A Dresda la mostra che ironizza sui malati di shopping online
Arte o design? Questa è la domanda che è inevitabile porsi quando ci si ritrova di fronte a un’opera del designer e artista austriaco Robert Stadler.
Dal 18 marzo al 25 giugno 2017 la Kunsthalle del Lipsiusbau di Dresda ospita la mostra You May Also Like: Robert Stadler, prima esposizione panoramica dell’opera del designer austriaco, promossa da Tulga Beyerle, direttrice del Museo di arte applicata del capoluogo sassone, e curata da Alexis Vaillant. Una mostra quella dedicata a Stadler che intende puntare il dito contro i meccanismi estranianti del web, dell’e-business e ai rispettivi effetti sul comportamento umano, ma anche mettere in luce le modalità di riflessione dell’artista, costantemente alla ricerca di nuovi punti di vista sul mondo che ci circonda.
Il titolo: You May Also Like
La frase “you may also like” è stata scelta da Stadler in quanto statement cardine del moderno shopping online: sulla base degli acquisti fatti da un utente, il web è infatti in grado di crearne il profilo virtuale e proporre così ulteriori acquisti che si adattano a tale profilo. In altre parole sul web gli acquisti definiscono l’identità dell’utente estraniandolo ancor più dalla realtà.
La mostra
Un cassone giapponese risalente al XVII secolo assemblato a un supporto del XVIII secolo; una sedia senza schienale; una porta che non porta in nessuna stanza; un martello dal manico ondulato; un cane di porcellana risalente al 1734… Lo spazio espositivo della mostra You May Also Like: Robert Stadler è costituito da un’unica stanza in cui ritroviamo, disposti apparentemente alla rinfusa, 71 opere dell’artista accanto a numerosi oggetti storici e contemporanei da lui selezionati. Alcuni di questi oggetti provengono dalla collezione privata di Stadler, altri (ben 23) appartengono alle Collezioni d’Arte Statali di Dresda. La disposizione apparentemente casuale degli oggetti nello spazio segue in realtà 5 diverse linee tematiche corrispondenti a 5 immaginarie corsie parallele, che possono incrociarsi tra loro dando vita ad associazioni di significato inaspettate. I 5 nuclei tematici sono i seguenti: intelligenza artificiale (1), instabilità e feticismo (2), oggetti informati (3), trasformazione del naturale in artificiale (4), forme di casualità/controllo e frammentazione (5). Entrando nella sala, il visitatore vede gli oggetti e le opere esposte controluce, in quanto la parete di fondo è costituita da uno schermo luminoso che richiama l’universo digitale: quasi fossero congelate in uno stadio intermedio tra reale e virtuale, gli oggetti affollano la stanza in maniera caotica, ma allo stesso tempo seguendo un algoritmo ben preciso, stabilito da Stadler e pertanto rivelatore del profilo del designer. Il visitatore può tuttavia associare gli oggetti anche a piacimento, sviluppando così il proprio algoritmo. Procedendo in senso opposto, dal fondo verso l’ingresso, gli oggetti appaiono in una luce completamente diversa: ciò che prima sembrava scuro e irreale perché controluce, riassume ora materia e colore.
You May Also Like: Robert Stadler
dal 18 marzo al 26 giugno 2017
Kunsthalle – Lipsiusbau, Dresda
orari: da martedì a domenica, dalle 10 alle 18; chiuso il lunedì
biglietti: 5€ intero; 4€ ridotto; gratis per bambini e ragazzi sotto i 17 anni; 4,5€/persona in gruppi da 10 persone in su; 12,5€ biglietto combinato con Albertinum
[adrotate banner=”34″]
SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK
Foto di copertina: Exhibition view You May Also Like Robert Stadler © Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Foto: Hynek Alt