A Berlino il 75% degli abitanti paga un affitto troppo alto

Berlino diventa sempre più cara: la capitale tedesca è la terza città per il prezzo degli affitti in Germania

Secondo il Barometro Immobiliare (Wohnbarometer) pubblicato da Immoscout24, la piattaforma online leader del settore immobiliare, Berlino è salita al terzo posto tra le città più care in Germania per quanto riguarda il prezzo degli affitti, subito dietro a Monaco e Francoforte sul Meno. 
Gesa Crockford, CEO di ImmoScout24, ha dichiarato che nelle cinque maggiori città tedesche – Berlino, Amburgo, Monaco, Colonia e Francoforte sul Meno – il prezzo degli affitti è aumentato di dieci volte negli ultimi dieci anni.
La media nazionale del costo dell’affitto in Germania è di 8,54 euro al metro quadrato. A Berlino il prezzo degli affitti è aumentato del 3,1% solo nel terzo trimestre del 2024, portando così la media cittadina a 14,19 euro al metro quadrato. I dati rivelano che i nuovi immobili sono particolarmente colpiti dall’aumento: gli affitti di appartamenti di nuova costruzione nella capitale possono raggiungere i 18,19 euro al metro quadrato. 
Secondo la compagnia Conny, specializzata nell’aiutare gli inquilini a ottenere riduzioni dei prezzi degli affitti, il 75% dei berlinesi paga più di quanto dovrebbe, nonostante la politica abbia provato a introdurre misure restrittive come la Mietpreisbremse, una normativa che limita l’aumento dei prezzi degli affitti nelle aree con un mercato immobiliare difficile.

Un mercato immobiliare in difficoltà

A Berlino la situazione è diventa critica: in meno di 10 anni, il prezzo medio degli affitti è passato da circa 7 euro al metro quadrato a oltre 18 euro, rendendo sempre più difficile per i residenti permettersi una casa nella capitale. Il mercato ormai è saturo, anche perchè molti residenti non lasciano i vecchi contratti di affitto, preferendo subaffittare le stanze, aggravando ulteriormente la carenza di alloggi disponibili. Il subaffitto però, è spesso soggetto ad abusi. In molti casi gli affittuari principali approfittano della forte domanda per subaffittare a prezzi eccessivi e superiori a quelli del mercato regolare, creando così una situazione insostenibile, in cui chi cerca un alloggio temporaneo finisce per pagare molto di più di quanto sarebbe giusto.
A peggiorare la situazione contribuisce anche il fenomeno dell’overtourism, che si sta colpendo molte grandi città europee. L’ascesa di piattaforme come Airbnb ha ulteriormente sottratto abitazioni dal mercato a lungo termine.
Con i prezzi in costante aumento, il mercato immobiliare di Berlino, come quello in altre grandi città non solo tedesche, ma anche europee, sembra essere entrato in una spirale che non accenna a fermarsi. Se da un lato la domanda di abitazioni continua a crescere, dall’altro l’offerta di nuovi immobili non è sufficiente a soddisfare le esigenze di chi cerca casa.
Le cause di questo aumento del prezzo degli affitti sono molteplici: in primis l’aumento dei prezzi di costruzione insieme all’inflazione sempre più alta, che rallentano l’industria edilizia, facendo diminuire così il numero di permessi di costruzione. Da aggiungere a questo, anche il grande numero di immigrati provenienti soprattutto da paesi in guerra, come l’Ucraina o la Siria, che ampliano la platea di persone che cercano casa nella capitale.

 

Le altre città tedesche

Monaco di Baviera e Francoforte sul Meno continuano a dominare la classifica delle città più care in termini di affitto. A Monaco i prezzi degli affitti raggiungono in media i 20,97 euro al metro quadrato, mentre a Francoforte si attestano a 14,97 euro al metro quadrato. In queste città anche gli affitti per i nuovi immobili risultano particolarmente elevati: a Francoforte il prezzo al metro quadrato per un nuovo appartamento è di 18,90 euro, lo stesso della capitale, mentre a Monaco si arriva a ben 25,80 euro al metro quadrato.
Secondo uno studio della Swiss Bank USB, sia Monaco che Francoforte sono città dove gli immobili risultano fortemente sovrastimati, sempre a causa dell’aumento della domanda di case, confermando il trend di un mercato immobiliare che non sembra conoscere rallentamenti.

Cosa fare contro l’aumento del prezzo degli affitti?

Con l’aumento incessante dei prezzi degli affitti, la politica ha cercato di introdurre misure restrittive, tra cui la già citata Mietpreisbremse. Il provvedimento, introdotto per la prima volta nel 2015 dalla coalizione CDU/CSU e SPD, è stato recentemente prorogato fino al 2029 e punta a mantenere sotto controllo i prezzi, soprattuto nelle regioni dove la domanda di alloggi supera di gran lunga l’offerta.  La legge prevede che, quando un appartamento già esistente viene riaffittato, il nuovo affitto non possa superare del 10% l’affitto medio locale di riferimento. Esistono tuttavia eccezioni che rendono difficile la sua applicazione: non si applica, ad esempio, agli immobili affittati per la prima volta dopo il 2014 o ristrutturati di recente. Inoltre la legge non prevede sanzioni per i proprietari che impongono prezzi degli affitti eccessivi.
La situazione richiede interventi più incisivi da parte del governo, ma resta da vedere se misure come la Mietpreisbremse saranno sufficienti a frenare la corsa degli affitti.

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