Allarme Berlino, capitale tedesca della sifilide
Aumentano ancora i casi di sifilide a Berlino, che si conferma capitale tedesca della malattia venerea. 6834 casi nel 2015, che segnano un aumento del 19% rispetto al 2014, quando se ne registrarono 5722. Il numero di persone colpite cresce ormai dal 2010 e, stando agli ultimi rilevamenti, continuerà ancora questo andamento. Quello del 2015 è anche il valore più alto mai registrato dal 2001. A riportarlo è uno studio del Robert Koch Institut, da sempre impegnato a monitorare lo stato di salute e prevenzione delle malattie in Germania. Come riporta Berliner Morgenpost, nel 2015 Berlino è il land più colpito con ben 39 diagnosi ogni 100.000 residenti. Il Land della capitale tedesca era in testa alla classifica già nel 2014, con 31 casi ogni 100.000 abitanti. Colpite anche altre grandi città tedesche come Amburgo, che segue al secondo posto con 21 casi ogni 100.000 abitanti, Colonia (36), Monaco di Baviera (30), Francoforte (30), Düsseldorf (27), Lipsia (24) e Stoccarda (20). La media dei casi di sifilide registrata nel resto della Germania è invece di 8,5.
Le persone colpite. Stando ai risultati dello studio del Robert Koch Institut, i più colpiti a Berlino sono gli uomini, con 16 diagnosi su 100.000 persone (contro 1 diagnosi su 100.000 persone per le donne). Soltanto in un terzo dei casi la malattia viene diagnosticata quando è ancora al primo stadio.
Cos’è la sifilide. È una malattia provocata dal Treponema pallidum, batterio che attacca prima la zona intorno ai genitali con una piaga rossa, poi su tutto il corpo, partendo dal sangue. Può portare febbre, mal di testa, inappetenza, perdita di peso, mal di gola, dolore ai muscoli, dolore alle articolazioni, spossatezza generale, ingrandimento dei linfonodi, alopecia (perdita dei capelli). Può scomparire naturalmente, ma se non si cura con medicinali il rischio è che rimanga in forma latente e ritorni dopo anni. Il contagio rende le difese immunitarie più basse e può aumentare il rischio di contagio AIDS in caso di rapporti non protetti.
Come si trasmette e come ci si protegge. Con qualsiasi rapporto non protetto, vaginale, anale o orale; a volte persino con bacio se le labbra sono state a lungo a contatto con mucose infette. Dopo il contagio, il batterio è presente nel sangue e in tutti gli altri liquidi corporei (sperma e secrezioni vaginali in particolare), principalmente nelle lesioni che provoca. Il ritorno della sifilide può essere combattuto con l’utilizzo del preservativo.
[adrotate banner=”34″]