Aggressione con spray in una scuola di Berlino, 15 feriti
Sono 15 gli studenti che hanno subito gli effetti irritanti di un’aggressione con spray urticante nella scuola superiore Werner-Stephan a Tempelhof.
Alle 13 di martedì polizia e vigili del fuoco sono accorsi presso la scuola superiore Werner-Stephan di Tempelhof: molti ragazzi lamentavano infatti irritazioni agli occhi causate da uno spray urticante. Responsabili dell’aggressione sarebbero due ragazzi che frequentano la scuola. Come riportato dalla Polizia di Berlino in un tweet, sono 15 gli studenti lesi. Alcuni di questi sono stati soccorsi direttamente sul luogo, altri sono stati portati con urgenza in ospedale a causa di forti irritazioni alle vie respiratorie.
Cos’è accaduto
I due ragazzi ritenuti responsabili dell’aggressione sono stati arrestati, secondo quanto riporta B.Z.. A quanto pare il più piccolo dei due, uno studente quattordicenne, avrebbe introdotto lo spray a scuola e un suo amico sedicenne l’avrebbe adoperato in aula spruzzandolo in faccia ai compagni. Il motivo dell’azione dei due ragazzi non è chiaro.
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Aggressioni con spray urticanti sempre più frequenti nelle scuole di Berlino
Solo nel 2017 si sono verificate più di 30 aggressioni di questo tipo negli istituti scolastici di Berlino, perfino nelle scuole elementari. «Gli studenti pensano che sia uno scherzo, non sanno quanto sono pericolosi in realtà gli spray urticanti» ha dichiarato il presidente dell’Associazione Tedesca degli Insegnanti Heinz-Peter Meidinger a News4Teachers.
Proprio lunedì la Senatrice per l’Educazione di Berlino Sandra Scheeres (SPD) ha presentato un nuovo disegno di legge che, se approvato, apporterebbe importanti cambiamenti alle leggi scolastiche della città. «Se tutto andrà bene, sarà adottato a novembre», ha detto la senatrice, come riportato dal Berliner Morgenpost. Secondo il nuovo disegno di legge ogni scuola sarà obbligata ad avere una squadra anti-crisi composta da pedagoghi. «È importante avere degli interlocutori competenti che in caso d’emergenza sappiano cosa fare» spiega Scheeres.
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