ultimi, i Paesi europei potranno fare debito attraverso un tasso comune. Una scelta politica questa che avvantaggia gli Stati più indebitati e con una credibilità sui mercati più bassa, rispetto alle economie solide dei Paesi del nord Europa.
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Immagine di copertina: Angela Merkel da Pixabay ©MIH83 da Pixabay https://pixabay.com/it/illustrations/merkel-cancelliere-politico-3560150/