Da aprile 2019 53 nuove tratte Ryanair, molte dall’Italia
Annunciate 53 nuove tratte Ryanair per il 2019
Torino – Fez, Napoli – Malaga, Roma – Poznan: sono solo alcune delle nuove tratte Ryanair annunciate per l’anno 2019. I collegamenti partiranno dal prossimo aprile e vanno ad aggiungersi alle centinaia già attivi in tutta Europa. L’annuncio della compagnia aerea low cost è arrivato lo scorso 25 settembre. Sul sito è già possibile acquistare i voli.
Le nuove rotte nel dettaglio
Guardando le nuove proposte da una prospettiva italiana sono questi gli aeroporti interessati: Milano sarà collegata con London Southend, Sofia, Brno, Amman e Faro; Torino con Fez; Venezia con London Southend; Bologna con Amman, Corfù, Kaunas, London Luton; Napoli con Malaga, Bordeaux, Marrakech, Nantes e Cork. Particolarmente interessante per gli italiani residenti nel nord est della Germania, e quindi Berlino, Dresda, Frankfurt Oder e anche Lipsia, è il nuovo collegamento tra Roma e Poznan, città polacca che dista da Berlino circa 270km, due ore mezza di treno. Collegando 29 aeroporti italiani a sempre più città europee, la compagnia non ha solamente aumentato i voli dalle città principali, ma ha aperto i collegamenti anche ad aeroporti italiani minori, promuovendo gli spostamenti da e verso zone meno battute. Nell’annunciare il nuovo programma, il direttore commerciale della compagnia, David O’Brien, ha previsto di servire attraverso le nuove rotte circa 40 milioni di passeggeri, offrendo tariffe addirittura più basse di quelle attuali. Con il nuovo programma di voli, in totale Ryanair avrà più di 450 rotte in Europa, rendendosi sempre più competitiva rispetto ad altre compagnie low cost come EasyJet o Wizz Air.
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Il settembre nero di Ryanair
Nonostante l’annuncio delle nuove rotte Ryanair, l’estate 2018 non è stata un bel periodo per la compagnia. Dopo un’estate di disordini e voli cancellati, il mese di settembre, in cui già si erano svolte varie agitazioni sindacali, è terminato con lo sciopero degli assistenti di volo. L’agitazione ha avuto lo scopo di rivendicare migliori condizioni di lavoro per i dipendenti di Italia, Germania, Belgio, Olanda, Spagna e Portogallo e ha portato alla cancellazione di 250 voli e disagi a circa 40.000 passeggeri. La compagnia si è difesa considerando lo sciopero non necessario e dichiarando di offrire ai propri piloti e assistenti di volo condizioni di lavoro migliori rispetto a quelle di altre compagnie aeree low cost. Al momento non sembra si sia arrivati ad un punto d’incontro tra le due parti. Il rischio è di nuovi scioperi a breve.
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Foto di copertina: © JanClaus on pixabay, CC0