73 anni dal giorno della soluzione finale per l’eliminazione degli Ebrei. Ecco cosa successe.
Una breve ma doverosa premessa: questo articolo non vuole assolutamente essere un compedio di storia di un tragico momento che il mondo intero ha vissuto e di un genocidio del quale la nazione tedesca si è macchiata. Racconta semplicemente di un luogo dove è possibile rivivere e approfondire un momento storico doloroso e contraddittorio, mantenendone viva la memoria.
Settantatrè anni fa venne pianificato l’Olocausto del popolo ebraico dall’Europa.
Quindici uomini in tutto si incontrano in una bella villa dei primi del ‘900, sulla riva del lago berlinese di Wannsee. Il compito è quello di programmare, nei minimi dettagli, lo sterminio degli 11 milioni di ebrei europei, ovvero la Endlosung der Juderfrage la “Soluzione finale della questione ebraica”
L’incontro si svolse il 20 gennaio del 1942, su ordine del Reichsmarshall Hermann Göring e su proposta diretta di Hitler, questo passerà alla storia come la Conferenza di Wannsee. Nel corso della Soluzione Finale, così come è scritto nel Protocollo della riunione, gli ebrei verranno instradati, sotto appropriata sorveglianza, verso Est (i tedeschi non volevano neanche i corpi degli ebrei sul territorio del Reich) al fine di utilizzare il loro lavoro in fabbriche sotto il controllo tedesco, per poi essere eliminati quando non sarebbero più stati abili al lavoro (per donne, bambini, anziani e non abili al lavoro la morte avveniva direttamente al loro arrivo nei campi). Alcune di queste fabbriche verranno poi condannate per l’uso di manovalanza non pagata e schiavizzata, altre sono tutt’ora in funzione.
I nazisti si erano resi conto che il lavoro di eliminazione degli ebrei, seppure portato avanti in maniera efficiente, non era sufficiente e che le fucilazioni di massa, eseguite fino ad allora da gruppi speciali delle SS (Einsatzgruppen) creavano problemi ai soldati (nei villaggi della Russia Bianca i soldati avevano gravi disturbi mentali e andavano sostituiti spesso). Si rese necessario trovare un sistema più rapido e la soluzione venne dall’adattamento di politiche di lavoro industriale.
Nei verbali di Wannsee non si parla di camere a gas; tuttavia, da più parti si ricordano i primi esperimenti effettuati mediante l’utilizzo di Gaswagen, furgoni modificati che immettevano i gas di scarico all’interno dell’abitacolo, e le precedenti esperienze di camere a gas fisse, utilizzate nel corso dell’Aktion T4, il programma di eutanasia nazista. Lo Zyklon B, gas antiparassitario, venne poi scelto per essere usato su vasta scala, insieme alla costruzione di forni crematori appositamente progettati per l’uso massivo.
La storia della conferenza di Wannsee è ricostruita nelle immagini di “Conspiracy, La soluzione finale” film del 2001, scritto da L. Mandel e diretto F. Pierson, per il quale gli interni della villa sono ricostruiti fedelmente in studio, per gli esterni invece, viene utilizzata la villa originale, oggi trasformata in museo.
Haus der Wannsee Konferenz Am Grossen Wannsee 56 – 14109 Berlin
Foto dal sito.
Ricerche a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza periodicamente esplorazioni urbane e guide architettoniche. Per informazioni inviare una mail all’indirizzo z.munizza@berlino-explorer.com